Nel marzo 2005 aprivo questo blog, dirottando su questo dominio tutto quanto di personale, politico, locale, non in linea con la nuova impostazione di Pandemia, concentrato su internet, media e tecnologia. L’occasione venne dalla decisione di spendermi nella politica locale, candidandomi alle elezioni comunali del 2005. Il blog voleva quindi essere uno spazio dove documentare liberamente questa esperienza, senza annoiare i lettori interessati ai post sull’evoluzione del social web.
In 10 anni lo scenario è completamente cambiato ed è tempo di agire in maniera conseguente. Nel 2005 Face-book in Italia non esisteva, Flickr aveva un anno, YouTube stava per nascere, Twitter non esisteva, WordPress era solo un concorrente di Movable Type e TypePad. Niente Tumblr, niente Whatsapp, niente app. Un blog era molto più vicino a un diario personale rispetto a quanto lo sia oggi, usato da aziende, manager, startup, giornali, giornalisti, per informare, per comunicare, per bypassare i media tradizionali.
Nel tempo in cui questo blog è stato attivo, ho avuto esperienze politiche ormai concluse, ho aperto la partita IVA e ho cambiato lavoro, ho viaggiato molto e ho scritto numerosi libri. Ho attivato una collaborazione con Il Sole 24 Ore e con altri giornali, sono finito in televisione e alla radio. Questo spazio personale, tra pubblico e privato, ha vissuto varie fasi, seguendo questo percorso: dal picco di politica e locale, siamo passati al dietro le quinte del mio lavoro e alla cronaca delle soddisfazioni, fino all’ultima fase, più intimista e introspettiva, tra minimalismo, voglia di miglioramento e crescita personale.
L’era del blog non è terminata, ma ha preso una nuova forma. Il moltiplicarsi dei contenuti in rete richiede un nuovo impegno per attrarre l’attenzione limitata dei navigatori e di Google. Per questo ho deciso di concentrare su questo dominio lo sviluppo delle mie prossime attività professionali, in un ponte ideale tra online e offline, con la parte online sempre più ricca di contenuti.
Devo ancora decidere nel dettaglio le prossime mosse, ma l’ipotesi più probabile è che l’archivio di 10 anni di questo blog migri su un altro indirizzo o su un sottodominio di lucaconti.it o su luca.wordpress.com. Cancellarlo sarebbe come bruciare il diario di 10 anni di vita e non ho nessuna intenzione di farlo.
I 1200 e rotti post scritti in questi 10 anni, con una media di 10 al mese tutti i mesi, sono stati una palestra di idee e un modo per ragionare sull’esperienza. Presi nel quotidiano, facciamo fatica a misurare il cambiamento, ma leggere ciòche hai scritto 10 anni fa è il modo più semplice per vedere come cambiamo tutti i giorni, senza spesso rendercene conto.
Curare un blog personale è un esercizio utile prima di tutto a chi lo scrive ed è bene che sia così. Continuerà a scrivere e chissà tra 10 anni, guardandomi indietro, che cosa penserò.
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