Domenica 19 Febbraio 2023

For one thing, the medieval mind tended to see sex as something that one person did to another, rather than an activity in which both partners were equally engaged. There was a strong tendency to emphasize active (implicitly male) and passive (female) roles, and to assume that one of each was involved in each act of intercourse. While this did not necessarily mean that medieval women were expected to simply lie back and think of England, it was considered significant that men did the penetrating, and women were penetrated. This way of thinking held true even in discussions of same-sex acts, so that one man would be considered passive and the other active. Female-female acts were only really considered as sex if one woman used an object to penetrate the other

The fires of lust – Katherine Harvey

Benessere

Riflettevo ieri sulla capacità di unire vari cambiamenti in un breve lasso di tempo. Cambiamenti che ho rifuggito per un tempo indefinito. La regolarità e la routine credo facciano la differenza. La sfida sarà mantenere i cambiamenti durante e dopo la perturbazione da viaggio. Primo test il prossimo weekend con la visita ad amici. Tre notti fuori in cui avrò modo di vedere se le nuove abitudini sono già così consolidate da resistere e restare. Sono fiducioso, anche perché parto da un livello di motivazione molto elevato, anche per i miei standard.

Tornando a oggi, nuova lezione di yoga e nuova meditazione in arrivo. La lezione di un’ora di ieri è stata un toccasana, utile, divertente, stimolante come le lezioni lunghe che facevo in presenza con il mio maestro di yoga. Da quanto non trovavo un’ora intera per fare yoga? Probabilmente da giugno del 2021! Altra nota a margine, ho la sensazione fisica che alcuni allungamenti cominciano a essere più facili: dimostrazione che, per raggiungere risultati, ci vuole impegno, costanza e perseveranza, ma i risultati alla fine arrivano. La strada da compiere è lunghissima, ma l’unica cosa che serve è la pratica.


Libri

Tempo sottratto alle notizie usato a favore dell’indagine della mia immensa antibiblioteca. Ieri ho contato oltre 10.000 titoli, più un altro migliaio letti e alcune centinaie messi da parte, ma che potrei cancellare per mancanza di interesse.

The Fires of Lust: Sex in the Middle Ages è un libro sul sesso nel medioevo che promette molto bene. Ho letto l’introduzione e ne ho sottolineato già alcuni passaggi, vedi sopra.

A riconferma che potrei smettere di leggere recensioni ed essere informato sulle novità librarie e avere comunque centinaia se non migliaia di ottimi titoli da leggere senza avere bisogno di altro. La prossima sfida, a cui non sono ancora pronto, è smettere di controllare le novità librarie (e scaricarle).


Film

Sta nella Top 10 dei critici interpellati da Sight & Sound alla fine dell’anno scorso e ci sta per un motivo ben valido: è un gioiello. Sto parlando di Man with a Movie Camera, film d’avanguardia per essere stato girato nel 1929.

Man with a Movie Camera is famous for the range of cinematic techniques Vertov invented, employed or developed, such as multiple exposurefast motionslow motionfreeze framesmatch cutsjump cutssplit screensDutch angles, extreme close-upstracking shots, reversed footage, stop motion animations and self-reflexive visuals (at one point it features a split-screen tracking shot; the sides have opposite Dutch angles).

Wikipedia

Un’ora di documentazione, montata superbamente, sulla vita quotidiana in quel periodo nell’Unione Sovietica: una nascita, un funerale, un uomo ferito portato all’ospedale, gente che va al lavoro, gente che lavora, gente che si sposta, treni, tram, carrozze a cavallo, bambini e ragazze che dormono sulle panchine, lavoro in miniera, palazzi, cieli. L’uomo con la camera è spesso sulla scena in una meta ripresa, la camera che riprende l’uomo con la camera. C’è anche una parte in cui si parte dall’immagine e si illustra l’immagine in movimento, il film. Per l’epoca immagino sia stato accolto con meraviglia. Contribuisce al mio giudizio positivo la musica, perfettamente in sincrono, di Michael Nyman creata forse per l’edizione Bluray da cui è tratta la versione che ho visto io.


Media

Nota a margine, ho avviato una riduzione dei canali YouTube a cui nel tempo mi sono iscritto. Ne ho rimossi diversi sulla cinematografia e sul cinema, perché di fatto erano un approfondimento su qualcosa di cui non avevo e non ho bisogno. Un passatempo. Meglio dedicare quel tempo a vedere film o, se si tratta di una pausa, a concentrarmi su ciò che sto facendo (mangiare, di solito). Una virata forte sulla mindfulness, perché di questo si tratta. Meno tentazioni ho su YouTube, più sono concentrato sui video utili – yoga, salute mentale, HIIT – e meglio è. Oltre ai 3 principali, me ne restano una manciata che lascio lì per ora. Tentazione di vedere le ultime novità pubblicate: zero. Per fortuna il morbo di YouTube non ha mai attecchito sul mio organismo.

Tra le mie playlist preferite, che andranno viste o cancellate, c’è un corso universitario di critica cinematografica in 23 lezioni che prima o poi vedrò. Potrebbe diventare la valida alternativa alla tentazione di vedere le migliori nuove serie TV, da cui mi voglio completamente sganciare, anzi. Se mi dessi l’obiettivo di vedere i 100 migliori film di sempre, oltre a quelli che ho già visto (circa 1/3)? Impegnativo, ma alla mia portata. Visto che c’ero, ho anche eliminato 3 film dalla mia coda di visione, riducendola a 6. In 50 giorni dall’inizio dell’anno ne ho aggiunti solo 2. Il consumo più consapevole sta dando i suoi frutti. Meno tempo a informarmi sulle novità e più tempo per ciò che vale di più. Vale anche per le passioni e per il cinema. Il consumo eccessivo, anche se di qualità, è comunque eccessivo. Eccessivo rispetto agli standard personali che mi sono dato. Ovvio.


Questo esercizio di documentazione e di condivisione, fatto ogni giorno, mi diverte per la varietà della mia vita intellettuale, che si manifesta qui. Ora mi do una virtuale pacca sulle spalle e via con le attività senza schermo della mattina.

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