-23 Le risposte semplificate

Tre settimane alla fine dell’anno. Un’altra decina di giorni di lavoro e poi pausa di relax, riflessione, pianificazione.

Le giornate sono fredde, in parte piovose. L’inverno è già iniziato. Il ciclo naturale mi porta a voler dormire prima, a dormire di più, ad avere meno energia ma non per questo mi sento frustrato o vivo male. Fare i conti con il proprio stato psicofisico e assecondare le esigenze del corpo è essenziale per sentirsi bene e vivere bene. Ogni stagione poi ha i suoi lati positivi e i suoi lati negativi. Il mito dell’estate è fuorviante. Per quanto me ne andrei tranquillamente in un mare tropicale, come ho fatto in passato e come potrei fare l’anno prossimo, pandemia permettendo.

La pandemia non è per niente dietro l’angolo. Aveva ragione chi immaginava che sarebbe durata anni. Il 2022 potrebbe portare nuove restrizioni, per tutti. Non mi stupirei se succedesse. Di certo è un problema complesso, che ha evidenziato come le persone capaci di accettare risposte complesse in un mondo difficile da comprendere siano sempre meno. La ricerca di certezze che evolutivamente portiamo in noi, manipolata ad arte, grazie anche ai social media basati sulla pubblicità profilata, ha l’effetto di spingere sempre più persone ad accontentarsi di risposte semplici e sbagliate, pur di avere una risposta facile. Trattandosi di qualcosa legato alla sfera emotiva irrazionale, il titolo di studio e l’istruzione non ha un’influenza vera sul problema. Preferiamo farci manipolare e sentirci bene che affrontare il disagio dato dall’incertezza e dalla complessità. Oggi è solo più evidente e drammatico di prima, ma non è niente di nuovo. C’è da prenderne atto e prendere le misure conseguenti.

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