Coltivare una pluralità di fonti, che raccontano il mondo visto con occhi diversi, da latitudini diverse, è l’unico modo per aumentare la consapevolezza sugli effetti del digitali nella nostra società, positivi o negativi che siano.
A questo scopo rest of the world è una fonte informativa, di approfondimento, essenziale. Racconta di Tinder in Pakistan, di Telegram in Ucraina per il traffico di droga, dell’impatto del commercio elettronico in Africa.
Alcune di queste storie raccontano di come cambierà l’Italia di domani o di come altri paesi, che consideriamo poveri o pochi sviluppati, usino già il digitale in maniera più efficiente di quanto facciamo io e te.
Il sito è finanziato dalla figlia dell’ex presidente di Google. Il sito non sembra avere un’agenda, se non quella di raccontare il mondo con occhi diversi, senza problemi di far quadrare i conti, perché l’editore ha le spalle larghe e se lo può permettere.
Certamente da seguire.
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