Questo post vuole segnare un traguardo. All’inizio di un nuovo mese (e nuovo trimestre/semestre, data importante), ho finalmente azzerato le mie code di lettura di informazione/formazione. Il mio sistema di informazione/formazione prevede i seguenti flussi:
- Newsletter: numerose e attentamente selezionate, ricevute prevalentemente in una casella di posta creata allo scopo (così da non infestare la casella principale);
- Feedly: circa 60-70 feed RSS altamente selezionati, che generano almeno una decina di contenuti al giorno;
- Twitter: link condivisi dai meno di 100 follower, seguiti senza leggerli tutti.
- Techmeme e Mediagazer: aggregatori di news in inglese su tecnologia e media, consultati un paio di volte al giorno circa.
I link e gli articoli più interessanti finiscono dentro Pocket, per essere letti da mobile, lontano dallo schermo del PC. Da PC invece leggo i link di carattere formativo, che richiedono una azione da compiere: applicare un insegnamento, pianificare qualcosa da fare/scrivere, archiviare l’articolo su Evernote per una consultazione in caso di bisogno.
Durante la navigazione, a fine giornata metto un punto e tutte le schede di carattere informativo ancora aperte finiscono dentro una scheda, risucchiate dall’estensione per il browser OneTab.
Ragionare su cosa fare è diventata una urgenza, dopo aver letto un post di un altro utente nelle mie stesse condizioni.
Affogare nel mare dell’informazione
Lavorando a un nuovo libro, da un lato accumulo notizie e articoli da consultare e leggere, perchého meno di tempo di leggere nella routine quotidiana e perchécerco maggiori fonti di ispirazione. Lo stesso vale per i periodi di lavoro più intensi del solito, con più viaggi del solito. Morale della favola, le code si allungano a dismisura, fino a contenere una quantità di articoli che richiederebbe decine di ore per essere letta. Su Pocket a inizio maggio sono arrivato ad accumulare 1030 articoli diversi, per un totale di tempo di lettura stimato da Accelareader di oltre 7000 minuti (116 ore!). Ho accumulato fino a 300 newsletter da vedere sulla posta elettronica e diverse decine di link accumulati in OneTab. Su Feedly sono arrivato ad aver accumulato circa 150 articoli da valutare, pubblicati nei 30 giorni precedenti.
Facile capire come questo si chiami affogare in un mare d’informazione, che non è più utile. Avere 1000 articoli da leggere significa avere articoli salvati e letti da mesi, che rimarranno altri mesi non letti, con informazioni che finiranno per diventare inutili. Lo stesso vale per le newsletter, i feed RSS. Cosa fare?
L’apocalisse digitale
A fine maggio mi sono riproposto di azzerare queste code e riprendere con una routine sostenibile, applicata sul serio, in cui tutti i link non letti vengono eliminati. Ho aumentato il tempo dedicato alla lettura su Pocket e Feedly, per scremare quanto superfluo, cancellando articoli e riducendo parzialmente i feed RSS a cui sono abbonato. Idem ho fatto con le newsletter, cancellate in blocco se vecchie più di una settimana, con una lettura quotidiana di quanto in arrivo, tagliando le iscrizioni a quanto povero di contenuti non già trovati altrove.
Oggi sono finalmente riuscito ad azzerare tutte le code, con un giorno di ritardo rispetto all’obiettivo. Casella di posta vuota, feed RSS azzerati, coda di lettura su Pocket pari a zero, OneTab con zero tab messi da parte.
Equilibrare il tempo dedicato alla ricerca e alla lettura
Il criceto drogato di informazione ama correre sulla ruota a caccia di novità. Se ho da tempo eliminato il riflesso pavloviano del controllo delle news generaliste (niente tg, niente giornali di carta, niente giornali online, solo Good Morning Italia), il flusso informativo attuale (newsletter specialistiche, feed RSS specialistici, fonti selezionate su Twitter, più aggregatori tematici) produce una quantità di contenuti che, seppur filtrati, sono comunque superiori alla mia capacità di assorbirli.
Per questo ho deciso che non aggiungerà nuovi feed RSS e nuove newsletter, cercando di ridurre quei flussi che offrono meno segnale. Lo stesso farà su Twitter, seppur segua già un numero ridicolmente limitato di profili. Non seguo altri flussi, né su Face-book, né su altri social network o social media. Nessuna nuova abitudine in tal senso. La novità che ho programmato da lunedì è uno spazio giornaliero di consultazione di Feedly e di lettura di Pocket, così da arrivare alla fine della settimana con pochi contributi che, se non necessario, procederà a eliminare. A fine luglio voglio arrivare con un equilibrio tra informazione in ingresso, informazione messa da parte e informazione consumata. Una dieta informativa nuova, più leggera e più fresca.
Salvare tanti bei link originali e succosi, senza leggerli, è come non averli trovati. Meno tempo dedicato alla scoperta, più tempo dedicato alla lettura.
Libri, libri, libri
I libri meritano un discorso a parte, per quanto analogo. In questo caso non alcuna intenzione di mettere al rogo alcun libro non letto, ma non è comunque sostenibile un flusso per cui cerco e scopro tante interessanti novità e spunti di lettura, ma non solo non riesco a mantenere il ritmo con quanto scoperto, ma non sono in grado neanche di ridurre la coda di lettura di quanto già scoperto.
Un percorso di equlibrio digitale e mentale dovrebbe prevedere un aumento del tempo di lettura e una riduzione nella scoperta di nuovi titoli, che vengono in ogni caso pubblicati e discussi. Devo comunque rivelare che la cancellazione dal mio Kindle di tanti titoli in coda, lasciando solo un numero limitato di scelte, inferiore a 10, ha dato i suoi frutti, aumentando la quantità di pagine lette, con una riduzione di dispersione su più titoli, meno interessanti.
Confesso di non essere ancora in grado di resistere alla sirena dell’ultimo libro di cui tutti parlano nell’ambiente (business/tech) e non riesco a non prenderlo in considerazione per una pronta lettura, trascurando titoli ben più autorevoli e importanti, che finiscono a prendere polvere digitale.
Complicano il quadro 4 progetti editoriali su cui è richiesta la mia concentrazione nelle prossime settimane, a partire dal primo, per cui la scadenza di consegna del primo manoscritto èfissata per la fine di luglio.
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