Seguire una serie TV di qualità, cosa che faccio in maniera molto filtrata e selezionata, è fonte di arricchimento. Se la scrittura è a un alto livello, più la serie si sviluppa, più aumentano le occasioni di rimandi e riferimento che diventano un gioco con lo spettatore più attento. Questo è il caso dell’episodio 4 della quarta stagione (S4E4) di Westworld, serie con un seguito non molto vasto in Italia. Peccato.
Durante la quarta puntata in questione, due personaggi storici della serie si incontrano di nuovo, in un momento futuro in cui, data la natura della serie, gli attori sono gli stessi ma chi li guida dall’interno potrebbe essere un altro personaggio. Al di là di questo aspetto, ciò che trovo meritevole di attenzione è il dialogo che i due personaggi svolgono nell’arco del loro primo appuntamento. Non si conoscono, eppure, sembra che si conoscono da una vita. E se lo dicono. Ciò potrebbe succedere tra due persone che si piacciono a prima vista e che se lo dicono in un primo appuntamento. In questa situazione il tutto assume un significato aggiuntivo, per le ragioni di cui sopra.
La raffinatezza del dialogo è tale che ogni cosa che viene detta è normale e naturale a un primo appuntamento tra sconosciuti e allo stesso tempo, per chi ha seguito e ricorda altri momenti della serie, ha un secondo significato. Non per niente la scena comincia con Teddy che raccoglie il rossetto di Christina/Dolores, quando nella prima puntata della prima stagione di Westworld, nel Far West, lo stesso Teddy raccoglie un barattolo caduto dalla busta della spesa di Dolores. Nel farlo, la prima e la seconda volta, usa le stesse parole. Non per nulla.
La naturalezza con cui la scena viene recitata e la musica composta esattamente per la scena aggiungono un ulteriore elemento di verosimiglianza e di emozione alla scena stessa: ogni volta che la rivedo, a un certo punto sento un brivido sulla schiena. Non so quante volte ho rivisto la scena e non sono l’unico ad averla notata, considerando che c’è chi l’ha estratta e chi ne parla nelle sintesi della puntata sui siti specializzati. Se te la sei persa, te la propongo, finché HBO non la farà rimuovere, con il testo dei sottotitoli per chi vuole solo leggere il dialogo.
In letteralmente 3 minuti di conversazione Teddy fa una semplice ma profonda considerazione sul proprio lavoro precedente, che potrebbe valere per molti di noi, e un’altra battuta sulla realtà, spesso incredibile, e l’esperienza personale più vera, che altro non è che una storia che ci raccontiamo, per niente vera. Se non è alta qualità di scrittura questa, non so cosa possa esserlo.
Il potere delle storie, in questo caso, raccontate in televisione.
- So, Christina…
- tell me about yourself.
- There’s not much to tell.
- Well, now I know
- you’re either extremely modest
- or extremely private.
- Well, we just met.
- You don’t know anything about me.
- I feel like I’ve known you lifetimes.
- And now I know that you’re
- extremely cheesy. (CHUCKLES)
- (CHUCKLES)
- Uh, well, perhaps you
- could write me a better line.
- What’s that supposed to mean?
- Well, you’re a writer, right?
- How do you know that?
- TEDDY: From your roommate.
- She says you’re very dedicated
- to your work.
- I understand. I used to live like that.
- Every day, you wake up,
- you do your job, you go home.
- Rinse and repeat.
- Like a…
- like a train circling
- the smallest track.
- What kind of work were you in?
- If I told you, you wouldn’t believe me.
- Try me.
- Um, I was…
- something of a bounty hunter
- with a heart of gold.
- You’re right.
- I don’t believe you. (LAUGHS)
- (CHUCKLES) Well, that’s the
- thing about this world, you know?
- Some of the most unbelievable
- things turn out to be true.
- And the things that feel
- the most real…
- are nothing but stories
- that we tell ourselves.
- Have we met before? (CHUCKLES)
- Uh, there’s just something
- about you that’s…
- very familiar.
- Now who’s the one using
- the cheesy pickup lines?
- I… (LAUGHS) Sorry, I didn’t mean to…
- No, no, you…
- You want to hit on me,
- I’m okay with that,
- I mean, I figure it’s your turn.
- I wasn’t hitting on you. (CHUCKLES)
- No?
- Shame.
- (SIGHS)
- In that case, how about a toast?
- To you and your path.
- Wherever it leads.
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