-2 L’incertezza e il ritorno al viaggio

Manca poco più di un giorno alla fine dell’anno ed è il momento di fare un bilancio e guardare all’inizio del nuovo anno. Negli ultimi giorni mi sono concentrato a consultare e organizzare contenuti che avevo messo da parte e sono riuscito a organizzare quasi tutto il materiale. Mi restano alcuni workshop formativi che ho intenzione di seguire in un paio di spazi che vado a ritagliarmi nella mia agenda settimanale: non ha senso fare una maratona domani. Ho ridotto i link messi da parte e da organizzare/leggere a 5, da circa 140 una settimana fa. Un paio di settimane fa erano circa 250. I film scaricati ancora da vedere restano 8 più uno iniziato, ma a mia discolpa c’è il fatto che sono tornato al cinema dopo Natale e che la stagione mi spinge ad andare a dormire prima, quindi va bene così. Resta domani e dal pomeriggio alla sera potrei smarcarne un paio almeno.


Continua la sperimentazione di seguire una lezione di yoga e una lezione di HIIT prima di fare colazione. Ciò che ho notato è più energia, una riduzione della massa grassa a favore della massa magra e più appetito, oltre al fatto che arrivo alla sera positivamente stanco e pronto per addormentarmi. Ho ancora varie lezioni messe da parte da seguire, quindi non avrò neanche bisogno di cercarne di nuove per un po’, oltre al fatto che una insegnante australiana che segui ha pubblicato un calendario per il mese di gennaio con una lezione breve (da 15 a 30 minuti) per ogni giorno del mese. Lo stimolo non manca e sento già il beneficio di esercitare diversi muscoli tutti i giorni, a maggior ragione in un periodo come quello attuale in cui le condizioni meteo non favoriscono l’attività all’aria aperta.


Oggi 5 anni fa ragionavo di viaggi, ripromettendomi di viaggiare di più, facendo un bilancio (invidiabile!) dell’anno passato, il 2016. Il 20 dicembre del 2008 raccontavo invece della fantastica esperienza del primo viaggio in Thailandia, esperienza che ho poi ripetuto l’anno successivo. Lo descrivevo come il paradiso, non per niente.

A rileggere questi brevi contributi mi viene una voglia pazzesca di tornare a viaggiare. Poi leggo di 128.000 nuovi casi in Italia e dell’incremento del 50% dei casi globali di COVID-19 e l’entusiasmo viene meno. L’idea di dover gestire tamponi, quarantene, possibili isolamenti durante un viaggio in un paese con un sistema sanitario inferiore al nostro, mi fa passare in parte la voglia. C’è solo da sperare che nei prossimi mesi i vaccini si diffondano in maniera maggiore in tutto il mondo e che, tra le possibili varianti, ne emerga una equivalente all’influenza stagionale, così da rendere la positività qualcosa che non impedisce di viaggiare o quanto meno che abbassi molte delle barriere che oggi limitano i viaggi internazionali.

Qualcosa mi dice che nel 2022 tornerò a viaggiare oltre confine, fosse anche soltanto d’estate in Europa. Questo è il primo anno, forse dopo 15 anni consecutivi, in cui non ho varcato i confini nazionali. Bene non farne una malattia e accettare la realtà senza patemi d’animo. Bene anche cogliere le prime opportunità che si presenteranno per tornare a conoscere il mondo. Ho delle risorse che ho accantonato a questo scopo e non vedo l’ora di poterle utilizzare. Sarà bello tornare a organizzare un viaggio e tornare a sviluppare empatia e curiosità, al di là degli strumenti che si possono adottare a casa propria, nei limiti che la situazione attuale impone. Sono pronto a tirare fuori il bagaglio a mano e tornare a viaggiare.

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