Il punto debole del lavoro autonomo

La condizione del lavoratore autonomo di seconda generazione in Italia si è dunque deteriorata sensibilmente, al punto da far dubitare che possa continuare ad attrarre i giovani alla ricerca di soluzioni lavorative non occasionali.

Questo passaggio l’ho trovato su Il Lavoro, il terzo volume della collana Personal Manager dell’Università Bocconi, edito giusto un anno fa.

Adesso capisco tante cose: le persone che storcevano il naso quando gli prospettavo un lavoro a partita IVA, chi voleva dissuadermi dall’intraprendere questa strada, chi mi preannunciava tempi difficili e anche lo stupore del mio commercialista nell’avviare un percorso sul giusto binario in tempi tutto sommato molto brevi.

Dal punto di vista fiscale è un bagno di sangue e il potere negozionale, come ricorda il libro, è basso, con le conseguenze che èfacile immaginare. Ciò non toglie che un anno a questo regime mi abbia dato notevoli soddisfazioni.

Durerà? Lo vedremo insieme nei prossimi mesi.

2 risposte

  1. cosa fai? pubblichi il 730?

  2. Avatar Luca Conti
    Luca Conti

    Non avrei problemi… in realtà  ce l’ha ancora il mio commercialista 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.