Oggi è uno di quei giorni. Repubblica.it ha pubblicato nel tardo pomeriggio un mio articolo a proposito della conferenza di Parigi Le Web 3.
Questa mattina invece l’inserto tecnologico del Sole 24 Ore, Nòva, ha pubblicato ben tre articoli a mia firma, uno di questi dedicato ad illustrare proprio l’esperienza del mio primo blog, Pandemia.
Gli articoli del Sole 24 Ore non si trovano online e ora non ho modo di pubblicarne il testo. Lo farà domenica al ritorno dalla visita a Pisa al centro di ricerche di Ask.com prevista per domani.
Link: L’articolo su Repubblica.it (Archive.org)
Il testo:
PARIGI – Internet gode di ottima salute. E la linfa vitale dei contenuti generati dagli utenti offrirà nuove opportunità, sia per l’economia, sia per il rinnovamento dei media tradizionali, sia per la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Il cambiamento in corso è così veloce e rivoluzionario che la politica francese, per prima, ha compreso di dover sfruttare questo fenomeno come volano per lo sviluppo del paese. Sono queste le conclusioni alle quali si è giunti al termine di Le Web 3, una intensa due giorni di dibattiti e confronti con l’attenzione rivolta ai blog e alle nuove realtà del web partecipativo. Settanta relatori per 37 sessioni in cui l’attore principale, convenuto a Parigi da 36 paesi di quattro continenti, è stato un pubblico attivo costituito da 1000 partecipanti, tra i quali 28 italiani.
Una certezza: i media tradizionali sono tutt’altro che morti. Ad affermarlo non sono stati giornalisti ed editori, ma i giovani entranti nel mercato dei contenuti prodotti e distribuiti attraverso la rete. L’interesse per il video online non accenna a diminuire, grazie anche a produzioni intelligenti e brillanti come quelle di Mobuzz.tv e Xolo.tv. Mobuzz.tv è un breve appuntamento quotidiano con notizie tecnologiche – da vedere online, sul proprio lettore video portatile o sullo schermo del cellulare – prodotto da due ragazzi spagnoli con 180.000 spettatori per ogni episodio. E’ il videoblog di maggior successo in Europa. Gli olandesi di Xolo.tv, dal creativo videoblog di recensioni sul meglio della rete, hanno sviluppato una società di consulenza per la produzione video. “I contatti nati nell’ultima edizione di Le Web ci permettono oggi di dar lavoro a venti persone e di generare un fatturato di 500.000 euro, soltanto negli ultimi sei mesi”, ha detto a Repubblica.it Gabe McIntyre, autore e cofondatore di Xolo.tv. La televisione da divano, così come la conosciamo oggi, continuerà ad esistere, attingendo talenti e idee dalla rete, in un rapporto sempre più simbiotico.
L’appuntamento di Parigi ha confermato l’interesse del mondo degli affari, attratto dalle occasioni di investimento offerte dalla seconda generazione di internet, sintetizzata nell’espressione Web 2.0, in cui la tecnologia semplifica e favorisce la partecipazione attiva dell’utente.La voglia di trovare i prossimi YouTube e Skype, aziende rilevate da Google e da Ebay per miliardi di dollari, ha spinto gli organizzatori di Le Web 3 a promuovere una sessione parallela all’interno della conferenza, riservata alla presentazione di progetti innovativi. Er erano in tanti i responsabili di fondi di venture capital, provenienti dagli Stati Uniti e dall’Europa, che hanno seguito attentamente nella Startup Room 50 brevi illustrazioni di altrettante idee, progetti e dimostrazioni di soluzioni web avanzate.
La giuria di investitori professionali, specializzati in tecnologia, ha premiato Yoono (www.yoono.com), servizio di navigazione condivisa in tempo reale, quale il migliore tra i progetti presentati. Yoono è un componente aggiuntivo di Mozilla Firefox, entro pochi giorni anche per Internet Explorer, con il quale conoscere siti correlati alla pagina web che si sta navigando. Queste segnalazioni sono condivise da una comunità di oltre 500.000 utenti, che classificano la rete in base alle proprie preferenze. Per ogni pagina è possibile sapere quali sono i membri che l’hanno segnalata, così da scoprire nuovi amici con interessi condivisi all’interno della comunità di Yoono.
Menzione speciali per Libcast, presentato per la prima volta da Cedric e Cyril, giovani studenti francesi. Libcast nasce per semplificare la produzione di contenuti audio e video, da distribuire in modalità podcasting. L’Italia è stata rappresentata da PassPack, servizio destinato alla gestione centralizzata di password online, presentato da Nicola Mattina, consulente aziendale di Roma.
Non vi è dubbio che per la Francia internet rappresenti davvero il quinto potere, come recita la copertina del settimanale L’Express. A dimostrarlo ci sono stati gli interventi dei due candidati del centrodestra alle elezioni presidenziali francesi del 2007: Francois Bayrou e Nicolas Sarkozy, Ministro dell’Interno in carica, hanno ribadito la centralità della rete e la volontà di dialogare con il mondo dei blog quali elementi fondamentali del proprio credere ed agire.
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