Niente di nuovo. Il Financial Times è un gran giornale. In viaggio finisco spesso per trovare articoli che mi stimolano ulteriormente a viaggiare. Sarà l’assenza di routine, il cambio di scenario, l’assenza degli impegni quotidiani, l’avere ancora più tempo per me: non so quale sia la causa. Il risultato è che finisco per trovare e leggere articoli come quello che segue.
Se hai accesso al sito del FT – aggirare il paywall è abbastanza facile – il link è questo:
https://www.ft.com/content/996525cc-baf7-440e-b17d-47f563548574
L’articolo prende spunto da un libro fotografico che racconta un giro del mondo in 77 treni e 77 giorni svolto nel 2019. Viaggiare nel 2019 non è come viaggiare nel 2022 e probabilmente non lo sarà ancora per molto a lungo. Nel 2019 non dovevi preoccuparti delle restrizioni alle frontiere per via della pandemia, non c’erano i problemi di oggi con la mancanza di persone nel sistema globale del trasporto aereo e si davano per scontate tante cose, come le frontiere aperte. La guerra Russia-Ucraina, che non ha niente a che fare col COVID-19, dimostra che ciò che ieri era aperto non è detto continui a esserlo a tempo indeterminato. Ultima considerazione un po’ ingenua, considerando che di guerre nel mondo ce ne sono tante e che quel che vale per la Russia e l’Ucraina valeva e vale per tante altre situazioni, da che mondo è mondo.
Posso dire che, con qualche interrogativo personale sul ruolo del trasporto aereo sulla mia impronta ecologica, pensavo e continuo a pensare che per viaggiare (e non solo) vale il carpe diem. Lo puoi fare adesso? Hai le risorse? Hai il tempo? Hai la salute? Vuoi farlo? Fallo! Non c’è da attendere la pensione (follia!) o quando avrai più stabilita finanziaria o quando si allineeranno vari pianeti. Un brutto giorno scoppia una guerra, un altro viene meno la salute dei tuoi cari, un altro ancora avrai delle responsabilità verso terzi, oppure la tua salute non sarà al livello ottimale attuale. Non dare per scontato che la vita migliori o che le condizioni favorevoli attuali rimangano tali a tempo indeterminato. Cogli l’attimo!
Niente di nuovo. Spesso comincio a pianificare un nuovo viaggio proprio mentre sto viaggiando. Ieri, incapace di dormire, causa musica dal vivo fino alle 5 del mattino nel ristorante a 50 metri dalla mia stanza, ho cominciato a fare qualche ricerca su dove potrei andare a settembre, considerando che la bassa stagione va sfruttata per quel che può dare e, per molti versi, viaggiare in alcuni paesi costa meno che vivere a casa propria in Italia.
Mete indagate: Praga, Budapest, Georgia, Durazzo, Sofia. Oltre l’estate si intravede il Giappone e poi il nuovo hub WIzz Air ad Abu Dhabi, con voli su Sri Lanka, Oman, Bahrain, potrebbe dare qualche soddisfazione verso la fine dell’anno, sempre che il COVID-19 non ci metta lo zampino.
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