Mercoledì 15 Febbraio 2023

Citazione

Non credere alle cose che non avverranno mai è l’inizio della saggezza, non della disillusione.

Simone Perotti – Avanti tutta

Benessere

Il cielo ha una sfumatura indaco tendente all’azzurro. Non faccio una foto per non prendere in mano il telefono quando non sono ancora le 8. La giornata promette bene. Oggi eguaglio la striscia positiva di sessioni di meditazione, le ultime dedicate alla compassione, pari a 20 giorni consecutivi. Stessa cosa per lo yoga. Oggi recupero la lezione lunga #19 dopo aver invertito ieri con la lezione #20. Grande risultato!


Media

Oggi nessuna segnalazione di articoli o altri media. Mi permetto invece una riflessione.

Ieri sera, invece di guardare un film o leggere un libro, mi sono messo a sistemare le mie note, cosa che ho cominciato a fare in modo più o meno sistematico nelle ultime settimane. Ho rimesso in ordine il sistema con cui gestisco i progetti e ieri ho, più o meno, finito di organizzare l’equivalente sistema per gestire gli affari personali correnti – finanza, banca, bollette, tasse, salute, famiglia, apprendimento personale – semplificando il tutto. Ho finito per rivedere i contenuti che avevo taggato come da vedere e mi sono ricordato di materiali messi da parte in giornate di buona, che poi sono rimaste lì. Video da YouTube su argomenti d’attualità, cortometraggi da Mubi, a cui non sono più abbonato, corsi online che non farò mai. In molti casi ho tolto il tag e ho mantenuti i riferimenti e i metadati. Avere un’applicazione con cui organizzare i pensieri, le cose da fare, tracciando cosa faccio e ciò che scrivo, cosa leggo, cosa vedo e cosa vorrei consumare, mi permette di fare riflessioni che altrimenti non potrei fare.

La sintesi della riflessione, per niente nuova, è che passo (passiamo?) tanto tempo, troppo tempo, distratti da fonti (più o meno selezionate) che ci propongono contenuti – newsletter, canali YouTube, blog – lasciando molto meno tempo al consumo degli stessi contenuti segnalati, che finiscono per accumularsi inesorabilmente. Una formichina che passa il suo tempo a mettere da parte una quantità di cibo enormemente sproporzionata rispetto alla sua necessità, prima ancora che della sua capacità di mangiare. Non abbiamo bisogno di questo mare magnum di informazioni. Me ne sono ulteriormente reso conto con la manna di giornali e riviste, nazionali e internazionali, piratate su telegram e accessibili con un tap o con un click. Puoi leggere quasi tutto quello che vuoi, ma ne ho veramente bisogno? La risposta è un netto no. Sì, in certi momenti è positivo alimentare la serendipity, esporsi a mondi nuovi, allargare gli orizzonti, ma non a scapito della gestione ordinaria dei progetti prioritari e degli obiettivi a lungo termine.

Un tempo avrei detto che la questione è filtrare, filtrare, filtrare. Oggi aggiungo ridurre, ridurre, ridurre. Filtrare sia nel senso di selezione, sia nel senso di riduzione. Inutile seguire 10 fonti quotidiane che ti segnalano un articolo a testa, se poi di questi articoli hai tempo di leggerne uno soltanto. Meglio seguire 5 fonti e leggere due articoli segnalati. Questo è il mio faro guida per quest’anno. Arrivare a un equilibrio (variabile) in cui le fonti che seguo mi lasciano tempo per a) non accumulare articoli non letti e b) dedicare più tempo ai libri. Vedremo come va.


Oggi c’è in chiusura di serata la possibilità di andare a vedere Il barbiere di Siviglia in diretta dalla Royal Opera House di Londra. Vado o non vado?

Nel frattempo l’orizzonte diventa più luminoso ed è venuto il momento di dedicarmi alla mia ora di benessere. Chissà perché, da quando faccio yoga tutti i giorni, il dolore cervicale che mi perseguita in questa parte dell’anno non si è più manifestato…

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