Consigli dal mio medico di famiglia

Sono fortunato, me ne rendo conto: ho un medico di famiglia che non ha la prescrizione facile, che ascolta e che soprattutto offre buoni consigli. Oggi sono andato a prendere un certificato medico per andare in piscina e abbiamo avuto una breve conversazione sulle mie condizioni di salute recenti. Scherzando sul fatto che mi faccio vedere poco e sono per lui un guadagno, gli ho detto che sarei tornato per qualche consiglio sui controlli di routine da fare a 40 anni, ormai prossimi.

In pochi minuti mi ha liquidato convincendomi che, dopo una breve analisi, non ce n’è al momento bisogno alcuno. Qualsiasi accertamento andrebbe puntato ai fattori di rischio, ha ragionato. Da maschio, non fumatore, con colesterolo nella norma, senza particolari patologie, senza una storia familiare di particolari patologie, con un recente elettrocardiogramma in regola, mi ha consigliato di rafforzare due comportamenti: attività fisica e regime alimentare equilibrato, mediterraneo lo ha definito lui.

Non avrei potuto essere più felice e più d’accordo. Se ci sono due cose che ho cercato di perfezionare negli ultimi due anni, queste sono state e sono proprio l’attività fisica e l’alimentazione. Per festeggiare, dopo il solito pranzo vegetariano, una bella passeggiata al mare in un pomeriggio soleggiato e, al ritorno, ho mangiato una pera, una mela e due kiwi, guardandomi un TED talk.

Non metto in dubbio che camminare, mangiare con attenzione, sbucciare la frutta e mangiarsela porta via tempo. Tempo che potrebbe essere dedicato ad altre attività più redditizie, ma è meglio lavorare troppo e spendere poi i soldi per curarsi, o guadagnare meno e stare bene in salute? Lo so, la realtà non può essere semplificata in questo modo, ma credo di aver reso l’idea del mio pensiero.

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