Quattro chiacchiere al Barcamp della Rete

Bella esperienza il MarCamp di ieri. Il Messaggero è l’unico che ci ha dato retta. Grazie.

Quattro chiacchiere al Barcamp della Rete di Gabriele Giangiacomi.

APRIRE un blog o in generale utilizzare al meglio la rete è facile come chiacchierare al bar, anzi al Barcamp. Si chiamano così i raduni dei bloggers (gli autori dei blog cioè diari on line spesso contenitori di informazioni) che nati in California nel 2005, hanno poi preso il via anche in Italia nei mesi scorsi a Milano, Torino, Roma e ieri anche ad Ancona. Nel capoluogo di regione infatti si sono dati appuntamento alla facoltà di economia di Villarey i maggiori informatici ed esperti di comunicazione del nostro territorio e non solo per il primo Marcamp (acronimo di campo nelle Marche) con l’obiettivo di condividere le proprie conoscenze e soprattutto lanciare un chiaro messaggio: «sfruttare le risorse di internet è semplice e può migliorare la qualità della vita».

Come? Magari iniziando a vendere prodotti enogastronomici on-line. Ci ha provato con successo il commerciante e blogger di Loreto Antonio Tombolini che ieri a Villarey ha tenuto un intervento proprio su tecniche di vendita ed evoluzione dei rapporti tra azienda e cliente. «Oggi vendere on line, quindi fare e-commerce significa interagire con il compratore – ha detto Tombolini – Con la rete in pratica stiamo tornando ad una forma antica di mercato di piazza in cui presto il cliente comincerà a contrattare il prezzo della merce proprio come avveniva una volta ma senza limiti geografici». Il nuovo che avanza si sposa insomma con le tradizioni e così ad esempio per decidere se comprare o meno una costosa bottiglia di vino possiamo partecipare ad una degustazione oppure navigare in particolari siti web chiamati 2.0 (es:www.vinorati.com) dove leggere l’opinione imparziale di altri consumatori…

Questo è il suggerimento che ha fornito ieri il sommelier pugliese Giovanni Barbieri che non ha dimenticato perà di abbinare il virtuale (le recensioni on line) a una degustazione reale con i vini della propria terra. E il blogger senigalliese Luca Conti, uno degli organizzatori di Marcamp, ha spiegato quanto sia semplice scaricare programmi tv o serie televisive straniere non ancora uscite nel mercato italiano tramite siti (come www.mininova.org) dedicati alla condivisione di file tra gli utenti di tutto il mondo. Un’altra barriera tecnologica che cade tra tv e rete è rappresentata dalla possibilità di guardare notizie-video da internet consultando il sito di informazione www.tgnews.it presentato sempre ieri da uno dei suoi creatori, Betto Liberati di San Benedetto. Ma sul web ogni internauta può fare informazione con il suo blog ‘postando’ (cioè inserendo) notizie in tempo reale e raccogliendo spazi pubblicitari (banner) fino a trasformare un hobby in una professione molto redditizia per chi considera il web la vera anima del commercio.

Questo è il caso di Luigi Canali De Rossi, uno dei primi editori indipendenti in Italia meglio conosciuto nella rete con lo pseudonimo di Robin Good che ha spiegato come si crea un blog commerciale di successo: «Chiunque può diventare un dj delle notizie in rete – ha detto l’eclettico De Rossi – ma per ottenere visibilità e cominciare a guadagnare serve un prodotto semplice e che sviluppi contenuti precisi».

3 risposte

  1. ma con quella frase non potresti essere tacciato di “istigazione alla delinquenza?” dopo tutto i diritti delle serie sono comprati dalle reti, se tu insegni a scaricarli…

  2. L’esempio è stato per serie di cui in Italia nessuno ha i diritti.

  3. Avatar fabio lo savio
    fabio lo savio

    anche il Corriere Adriatico ha parlato del Marcamp. L’amico Edoardo Danieli che ha anche un suo blog è da sempre interessato a questi temi

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