Meno Facebook, meno Twitter, più blog

Complice il lavorarci e l’averci scritto dei libri, posso dire di aver abusato di Facebook. Consapevole di questo, pur lavorando ad un nuovo libro che ne richiederà per ancora qualche giorno un uso intensivo, ho deciso di tagliare l’uso di Facebook nel nuovo anno, a favore dei miei blog. Non è possibile passare gran parte della giornata su Facebook, non per una questione di produttività (se ci lavoro dentro, gioco forza devo essere collegato) ma di economia del tempo.

Le reazioni dei tuoi amici ai contenuti che pubblichi danno dipendenza. Il meccanismo, studiato scientificamente, funziona in maniera tale che più pubblichi contenuti e commenti, più torni a vedere se qualcuno ha apprezzato o ha commentato, perché tali reazioni provocano piacere a livello chimico nel nostro corpo. Una soddisfazione data dall’avere attenzione. Un ciclo che ho bisogno di invertire, riportando più equilibrio.

Anche Twitter subirà un percorso simile. Il primo passo è la graduale dismissione della notifica via SMS alle citazioni, così da ridurre le interruzioni e le distrazioni. Controlli meno frequenti alle reazioni, così da ridurre l’attenzione a favore di altre attività, pur mantenendo il controllo e la capacità di risposta alle domande o alle osservazioni degli utenti Twitter.

Ciò non significa non usare più Facebook o Twitter, ma capitalizzare sull’investimento di contenuti su spazi propri, quali i miei blog. I blog stessi, dopo la sospensione di Tumblr (di cui non sento affatto la mancanza), ho deciso di sospendere anche il blog curato per conto del Sole 24 Ore. Social media corner è nato come complemento delle attività giornalistiche per Il Sole 24 Ore, ma oggi non è più pagato, neanche simbolicamente. Potrei usarlo in caso di eventi a cui sono inviato per conto del giornale, ma non è scontato. Una opportunità, più che un dovere quindi.

Anno nuovo, stimoli nuovi. Buon 2012!

13 risposte

  1. Avatar selene ghioni
    selene ghioni

    Hai ragione, fb e Twitter hanno qlcs di tossico, ma credo continuerò ad abusarne anche l’ anno prox 😉

  2. PENSO CHE OGNUNO DEBBA FARE QUELLO CHE SENTE SIA MEGLIO PER SE.

  3. I blog non sono mai morti.

    Se io produco contenuti originali ed unici li butto sul mio wordpress e/o tumblr e/o joomla che ho istallato su un server dove pago regolarmente l’hosting e di cui sono l’unico padrone.

    Per me diventa un asset con un traffico ed un valore.

    Poi tiro una scoreggia su facebook e/o twitter dove faccio sentire la puzza della mia merda con un link al mio blog.

    La mia merda è mia e non la do ne a Zuck ne a Dorsey

    Il primo che farà cosi sarà Fiorello, che in questo momento regala contenuti a twitter e twit video.
    Aprirà un blog molto presto.
    Ne sono certo.
    O appena si rende conto…

    via http://www.mantellini.it/?p=16984#comment-80859

  4. #buonipropositi (anche io)

  5. Per chi lavora con internet è un compito assai arduo rinunciare ai network. Li consideriamo spie del nostro progresso. I feedback che ci arrivano sono spesso utili per proseguire sui nostri intenti, ma abusarne fa male, come qualsiasi cosa. anche io ci perdo un po di tempo, a volte troppo, ma se me ne accorgo, mi limito. 🙂

  6. Avatar salvatore
    salvatore

    questione stesura libro a parte, potrei averlo scritto io 🙂
    Condivido in ogni parola.
    Ciao Luca!

  7. In effetti da Luca Conti io mi aspetto molti più post, tipo i paragrafi dei due libri che hai scritto. Mi aspetto analisi e riflessioni.

    Per quanto riguarda i social network, beh è indubbio che creano dipendenza, ma come dici bene tu è fondamentale gestirne il tempo. Io per Twitter uso questo meccanismo: solo su iPad e iPhone, niente Mac: così almeno lo limito un po’. Mentre su Facebook tendo a dare sempre meno importanza alle notifiche, poi il fine serata cerco di capire se ho trascurato qualcosa di importante.

    Buon 2012 Luca.

    1. Caro Kiko,

      grazie per lo stimolo. Comprendo le aspettative ma la sfida è il giusto equilibrio tra lavoro retribuito e altre attività, tra tempo per conoscere (anche direttamente) e tempo per documentare e commentare, analisi e riflessioni incluse.

      Nel 2012 cercherò di migliorare 🙂

      Grazie!

  8. già fatto, condivido tutto, ciao un augurio per l’anno nuovo

  9. Non hai parlato di Plus. Io questo post l’ho trovasto proprio da lì.
    Non so se è perché ora su G+ c’è meno gente ed è più vivibile ma ultimamente lo apprezzo molto.
    In ogni caso lo vedo molto più “pericoloso” di Twitter e FB, perché Google te lo fa tenere sotto controllo anche mentre leggi la mail, controlli l’agenda o scrivi un documento…

  10. La dipendenza ai commenti la si ha anche nei blog (se li lasci ovviamente aperti).
    Detto questo, scrivere un post per un blog e’ certamente piu’ impegnativo di postare su twitter o su Fb.
    Buon anno!
    dap

  11. Purtoppo anche le statistiche degli accessi su WordPress danno dipendenza. Forse anche peggio di Twitter e Fb.

    1. sto cominciando a vederne gli effetti 😉

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