C’è un tempo per viaggiare, uno per immergersi nel lavoro, uno per riflettere. Novembre, questo novembre, è tempo per me di riflettere e agire allo stesso tempo, senza trasferte e con poche distrazioni, che non siano la gestione dell’ordinario e degli impegni già presi. Si fa di necessità virtù e l’intervento programmato tra una settimana – niente di drammatico, anche se il medico oggi mi ha messo in guardia contro il peggiore scenario, che prevede la morte per emorragia (!) – casca a fagiolo. Quattro settimane, o quasi, in cui il focus sarà soltanto: riorganizzare le idee e rinnovare la mia presenza online, così da impostare le basi per un 2011 di rinnovamento.
Qui si è soliti, da tempo, guardare oltre l’orizzonte e pensare al futuro con un po’ di anticipo, quanto basta, così da cogliere tutti i vantaggi del giocare d’anticipo. Non è una novità!
Le ortiche da togliere sono così tante che non so veramente da che parte cominciare. Questo blog non può continuare ad esistere in questa forma, questo è certo. Non è neanche più tollerabile che le altre mie presenze non business siano disperse e non abbiano un unico fulcro. È il momento di ridurre la dispersione e consolidare i punti di diffusione di contenuti, in sinergia con Twitter e Face-book, dove non ho mai fatto una promozione spinta di questi contenuti e che prima o poi dovranno integrarsi in qualche modo di senso compiuto.
Sulle ortiche fuori dalla rete la situazione è meno drammatica ma urgono scelte di rinnovamento. Dalla più seria, su quali indirizzi organizzare professionalmente il nuovo anno, alla più faceta, ovvero su quale meta e quando programmare il mio prossimo lungo break. Le idee ci sono: si tratta di ordinarla e prendere delle decisioni, con fermezza.
Per queste ragioni il blogging continua in forma estemporanea e saltuaria, anche se mi piacerebbe tornare ad un aggiornamento più frequente. Ci sapremo ridire, sempre su questo spazio.
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