La vita, all’improvviso

Giugno è uno dei miei mesi preferiti. Giornate più lunghe, assaggio dell’estate che comincia, più occasioni di vivere all’aria aperta, caldo ma non caldissimo (non più, ormai).

Il giugno che finisce oggi è stato speciale a modo suo. Ho visto pochi film, complici i cinema chiusi fino a pochi giorni fa, ho dedicato poco tempo alla lettura, molte delle mie attività della mia routine del mattino sono saltate. Eppure è stato un mese fantastico. Ho provato emozioni che non provavo da mesi, complice il lockdown. Ho fatto nuove esperienze. Ho acquisito maggiore consapevolezza rispetto a una parte della mia sfera privata. Ho frequentato persone nuove e questo è un arricchimento in se, sempre. Superato il periodo di limitazione alla mobilità, ho ripreso una vita sociale ricca e appagante, sotto vari punti di vista. Ottima cosa.

Nonostante tutto ho ospitato una serata con amici a casa mia, ho cucinato per altri amici, ho continuato a cucinare cibo vegano, ho ripreso la palestra e lo yoga. Non credo di aver mai avuto uno stato di forma fisica migliore di quello attuale. Fisico asciutto, muscoli pochi ma tonici. A livello mentale ho attraversato un giorno no, a inizio mese e il resto è passato su livelli molto alti, altissimi. Meno media e più vita. Meglio non poteva andare.

Quando leggo poco, scrivo poco e questo mese non ho scritto praticamente nulla, salvo i post e le newsletter per cui mi sono impegnato. Ho cominciato anche un nuovo lavoro part time che mi occupa la mattina. A questo si è aggiunto un passatempo lavorativo che faccio fatica a definire, ma c’è, e ha portato anche dei ricavi, inaspettati.

Per la prima volta dopo 7 mesi, ormai, ho sentito il bisogno di tornare ad avere uno smartphone. Senza fretta, credo che tornerà ad averne uno, ma ad usarlo con parsimonia. Suggerimento per altro contenuto in minimalismo digitale di Cal Newport: audiolibri, podcast, musica e poche altre app di servizio, per mappe e note. Punto. Niente email, niente social web, niente messaggistica. Niente app che ti rendono schiavo.

I miei progetti web sono tutti, più o meno, in attesa. Difficile che prendano una svolta nelle prossime settimane. Un po’ per via della stagione che mi spinge a ridurre il tempo seduto alla scrivani di fronte allo schermo, un po’ perché in questo periodo la mia priorità numero uno è vivere il momento.