Vivere in un universo parallelo, anzi due

Sì, universo parallelo è il termine che più si avvicina alla definizione che darei alle mie ultime vacanze. Un universo parallelo (in realtà due distinti, perchéle vacanze si sono svolte in due luoghi, con modalità e persone diverse) con pochi punti di contatto con l’universo in cui vivo tutti i giorni (giusto una connessione Internet, consultata con modalità di fortuna e di tanto in tanto, e una linea telefonica attiva di tanto in tanto e un po’ di cucina italiana) e prospettive completamente diverse.

Certo, siamo sempre sul pianeta Terra e a poche longitudini di distanza, ma le differenze hanno reso questo periodo un vero e proprio universo parallelo. Come definire altrimenti un ambiente in cui i ritmi quotidiani del mangiare e del dormire non sono in alcun modo regolati dell’orologio, ma vivono di vita propria? Paesaggi e stili di vita in cui le priorità quotidiane si rivoluzionano: da un lato la principale preoccupazione è data dal vento, dalla temperatura dell’acqua e dall’attenzione ad eventuali condizioni meteoclimatiche estreme, dall’altro dall’elevato irraggiamento del sole, dalla crema solare da non dimenticare e dall’attenzione alle persone che ti circondano, per coglierne punti di vista e modi alternativi di vivere gli stessi spazi di divertimento.

Ovvio che in un universo come questo, gli echi dall’Italia dell’attualità e della politica, arrivino attutiti e con un impatto prossimo allo zero, anche in presenza di atti gravi e indecenti per chiunque abbia un minimo di senso civico. Impatto zero anche per le preoccupazioni solite del ritmo lavorativo italiano: stato del trasporto pubblico e scioperi, controllo e aggiornamento dai social network, antenne dritte per cogliere le notizie più rilevanti, relazioni (pubbliche e private) da gestire multipiattaforma. La routine, nell’universo parallelo diventa altro: bisogni primari, consumi culturali (in 26 giorni complessivi ho letto 7 libri), contatto con la natura, sviluppo di nuove relazioni personali.

Provare a vivere vite diverse, per qualche settimana, aiuta molto. Offre prospettive nuove e aiuta a mettere in discussione pratiche quotidiane altrimenti date per scontate e immutabili. Non è per niente così, se (milioni di) persone come te riescono a ritagliarsi il tempo per rilassarsi, conoscere gente nuova, esplorare nuovi orizzonti, aprirsi al confronto e al cambiamento.

L’effetto finale di tutto ciòè considerare la propria vita come un viaggio su un binario non più unico e predefinito o immutabile, ma ricco di scambi e contatti con altri binari sui quali, perchéno, indirizzare diversamente la propria vita, anche in maniera stabile. A me piace pensare che la vita sia così e, dalle esperienze che ho avuto, credo proprio che lo sia . Sta a noi, a te, esplorare nuovi universi e scegliere quello più adatto, senza dare per scontato che il proprio universo sia per forza il migliore, anzi!

Viaggiare per universi paralleli, in paesi stranieri, con gente nuova e con stili di vita diversi, porta con séuna avvertenza fondamentale alle quale fare molta attenzione. Prima o poi, si rischia di entrare in un universo dal quale poi è difficile uscire (per i vantaggi che offre), con tutte le conseguenze che ciòcomporta.

8 risposte

  1. Splendido Luca, sono sensazioni che ho più volte vissuto anch’io e come noi credo tanti altri.
    L’universo parallelo di cui parli è per me un posto da ricercare, dove trovare sempre nuovi stimoli e ricordarmi continuamente che il mondo può essere vissuto sotto mille prospettive diverse.
    Mille prospettive che insegnano, formano, aprono la mente e fanno crescere.
    Rimanere intrappolati in una visione statica del “proprio universo” porta ad una lenta ed inesorabile morte interiore, senza che ce ne rendiamo nemmeno conto.

    1. Avatar Luca Conti
      Luca Conti

      Grazie Chiara per aver condiviso il tuo punto di vista 🙂

  2. bellissimo post, luca. a volte diamo troppo per scontato, come se questo che viviamo sia l’unico mondo possibile. è bello e stimolante rendersi conto che non è affato così.

    1. Avatar Luca Conti
      Luca Conti

      Grazie Paolina, la vacanza mi ha fatto bene 🙂

  3. Eccomi qui. Curioso. Ho appena fatto un viaggio con molti fusi orari in mezzo e ho potuto vivere meglio, sia la vacanza, sia l’occasione di lavoro, sia il contatto con la gente del posto, sia quelli che conoscevo via internet che i nuovi conosciuti.

    L’Italia e’ rimasta molto lontana nella mente oltre che fisicamente. Non sono riuscito a leggere nemmeno epolis, erano talmente diversi i valori dei giornali locali nella scelta delle notizie e delle prospettive che non potevo leggere quelli italiani, sempre violenza e pessima politica.

    E’ stata una esperienza utilissima per aiutarmi a capire come vive e lavora il mondo, e cosa mi rende utile al lavoro degli altri. Sono tornato con una prospettiva diversa e non ho nessuna voglia di limitarla ai tempi italiani.

    Ciao

    v.

    1. Avatar Luca Conti
      Luca Conti

      Grazie anche a te Valentino per la tua testimonianza. Noto che tra i miei lettori ci sono molti likemind e me ne compiaccio, permettimi 😉

  4. quando sono tornato dalla Scandinavia ero depresso, lo sai, e non credo mi sia mai passata del tutto. Mi piace molto invece questo “nuovo” Luca Conti e la sua visione molto positiva della sua nuova prospettiva di vita 🙂

    1. Avatar Luca Conti
      Luca Conti

      Marco, Finché permango in questa fase di libertà da vincoli superiori (di vario genere), tutto è possibile e questo mi rallegra: si nota? 🙂

      Ti dico di più. Dall’ultimo giro di carte me ne sono venute alcune che potrebbero ribaltare la partita ancora una volta. Non vado oltre perché è presto per dirlo, ma nelle prossime settimane ci potrebbero essere novità, compresa una nuova trasferta estera.

      Non è detto che passi ad uno degli universi paralleli, per capirci 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.