Come dice Christina Berndt fin dal principio, la contentezza a prima vista può apparire come la sorellastra meno attraente della felicità. Perché essere contenti quando si può essere felici? Alla base del libro La scienza della contentezza c’è un piccolo grande segreto: la contentezza è più affidabile e appagante della felicità, sul lungo periodo, perchéperdura nel tempo.
Facciamo prima un passo indietro: cos’è la contentezza?
La contentezza e la felicità
La ricerca della felicità è qualcosa a cui tutti tendiamo, spinti dal cercare il meglio per le nostre vite. Niente di male, se non che questa ricerca si rivela spesso uno stress non da poco. I momenti di felicità sono rari e il resto del tempo ci sembra di non riuscire mai a raggiungerla, cadendo nell’infelicità. E se invece potessimo essere non felici, ma contenti della nostra vita? Puà sembrare un banale gioco di parole, ma banale non lo è affatto. Ciò che cambia è la prospettiva. Un cambio di punto di vista e una rivisitazione delle aspettative, che non vuol dire accontentarsi di poco.
Continua a leggere il mio articolo sul blog di Donna allo specchio