La settimana 26/2022

Con un giorno di ritardo vengo a documentare la prima settimana dal rientro dalla Grecia. Una settimana in cui, lo dico subito, non sono riuscito a combinare granché, sul piano del rientro alla routine, in senso del benessere e in senso lavorativo. È esplosa la vita sociale su scala locale, con nuove conoscenze. Ne sono felice. Urge un riallineamento, ma cos’è la vita se non un equilibrio dinamico in continuo movimento? Ultima settimana del primo semestre, tra l’altro, per cui sarebbe necessario un bilancio di metà anno. Invece di pensare a queste cose, ieri, domenica, me ne sono andato al mare. Oggi vedrò di tirare le fila di ciò che è rimasto indietro e sono convinto che un giorno non sarà sufficiente, ma con calma e pazienza tutto si risolve, o quasi.

Vita sociale

Come per l’estate del 2020, mi ritrovo a soffrire dello stesso problema: una vita sociale molto intensa. Troppo intensa? Non mi permetto di arrivare a tanto, per rispetto di chi soffre di solitudine. In ogni caso se passi tanto tempo in relazioni sociali, a scapito di sonno e di altre attività, lavoro incluso, poi salta l’equilibrio e non va bene. Eccessi di cose che ti fanno bene sono comunque eccessi.

Amici incontrati (online): 12 (2).

Vita intellettuale

Un film a casa, MEN di Alex Garland, e un film al cinema, Elvis, di nuovo. Pochi, ma buoni. MEN non è per tutti, ma è ricco di spunti. Elvis… è Elvis. Non un capolavoro, ma grande intrattenimento.

Libri. Ho letto poco o niente. Ho aggiunto vari libri alla mia antibiblioteca, ma non ho letto. Il perché lo ritrovi nel punto precedente.

Salute

Il caldo. Temo sarà un termine ricorrente nelle prossime settimane fino a settembre. Non ho aria condizionata a casa e intendo resistere fino all’ultimo giorno. Più per una questione di costi, per una questione di emissioni. Devo già fare i conti con le emissioni dei miei voli e non voglio aggiungere altro, anche soffrendo un po’. Non ho dormito granché bene questa settimana, anche perché la vita sociale ha preso il sopravvento, con chiusura della giornata spesso oltre mezzanotte. Sonnellini ristoratori hanno bilanciato solo in parte. C’è da fare i conti con un calo della produttività e accettarlo.

Ho ripreso a cucinare da me, con qualche uscita fuori. Sono sceso dal picco del peso misurato al rientro, ma ho ancora da lavorarci su, come ovvio. Il fatto che non abbia investito tempo in attività fisica contribuisce ad allontanare il risultato. Ce la posso fare.

Lo stato di salute è comunque buono. Un paio di giorni con poca energia, probabilmente per il sonno insufficiente e per l’alta umidità, ma sono ancora qui. La media è comunque più che dignitosa. Non servono interventi drastici o urgenti, non ancora almeno. Vediamo cosa riservano i prossimi giorni, ma già stamattina mi sento bene.

Lavoro

Ho trascurato le mie attività online, per quanto poi alla fine abbia portato a termine due eventi online e anche una chiacchierata di lavoro. Niente non è. Posso comunque fare meglio.

Il confronto con l’anno scorso è in calo, ma l’anno scorso non ero andato da nessuna parte e la routine, per quanto pesante in alcuni momenti, mi aiutava a restare in carreggiata. Ci vuole pazienza.

Finanza personale & Ricavi

Il side job ha generato ricavi più che dignitosi, senza particolare investimento. Perfetto per il periodo e soprattutto per le mie necessità limitate. Sono più che sereno, nonostante l’inflazione, gli scenari politici nazionali, la guerra e altre incertezze all’orizzonte.


Con questa settimana siamo a metà dell’anno. Dove sono arrivato? Avrei bisogno di riprendermi tutti i bilanci settimanali per farmi un’idea che non sia a sensazione. Non ho voglia di farlo in questo momento, quindi vado a sensazione. Lo stato psicofisico si è tenuto su livelli medio-alti, tendente all’alto. Certamente è stato un crescendo, con maggio e giugno in viaggio. Ho investito meno di quanto auspicato in crescita personale e sviluppo dei miei progetti online, vero. Ho mantenuto allo stesso tempo relazioni sociali di qualità – sempre meno, ma di livello più alto – e coltivato la mia vita intellettuale, senza trascurare la salute e la forma fisica. Non ho intaccato il mio tesoretto e questo mi fa ben sperare per eventuali tempi bui all’orizzonte, se si dovessero concretizzare. Occuparsene è meglio di preoccuparsene.

Bilancio positivo, più che positivo, anche se in alcuni ambiti posso riconoscere di aver tirato a campare, fortunato di potermelo permettere. Un equilibrio precario, di cui sono consapevole. Le perturbazioni, prevedibili e imprevedibili, possono minacciarlo in qualsiasi momento. Mi godo la pace e l’equilibrio e se verrà perturbato, me ne occuperò. Le difficoltà si affrontano quando si presentano, preparati per quel che ci si può preparare, più come atteggiamento mentale che altro.

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