Vado molto al cinema, grazie a Grande cinema 3, e l’intrattenimento video casalingo non è tv lineare, ma film e qualche serie tv selezionata con cura. Per chi ama il cinema, ma può avvalersi di qualche consiglio alternativo ai canali tradizionali, ecco 10 film meritevoli che forse ti sei perso.
L’opera prima di Sydney Sibilia è senza dubbio la commedia italiana più fresca e originale dell’anno. Ne ho viste diverse di commedie italiane, per capire alcuni dei film più popolari degli ultimi anni (Zalone, per esempio, che non mi fa ridere per nulla), e Smetto quando voglio è aria pura nella palude. Si salva poco, come per esempio Scusate se esisto!
In Italia nessuno proietterà mai questo film documentario, eppure vederlo ci aprirebbe un po’ la mente. Sui giornali italiani è appena affiorata la storia dei 43 studenti svaniti nel nulla e certamente uccisi per aver protestato contro la criminalità organizzata in un paesino della provincia messicana. In questo documentario si affronta il tema della lotta al narcotraffico al confine tra USA e Messico, tra chi inneggia ai narcos con canzoni simili al neomelodico napoletano e chi invece conta i morti e indaga sugli omicidi. Intrattiene facendo riflettere.
Grazie alla Festa del cinema di maggio (tutti i film a 3 euro) sono andato a vedere questo film e che film! Frutto di ricostruzioni verosimili, il film narra la vita di un informatore scientifico o venditore di medicine, che per sopravvivere usa ogni mezzo lecito e meno lecito perchéi suoi medici prescrivano i farmaci della sua casa. Esci dalla sala indignato, altro che Report su Raitre.
Altro film goduto in sala in lingua originale alla festa del cinema, Locke è una grande prova di Tom Hardy. Questo film è in molte liste internazionali dei migliori film dell’anno, a ragione. Un solo attore in scena per tutto il film, alla guida per assistere alla nascita del figlio nato fuori dal matrimonio, mentre telefona e telefona alla famiglia e ai colleghi per confessare l’adulterio e gestire una importante partita di lavoro in remoto. Straordinario.
L’ho visto la prima volta la sera sbagliata e a metà film ho spento e sono andato a letto: ero troppo stanco. L’ho ricominciato a distanza di qualche mese e mi ha sorpreso come pochi film quest’anno. In scena c’è il protagonista e il suo doppio: follia o c’è dell’altro. Tratto da un romanzo di Saramago, ti trascina fino all’ultima scena e ti molla un KO da cui sarà difficile riprenderti.
Il bello dei social network. Snobbato, lo riprendo grazie al consiglio di un amico (grazie Valentino!). Una commedia musicale con bravissimi attori, musica molto orecchiabile e un messaggio di fondo quanto mai attuale (anche per me): non è mai troppo tardi per ricominciare. Il titolo in inglese èBegin again.
L’ultima prova di Philip Seymour Hoffman è un thriller ambientato in Europa tra spie dei giorni d’oggi. Molto psicologico e poco spettacolare, intrattiene con intelligenza. Il cinema di qualità che esprime valore senza strafare o senza budget eccessivi. Un piccolo gioiello.
Occupandomi di media, ho adorato la critica a cui punta questo film: la cronaca nera televisiva, pronta a mandare in onda qualsiasi cosa per fare ascolto. Il punto di vista è quello di un ragazzo che si improvvisa operatore d’assalto per saltare sull’omicidio o sull’incidente stradale della notte, per riprendere e vendere il prodotto ai tg del primo mattino di Los Angeles. Cinico quanto magnificamente recitato.
Film d’autore, uscito in poche sale, che commuove fin dai primi minuti. La vita e le fotografie di uno dei più grandi fotografi viventi: Sebastiao Salgado. Wim Wenders racconta la sua storia, tra lavoratori in miniera, disperati e moribondi delle carestie africane e la meraviglia della natura a ogni latitudine. Una bellezza unica. Lo rivedrei anche ora.
In Italia esce a metà gennaio e se ne parlerà molto. Una Julianne Moore al massimo livello, quest’anno porterà a casa finalmente un Oscar. Nel film è una docente universitaria che, da poco compiuti 50 anni, viene colpita da una precoce forma di Alzheimer. Le sue capacità cerebrali sono in caduta libera e l’effetto è tragico. La vera vita di chi è colpito da Alzheimer, malattia che non ha cura oggi, e di chi gli sta intorno. Prepara il fazzoletto perchéc0è da piangere, ma piangere al cinema è terapeutico.
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