- Diario minimo #1: un viaggio verso l’essenziale
- Il minimalismo della rubrica telefonica (e di Whatsapp)
- Death cleaning: il minimalismo che aiuta chi viene dopo
- Minimalismo e bendessere: vivere con consapevolezza e gratitudine
- Minimalismo digitale: consapevolezza e spazio mentale
- Minimalismo e cambiamento: la sfida della continuità
- Minimalismo in movimento: tecnologia e consapevolezza
- Minimalismo quotidiano: progressi e nuove consapevolezze
- Minimalismo: due mesi di progressi e nuove consapevolezze
- Minimalismo e consapevolezza: bilancio e nuove sfide
- Minimalismo: abitudini consolidate e nuove consapevolezze
- Minimalismo digitale: priorità, qualità e ordine
Questo diario vuole tracciare i progressi verso un’adozione più completa del minimalismo—meno spazio al consumo, al superfluo, agli oggetti, più valore alle persone, alle esperienze, a ciò che conta davvero. In circa un mese di riflessione, posso dire di aver fatto alcuni passi avanti. Alcuni cambiamenti erano già in atto prima della lettura di certi libri, che mi hanno ulteriormente convinto e spinto a iniziare questo diario minimo.
Tempo per sé: una scelta consapevole
Questo fine settimana avrei potuto partecipare alla BlogFest o, come negli ultimi due anni, a un seminario sul Web 2.0 e la sostenibilità vicino Firenze. Ho invece preferito lasciare questi giorni liberi, come cuscinetto tra un settembre e un ottobre che sapevo sarebbero stati intensi. Decisione azzeccata: mi sono concesso una pausa con un bagno di sole, la lettura di un paio di libri/e-book e una passeggiata in riva al mare. Momenti di tempo per me, che non sempre si riescono a ritagliare.
Riduco gli impegni e creo spazio per me stesso, invece di lasciarmi schiacciare da un appuntamento dopo l’altro—un consiglio che ho letto e che si sta rivelando prezioso.
Routine variata e nuove esperienze
Questa settimana posso dire di aver fatto nuove amicizie, variato la routine—una mattina sveglia in hotel, una in treno presto, una con donazione di sangue—e di aver testato la mia zona di comfort, con effetti senz’altro positivi.
Non ho camminato quanto avrei voluto, a causa di impegni pressanti, ma ho cercato comunque di fare del mio meglio. Lo stesso vale per il sonno e l’attività fisica.
Decluttering e gestione degli spazi
Il bel tempo ha ritardato il cambio di stagione in armadio, ma non sarà un problema: ho già fatto una selezione qualche mese fa, liberandomi di vestiti che non utilizzavo più e che potevano essere destinati a qualcun altro.
FitBit e movimento consapevole
Indubbiamente FitBit continua a stimolarmi verso una maggiore attività fisica. È un alleato prezioso, così come il monitoraggio di sonno e peso. Senza dover andare negli USA, consiglierei a chiunque di acquistare un contapassi e fissare l’obiettivo di 10.000 passi al giorno—fa solo bene.
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