L’antica arte dello scrivere a sconosciuti e renderli felici

Internet, ce lo diciamo tutti i giorni, è uno strumento fantastico. Ci permette di accedere a una miriade di informazioni (non a tutto lo scibile umano, che non è necessariamente online!) in pochi secondi. Con la stessa velocità ci permette di scambiare messaggi con amici lontani nello spazio migliaia di chilometri e altrettamento velocemente di ricevere una risposta.

Spesso ci dimentichiamo che possiamo comunicare direttamente con artisti, autori, sviluppatori che contribuiscono ad arricchire la nostra vita, non solo online. Nell’ultima settimana sono stato così colpito da un film, da una newsletter e da una canzone, che ho scritto al regista, all’autore e al compositore dei tre contenuti.

Il regista mi ha risposto quasi immediatamente e a distanza di poche ore mi ha detto che la mia email è stata la cosa più bella della giornata. Ci siamo scambiati opinioni sul film. Io gli ho detto perchémi ero riconosciuto nel protagonista e nelle sue idee e lui mi ha raccontato l’intento con cui ha realizzato il film.

All’autore della newsletter ho scritto, dopo aver letto l’ultimo numero della sua newsletter personale, linkata dal suo sito, dopo averlo identificato come fondatore di una startup di un servizio web molto interessante (Readup, ne scriverò). Gli ho scritto perché leggerlo mi aveva toccato e come l’esperienza che aveva raccontato è stata un po’ anche la mia. A distanza di poche ore ho ricevuto una risposta entusiasta e molto personale, con qualche confidenza da perfetti sconosciuti. Chissà se il dialogo continuerà?

Al compositore ho scritto poco fa, dopo essermi imbattuto per caso in una sua canzone che adoro. Non mi ha ancora risposto perché alle nove di sera ha giustamente di meglio da fare, ma chissà che non ne nasca un altro dialogo. La canzone è la seguente:

A volte capita anche a me di ricevere, nel mio piccolo, email da chi legge i miei libri o questo blog, raccontandomi come quello che ho scritto l’ha aiutato in qualche modo. Fa sempre piacere ricevere un apprezzamento genuino per un proprio lavoro.

La prossima volta che qualcosa che trovi in rete (o fuori dalla rete) ti colpisce nel profondo, vai online, cerca il sito dell’autore e la sua email. Mettere un mi piace su un suo profilo social lo aiuta, lo puoi fare, ma non conta come espressione personale di apprezzamento e ringraziamento per il suo lavoro. Una email è più personale, è inaspettata e con poco può rendere felice una persona che ti ha dato qualcosa. Basta poco, vero, ma prendersi il tempo di cercare il contatto e scrivere è un gesto nobile che fa bene al cuore. anche perché quelli che lo fanno sono pochi. Un gesto gentile, che non passa inosservato da chi lo riceve.

Pensaci la prossima volta che ti imbatti in qualcosa che ti sorprende. Aprire un canale di comunicazione è, il più delle volte, questione di volontà.