Dieta informativa: workshop dal Festival del giornalismo

Dal Festival internazionale del giornalismo ti segnalo il video del workshop che ho tenuto sul tema “dieta informativa equilibrata e nutriente“. Tornerà nelle prossime settimane e mesi su un tema che considera centrale rispetto al consumo crescente di informazione digitale.

Sul canale YouTube del Festival puoi recuperare altri video e nei prossimi giorni ne segnalerà altri che mi hanno coinvolti qui e altri ancora su Pandemia.

Aggiornamento 2025

Ho trasformato la presentazione in un testo, anche se alcuni dei servizi illustrati non esistono più.


Stanco dell’Abbuffata Digitale? La Mia “Information Diet” per un Benessere Duraturo (dal mio talk #ijf14 ad oggi)

Viviamo in un’era di sovraccarico informativo. Ogni giorno siamo bombardati da notizie, notifiche, email e aggiornamenti social. Se anche voi vi sentite come se steste annegando in un mare di dati, con la scritta “HELP!” che vi lampeggia in testa come sul display di una bilancia (ricordate la mia slide di apertura?), non siete soli. Già nel 2014, al Perugia International Journalism Festival (#ijf14), presentavo un concetto tanto semplice quanto, a mio avviso, rivoluzionario: l’Information Diet. Ripercorriamo insieme quei consigli, attualizzandoli dove necessario, per ritrovare lucidità e benessere digitale.

Il Valore Inestimabile del Nostro Tempo e della Nostra Attenzione

“Il tempo e l’attenzione sono i diamanti del 21° secolo.” Questa potente affermazione, che condividevo allora, ci ricorda che la risorsa più preziosa che abbiamo non è infinita. Ogni informazione irrilevante che consumiamo, ogni distrazione a cui cediamo, è tempo e attenzione sottratti a ciò che conta davvero. Regalare il proprio tempo e la propria attenzione è, e resta, il dono più prezioso.

Le Ispirazioni dietro l’Idea

La mia ispirazione principale proveniva da “The Information Diet” di Clay A. Johnson, un libro che propugna un consumo consapevole dell’informazione, quasi come se fosse cibo, con tanto di “valori nutrizionali” per il contenuto. Altri testi come “A dieta di media” di Marco Gui e “Essentialism” di Greg McKeown rinforzavano l’idea che “meno è meglio” e che la qualità della nostra vita è legata alla qualità dell’informazione che assorbiamo. Un tema che ritenevo (e ritengo tuttora) “caldo, molto caldo!”.

L’Obiettivo: Fermare la Ruota del Criceto

L’obiettivo che proponevo con una dieta informativa è chiaro: scendere dalla “ruota del criceto” del consumo compulsivo di informazioni. Smettere di correre senza meta, bombardati da notifiche e aggiornamenti, per riprendere il controllo.

Abbiamo Bisogno di una Nuova Dieta: Dall’Informazione alla Conoscenza

Non si tratta solo di consumare meno, ma di consumare meglio. La vera sfida è trasformare il flusso grezzo di informazioni (spesso rumore) in vera conoscenza, qualcosa che ci arricchisce e ci fa crescere.

I Miei Consigli Pratici per una Dieta Informativa più Sana

Ma come passare dalla teoria alla pratica? Ecco la serie di strategie e strumenti che presentai allora, molti dei quali ancora validissimi.

1. Inizia con la Consapevolezza

Il primo passo di ogni cambiamento è la consapevolezza. Non puoi migliorare ciò che non misuri o di cui non sei cosciente. Devi capire come stai spendendo il tuo tempo online e cosa stai consumando.

  • Ragionamento: Proprio come una dieta alimentare inizia con il tenere un diario di ciò che mangi, una dieta informativa richiede di osservare le proprie abitudini.
    • Strumenti che suggerivo per la consapevolezza:
      • Rescuetime: Questo software (ancora esistente e utile!) traccia automaticamente il tempo che passi sulle diverse applicazioni e siti web, fornendoti report dettagliati sulla tua produttività (o non produttività).
      • Limitless: Simile a Rescuetime, offriva (all’epoca) analytics dettagliate per capire i picchi di produttività e le abitudini di navigazione. Oggi esistono molte alternative, anche integrate nei sistemi operativi.

2. Meno Social (Distrattivo), Più Social (Significativo)

L’immagine di una coppia a letto, ognuno perso nel proprio smartphone, era emblematica. Spesso i social media ci rendono paradossalmente meno sociali, isolandoci in bolle digitali.

  • Ragionamento: L’obiettivo non è eliminare i social, ma usarli intenzionalmente per connessioni reali e informazioni di valore, non per scrolling infinito.
    • Strumenti per limitare la distrazione:
      • StayFocusd: Questa estensione per browser (ancora molto popolare!) permette di impostare un limite di tempo giornaliero per specifici siti web. Un’ottima palestra per l’autocontrollo.

3. Sii Selettivo (ma non Troppo) nella Scelta delle Fonti

La cura dei contenuti che consumiamo, come sottolineavo, è fondamentale.

  • Goodreads: Per gli amanti dei libri, Goodreads è una piattaforma eccellente per scoprire nuove letture e tenere traccia di quelle fatte. Un modo per privilegiare contenuti profondi.
  • Ragionamento: Sottolineavo l’importanza di essere selettivi, scegliendo fonti di qualità. Tuttavia, attenzione a non chiudersi eccessivamente in una “filter bubble”. Bisogna trovare un equilibrio.
    • Strumenti per la curatela e la scoperta: (Molti potrebbero essere cambiati, ma il principio resta)
      • Scoopinion, Zite/Flipboard, Prismatic: Erano piattaforme per scoprire contenuti. Flipboard è ancora molto usato.

4. Assumi i tuoi “Nutrienti” Informativi Quotidiani (RSS)

L’immagine del broccolo che usai è una metafora potente: dobbiamo nutrire la nostra mente con informazioni sane e scelte.

  • Ragionamento: Gli RSS sono un modo per ricevere aggiornamenti solo dalle fonti che scegliamo attivamente.
    • Strumenti per RSS:
      • Feedly: Uno dei lettori RSS più popolari, permette di organizzare le fonti e leggere tutto in un unico posto.

5. Cattura Ora, Leggi Dopo: il Potere del “Read-it-Later”

Quante volte vi imbattete in un articolo interessante ma non avete tempo di leggerlo subito?

  • Ragionamento: Invece di interrompere ciò che state facendo, salvatelo per un momento dedicato.
    • Strumenti “Read-it-Later”:
      • Pocket: Un servizio eccellente (ancora oggi un must-have!) per salvare articoli e altri contenuti da consultare in seguito, anche offline.

6. Adotta una “Paleo Diet” Informativa: Punta alle Fonti Grezze

La “Paleo Pyramid” che presentai, applicata all’informazione, suggerisce di privilegiare fonti primarie, “grezze”.

  • Ragionamento: Cercate dati originali, studi, interviste dirette. Richiede più sforzo ma offre una comprensione più profonda.

7. Impara Attivamente, non solo Consumare Passivamente

L’informazione diventa conoscenza quando la elaboriamo e la usiamo.

  • Ragionamento: Il mio invito era (ed è) a dedicare tempo ad attività che richiedono un impegno mentale attivo.
    • Esempio di apprendimento attivo:
      • Duolingo: Un’app per imparare le lingue, un ottimo modo per “allenare” il cervello.

8. “Slow News” per una Conoscenza Profonda

Il mio consiglio: rallentate. Non dovete sapere tutto subito.

  • Ragionamento: Il ciclo delle notizie 24/7 crea ansia. Privilegiate approfondimenti e analisi. “Slow Down, Live Longer” (informativamente parlando).
    • Esempio di “Slow News”:
      • Citai Good Morning Italia come esempio di rassegna stampa ragionata, che offre una sintesi curata.

9. Privilegia la Lettura Approfondita: Ebook e Strumenti di Gestione

Gli ebook sono un ottimo modo per dedicarsi a letture più lunghe e complesse.

  • Ragionamento: Immergersi in un libro è un antidoto alla frammentazione informativa.
    • Strumenti per Ebook:
      • Calibre: Un software gratuito e potente per gestire la propria libreria di ebook.

10. Sfrutta i Tempi Morti: Leggi Camminando… con gli Audiolibri!

È possibile consumare contenuti di valore anche quando si è in movimento.

  • Ragionamento: Se leggere camminando, come mostrato nell’immagine che usai, può essere pericoloso, gli audiolibri che consigliavo sono una soluzione fantastica.

11. Sii Attivo: Leggi e Scrivi

Sottolineavo come l’informazione si consolidi quando la si rielabora. Da qui il mio motto: “I Think, Therefore I BLOG.”

  • Ragionamento: Scrivere (un blog, un diario, appunti) su ciò che si legge o si impara è uno dei modi migliori per approfondire.
    • Strumenti per scrivere:
      • Ohlife, che menzionai, era un servizio di journaling via email. Oggi esistono molte app o si può semplicemente usare un editor di testo.

12. “Sgrassa” la tua Navigazione: Elimina Tracking e Pubblicità Invasiva

Molte delle calorie vuote della nostra dieta informativa provengono da pubblicità indesiderata e dal tracciamento costante.

  • Ragionamento: Come si evitano cibi industriali pieni di additivi, così si possono ridurre gli elementi “artificiali” e disturbanti della navigazione web.
    • Strumenti per una navigazione più pulita:
      • AdBlock (e simili come uBlock Origin): Fondamentali per bloccare la pubblicità invasiva.
      • Disconnect (o Privacy Badger): Per bloccare i tracker invisibili.
      • Do Not Disturb (o funzionalità del browser): Per bloccare pop-up e altre interruzioni.

Inizia Oggi con una Nuova Abitudine

Il mio invito finale era (ed è tuttora) di non fare tutto subito, ma di scegliere una o due di queste strategie e iniziare oggi:

  1. Attiva il monitoraggio del tempo d’uso sul tuo smartphone/PC (es. Rescuetime).
  2. Installa StayFocusd (o simili) e imposta un limite per i social.
  3. Programma 30 minuti di lettura quotidiana.
  4. Iscriviti a una newsletter di qualità.
  5. Installa Pocket (o un’app simile) e usala!

Questo post ha cercato di riproporre l’essenza della mia presentazione di allora, un messaggio che, a distanza di anni, è più attuale che mai. L’invito che lanciai, “Now it’s your turn!”, è valido ancora oggi.

Buona “Information Diet” a tutti!

La presentazione sulla dieta informativa

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