Blu quasi trasparente

I neri hanno il membro così lungo da sembrare perfino sottile. Anche al massimo dell’erezione, quando Reiko lo piega è abbastanza flessibile. Durham è venuto all’improvviso con un tremito delle gambe, Reiko si è trovata il viso inondato di liquido vischioso, e tutti gli altri, che avevano assistito alla scena, sono scoppiati a ridere. Anche Reiko ride sbattendo gli occhi; mentre sta cercando un fazzolettino per pulirsi il viso, Saburo la afferra e la solleva con estrema facilità. La tiene in braccio, allargandole le cosce come quando si fa fare pipì a una bambina, e se la monta in grembo. Con la grande mano sinistra le regge la testa e con la destra le due caviglie unite, a far sì che il peso del corpo di Reiko gravi tutto sul suo sesso. Lei grida che le fa male, agita le mani cercando di liberarsi da Saburo, ma non arriva a toccarlo. A mano a mano diventa sempre più pallida in volto.

Saburo piega, allarga o allunga le gambe in modo da ottenere una frizione più energica sul suo membro, mentre intanto si appoggia al divano e, quasi distendendosi sulla schiena, inizia a far girare il corpo di lei prendendo le natiche come punto d’appoggio.

Al primo giro Reiko ha avuto un fremito per tutto il corpo, visibilmente in preda al panico. Spalanca gli occhi, si mette le mani sulle orecchie, urla come la protagonista di un film dell’orrore.

Saburo scoppia in una risata fragorosa, come il grido di battaglia di un indigeno africano.
«Piangi più forte!» dice in giapponese a Reiko, che ha la faccia stravolta e si graffia il petto, e fa girare il suo corpo a una velocità ancora maggiore. Anche Oscar, che stava succhiando i capezzoli a Moko, Durham, che si era messo un asciugamano bagnato sul cazzo già esausto, Jackson, che non si era ancora spogliato, e anche Bob, che stava sopra a Kei, tutti si sono messi a guardare Reiko che stava girando vorticosamente. «Oh Dio, è pazzesco!» esclamano Bob e Durham, e vanno a dare una mano a farla girare. Bob le prende le gambe, Durham la testa, e premendola con forza verso Saburo la fanno girare ancora più velocemente di prima. Saburo ride mostrando i denti bianchi, incrocia le mani dietro la nuca, tende il corpo e fa in modo di affondare ancor di più il suo membro. Reiko inizia a strillare come se le avessero dato fuoco. Si morde le dita, si tira i capelli, le sue lacrime volano in aria per la for-za centrifuga ancor prima di raggiungere le guance. Anche le nostre risate si fanno più fragorose. Kei fa volteggiare una fetta di bacon e se la mette in bocca bevendoci sopra del vino, Moko sta affondando le sue unghie rosse nell’enorme culo di Oscar, irto di peli setolosi.

Le dita dei piedi si contorcono e tremano vistosamente. Il sesso di Reiko, sottoposto a quella frizione violenta, va arrossandosi sempre più e riluce di un liquido vischioso. Saburo fa un respiro profondo, poi diminuisce la velocita di rotazione, e la adatta al ritmo di Orfeo negro che sta cantando Luis Bon Fa. Io abbasso il volume, e ci canto sopra. Kei, distesa bocconi sul tappeto, mi sta leccando le dita dei piedi, seguitando a ridere senza interruzione.
Reiko continua a piangere, mentre sul suo viso inizia a seccarsi lo sperma di Durham. Sulle dita le sono rimaste le impronte sanguinolente dei denti, di tanto in tanto emette dal fondo dello stomaco un rumore simile al ruggito di un leone.
«Aaah, sto per schizzarlo fuori tutto, toglietemi di dosso questa donna!» ha detto Saburo in giapponese, spingendo da parte Reiko. «Fuori dalle palle, brutta troia!» Reiko è caduta in avanti, quasi aggrappandosi alle gambe di Saburo. Il liquido zampillato verso l’alto è ricaduto sulla sua schiena e sulle sue gambe, e lì si è fermato, senza colare giù. Reiko ha un tremito improvviso al basso ventre e si piscia addosso. Kei, che si stava spalmando i capezzoli col miele, le infila un giornale sotto di corsa. «Aahhh, che figura!» fa Kei, dandole una pacca sul culo e ridendo sguaiatamente. Riprende a girare per la stanza contorcendosi, infilandosi in corpo dita, cazzi, lingue a suo piacimento.

Ryu Murakami – Blu quasi trasparente

Trovo Blu quasi trasparente nella lista dei 1001 libri da leggere prima di morire, poi ti capita tra le mani in formato audiolibro. Finisco così per dargli una possibilità.

Dal testo di cui sopra hai già capito che è un libro esplicito e non facile. Rappresenta una visione alternativa del Giappone degli anni ’70, tra droga e sesso. All’epoca non si usava il termine autofiction, ma a quanto ho letto, di questo si tratta. L’autore, Ryu Murakami, ne ha anche tratto un film ed è famoso per un altro film: Tokyo decadence.

Certo è un libro che ti resta impresso, se non altro perché non trovi descrizioni così crude ed esplicite in quasi nessun libro. Non ti consiglio l’audiolibro perché chi legge non mi è piaciuto.

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