Partire è un po’ morire

Mi trovo nuovamente alla vigilia di un lungo viaggio (>7 giorni), il terzo nell’arco di poco più di un mese. Sto riprendendo l’abitudine e la pratica a preparare il bagaglio (sono tornato ad arrotolare le magliette per farcene stare di più!). Controllare i biglietti, gli orari di treni/aerei, tutto diventa più fluido e più rilassato. No, non ho ancora finito di fare tutto ciò che dovrei prima di partire – pagato le tasse di metà giugno, rinnovato le polizze RCAuto di famiglia in scadenza – ma porto con me il computer e avrò modo di svolgere qualche piccola attività semi lavorativa anche in viaggio.

Una pratica che è tornata essere un rituale, soprattutto con brevi intervalli di tempo tra un viaggio e l’altro, è la programmazione degli acquisti alimentari e l’evitare qualsiasi spreco, riducendo anche le scorte nella dispensa. Domani, quando chiuderò casa, spegnerò anche la corrente elettrica e di conseguenza il frigo, lasciando ai miei quelle poche cose rimaste aperte. Altro rituale è lasciare tutto pulito e in ordine, quasi dovessi lasciare casa per un tempo indefinito o non dovessi tornare. Mi piace l’idea di ridurre al minimo le incombenze di chi viene dopo di me, nel caso veramente non dovessi tornare. Non preoccuparti: non ho paura di morire, né ho in calendario attività pericolose. Nella vita però non si può mai sapere. Nel dubbio, meglio pensarci prima e facilitare il compito a chi resta.


I viaggi estivi (o invernali al caldo) sono i miei preferiti per varie ragioni. Una di queste è che preparare il bagaglio, viaggiando solo con un bagaglio a mano, è facile. Il mio guardaroba, non credo sia un caso, comprende più capi estivi che invernali: non credo di essere mai andato in vacanza in una destinazione fredda in inverno, se non forse per un numero estremamente limitato di giorni. Mi piace viaggiare leggero e andare al mare, senza grande vita mondana in programma, comporta l’uso di veramente poche cose, anzi. Spesso finisco per tornare e non aver neanche usato tutto ciò che ho messo in valigia e sono certo che anche questa volta andrà così. Amen.

Se il roaming mi assiste e ne avrò voglia, ti manderò una cartolina digitale.

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