Cambiare comportamento è difficile, soprattutto se l’abitudine che vogliamo cambiare èfonte di piacere e di altri vantaggi, incluso il consumo di prosciutto.
“Se niente importa, non c’è niente da salvare“, dice la nonna di Jonathan Safran Foer in un libro indagine sulle conseguenze (sociali, ambientali, etiche e non ultimo sulla salute) del consumo di proteine animali su larga scala.
[bctt tweet=”Se niente importa, non c’è niente da salvare” username=”pandemia”]
Da più di due anni ho deciso di smettere di mangiare carne (manzo, pollo, maiale, tacchino e pesce, perchéanche il pesce fa parte del mondo animale) ed è stata la scelta più felice che abbia compiuto negli ultimi anni. La mia salute è migliorata, i miei valori di ambientalista si sono allineati con le mie scelte alimentari. Non mi sento più complice di una industria che prospera sull’ignoranza e sull’indifferenza.
Prosciutto: una scelta con conseguenze reali
Ho sempre considerato l’essere vegetariani o vegani una scelta personale. Una scelta da rispettare e da non imporre a nessuno.
Detto questo, mi chiedo come chi abbia anche solo un briciolo di umanità e di sensibilità possa continuare a mangiare una fetta di prosciutto, dopo la visione del video appena pubblicato, che ti propongo a seguire. Se a questo punto la tua reazione è del tipo “no, non farmi guardare, altrimenti non riesco più a mangiarlo”, sappi che hai appena perso la mia stima.
Le tue scelte, comprese quelle alimentari, hanno conseguenze reali. Pensaci.
Se vuoi approfondire il tema, il sito Prosciutto crudele è ricco di informazioni.
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