-60 Un progetto di apprendimento

Ieri ho dedicato del tempo a classificare i miei libri digitali. Una collezione di oltre 6000 titoli che quest’anno sono molto cresciuti. Più di quanto sia riuscito a leggere, anche se ormai sono prossimo a 80 titoli letti. L’obiettivo di 100 non è lontano, ma non ce la farò. Poco male. Invece di contarli, ho pensato che è il momento di aggiungere ulteriore intenzionalità a ciò che leggo. Quest’anno ho letto molta narrativa, ben 44 titoli, compresi quelli iniziati e non portati a termine per un motivo o per un altro. Ho letto poco in inglese (meno del 20%) e meno della metà di libri non fiction.

Per il 2022, cominciando da novembre, voglio darmi delle nuove regole e studiare dei progetti di apprendimento, da portare avanti uno al mese, o quasi. Regole:

  • Privilegiare i titoli che sono stati pubblicati almeno 5 anni fa. Ciò significa attingere dai titoli pubblicati dal 2015 andando indietro. Vale il principio che se un libro pubblicato anni fa è ancora valido, il suo valore è n volte superiore a un libro nuovo o più recente che non ha ancora superato la prova del tempo;
  • Privilegiare la non fiction. Per anni ho letto molti più saggi che romanzi e negli ultimi anni ho invertito la rotta in modo netto. Si tratta di riequilibrare. La narrativa è utile per mille motivi, ma ho anche temi su cui mi voglio formare e aggiornare, ragion per cui la quota di non fiction deve per forza salire.
  • Privilegiare titoli non americani o anglosassoni. Vale soprattutto per la narrativa. Quest’anno la quota di narrativa anglosassone letta ha superato il 40%. Meno della metà, bene, ma una quota ancora troppo alta, considerando che la narrativa è un modo fantastico di viaggiare nel mondo. Credo che il mercato editoriale spinga molto sui titoli USA/UK, per ragioni varie, quindi c’è da applicare intenzionalità e resistere.
  • Privilegiare titoli scritti da donne. Su questo vado a periodi alterni. Se non ci penso, finisco per leggere quasi solo uomini, perché il mercato pubblica più uomini, forse a esclusione di alcuni generi letterari su cui le donne sono la totalità o quasi (romance, che non leggo).
  • Privilegiare libri scritti in inglese. Ho letto troppo poco in inglese. Mi sono un po’ seduto, per leggere libri insieme ad altri e poterli citare in italiano. Per comodità. Basta. Leggendo più non fiction posso riequilibrare questo dato. Idealmente potrei leggere quasi tutta la non fiction in inglese, quindi punto al 40% almeno.

Progetto di apprendimento

Lo spunto viene da un articolo che ho messo da parte tempo fa. Ci torno su nei prossimi giorni. Per ora ti basta sapere che intendo, mese per mese, scegliere un macro argomento tra quelli più importanti per sviluppare la mia conoscenza, personale e professionale, raccogliere i libri che ho sull’argomento e leggerli insieme. Almeno 2-3-4 titoli da leggere insieme, per una lettura che produca poi degli appunti su cui lavorare, in un modo o in un altro. Da applicare sul lavoro o nella quotidianità. Invece di leggere lo stesso numero di libri su argomenti diversi, andrò in verticale. Ogni mese un argomento, su cui fare il punto settimana dopo settimana. Ciò è anche coerente con le attività della mia community, Sapere Imparare, su cui andrò a documentare questo percorso.

La giornata incombe. Tempo di completare la mia routine del mattino, con meditazione ed esercizio fisico e mettermi in moto con i primi impegni della mattina.

2 risposte

  1. Io sto leggendo il mio settantottesimo libro e anche io ho sempre l’obiettivo 100: a volte lo supero a volte no; ho l’obiettivo dei dodici argomenti di apprendimento (non sempre raggiunto) ma non di abbassare i prodotti usa/uk che fanno parte, volere o no, della nostra cultura


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