Se abbiamo una certa età e una certa esperienza, probabile che abbiamo sperimentato negli anni alcuni cambiamenti. In qualche caso si sono consolidati, in altri no. Siamo andati bene per un buon periodo, magari a intermittenza, poi siamo stati distratti da altro e abbiamo perso la nuova buona abitudine. Succede. Succede a tutti. Si chiama dimenticanza. Non c’è da battersi il petto, né da frustrarsi. Si tratta di aggirare la dimenticanza con la pianificazione.
Ho scritto di questo e di altro in un lungo articolo sull’arte di cambiare che ti consiglio di leggere integralmente.
In realtà volevo citare la dimenticanza in relazione allo yoga. Nel 2019 scrivevo che la miglior cosa che potessi fare nel 2019 era cominciare a fare yoga. Con la pandemia le lezioni sono state sospese, poi sono riprese, poi sono state sospese. Alla fine sono riprese, ma mi sono stancato io. Lo yoga è rimasta una pratica positiva, solo che mi sono detto di non avere il tempo per seguire le lezioni e che online, ok, ma non è stimolante. Tutto ciò fino a 21 giorni fa.
Complice un canale a cui mi ero iscritto durante la pandemia, per sperimentare lo yoga da casa, ho colto l’occasione del nuovo inizio – altro fenomeno di cui avvantaggiarti descritto nell’articolo – e ho iniziato la sfida di svolgere 30 lezioni di yoga in 30 giorni. Ho iniziato venerdì 27 Gennaio, appena ripreso da qualche giorno di raffreddamento. Da quel giorno, tutte le mattine, appena il sole sta per sorgere sistemo il mio tappetino e avvio la lezione. Tutti i giorni poi lo scrivo su questo blog, come responsabilizzazione pubblica sul mio impegno.
La striscia positiva, la catena da non interrompere, è un altro stratagemma mentale per darsi forza quando una mattina ho poco tempo o poca voglia o meno energia. Il mio sistema di gestione della conoscenza ha aggiunto una funzione per tracciare le strisce positive e oggi ne ho subito approfittato per sistemare un po’ di dati. Questo è il risultato:
Le nuove abitudini che voglio consolidare sono pasti senza schermi e bagno senza telefono. Dopo una settimana consecutiva senza, direi che posso continuare e ce la posso fare.
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