Per la Grecia ho riempito la valigia di libri, tutti finiti tranne uno… e ci ho dato dentro! Consigli per la lettura in ordine sparso.
Preda di Michael Crichton
Crichton è un mago del romanzo a sfondo scientifico, credibile e appassionante. Il tema sullo sfondo sono le nanotecnologie. L’ho letteralmente divorato, come per tutti gli altri libri di Crichton che ricordi.
Non buttiamoci giù di Nick Hornby
Primo libro di Hornby che leggo. Non sono riuscito a finirlo perchédopo 100 pagine non ne potevo più. Una storia che non si dipana e la scrittura brillante non è stata sufficiente a prendermi. Magari non è il suo miglior libro, non lo so. Certo che non mi capita spesso di abbandonare un libro. Delusione forte.
All’immortalità qualcosa sfugge di Max Giovagnoli
Seconda opera narrativa di Max, amico personale (ma il libro me lo son comprato!), intrigante e tutto sommato piacevole. Doppio adulterio mescolato con Second Life e con lo sfruttamento della prostituzione. Credibile, scorre via lieve, seppur in qualche passaggio c’è troppo carico di aggettivi descrittivi. Un po’ appesantito insomma, ma comunque scorrevole. Bravo.
Gente che bussa alla posta di Patricia Highsmith
Venduto come thriller, di thriller ha ben poco, per non dire nulla. In ogni caso è un buon libro e il dramma familiare è il nocciolo del libro. Sotto tono rispetto alla serie di Ripley, di cui ho letto un solo titolo, ma comunque godibile. All’inizio ero dubbioso ma poi mi ci sono appassionato.
Innocente di John Grisham
Uno dei pochi libri non romanzi di Grisham, ma è scritto con la solita maestria che conosce bene chi lo legge abitualmente. La storia vera che fa venire i brividi: un uomo distrutto dal sistema giudiziario americano per 13 anni viene poi scagionato grazie al DNA. Altamente consigliato a chi difende a spada tratta la pena di morte e ai giustizialisti a tutti i costi. Semplicemente impressionate, oltre che avvincente.
Al ritorno dalla Grecia mi sono goduto Avvocato di Difesa di Michael Connelly, l’unico legal thriller dell’autore, scritto con grande capacità. Veramente bello. In questo momento ho addentato Il Responsabile delle risorse umane di Abraham B. Yehoshua e mi piace assai.
Sto cercando di mantenere il buon proposito per agosto che recitava: meno web, più libri, più film, più relax… almeno fino a dopo Ferragosto, poi si ricomincia con il solito tran tran tra Lussemburgo, Roma, Milano e qualche sorpresa.
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