Se non viaggio, lavoro da casa e può tranquillamente capitare, se non ho altri impegni, che non esca per una giornata intera. Quando lo racconto, spesso mi chiedono come faccia, perché non lavori in un coworking o perché non vada in biblioteca. La risposta è semplice: ho totale libertà, che il più delle volte riesco a controllare, a cui aggiungo silenzi alternati a musica strumentale che tengo in sottofondo. Mi intrattiene, mi aiuta a concentrarmi e mi rilassa, tutto insieme.
Può succedere che ci siano però alcuni brani che mi fanno impazzire e che mi impongano una pausa, anche se di qualche minuto, come il brano tratto dalla colonna sonora della terza stagione di House of Cards, opera del grande Jeff Beal. Non è fantastico?