Domenica 5 Marzo 2023

Quanto è bello alzarsi presto di domenica mattina, trovare il sole già splendente, scrivere nel silenzio generale quando tutti (o quasi) dormono? Lo trovo fantastico. Domenica più che in altri giorni.


Citazione

Adequate, brain-boosting movement includes a combination of purposeful aerobic cardio work (e.g., swimming, cycling, jogging, group cardio classes, playing tennis or pickleball); strength training (free weights, resistance bands, gym machines, mat Pilates, lunges, squats); and routines that promote flexibility, and coordination and balance (stretching, yoga).

12 Weeks to a Sharper You: A Guided Program

Benessere

Sto decisamente meglio. Non ancora in forma, ma sulla strada del recupero. Respiro quasi normalmente e le linee di febbre sono un lontano ricordo. Il sole splende, anche se le temperature restano su valori da fine inverno (ci sta!).

La meditazione continua a concentrarsi sul sé e il rapporto con il mondo esterno, nella sessione di oggi.

Ho iniziato a sfogliare un libro di un neurochirurgo americano Sanjay Gupta su ciò che è necessario fare per mantenere un cervello giovane e funzionale a tutte le età. Gli spunti non mancano. Non so ancora se consigliartelo, perché sono all’inizio, ma qualche idea da applicare mi è già venuta: alternare la camminata veloce, lo yoga e un esercizio fisico più intenso, anche con qualche peso.

Lo stesso autore ha un libro tradotto in italiano, che tratta lo stesso argomento del secondo:

Sempre a proposito di benessere ho dato un’occhiata a La rivoluzione del glucosio, altro libro che ci mette in guardia contro i pericoli della glicemia e dei picchi di glucosio, influenzati da ciò che mangiamo e dalle nostre abitudini. Seppur il libro cominci con certi aneddoti personali e conclusioni sperimentali ma non scientificamente validate, in quanto personali, credo che contenga qualche informazione di carattere generale sul glucosio e sulla glicemia che vale la pena rinfrescare e filtrare rispetto agli altri concetti. Mente aperta, spirito critico attivo e credo di estrarre qualcosa di buono anche da questo libro, seppur non mi senta al momento di consigliarlo.


Media

Quando sei immerso tutta la giornata nei libri che hai letto e in quelli che stai leggendo, che bisogno c’è di leggere giornali e riviste per avere nuovi spunti e nuove idee? Le nuove idee possono nascere dai libri che ho già letto e che posso rielaborare. Nuovi punti possono venire dai libri che ho già filtrato e che attendono di essere valutati. Con questi presupposti è evidente che il vantaggio di mettermi a scaricare e poi a sfogliare FT Weekend, The Economist, Robinson, Tuttolibri, La Lettura è nullo. Non ho bisogno di conoscere nuovi libri da leggere o nuovi contenuti da consumare, quando ho già materiale su cui ragionare e materiale su cui esplorare.

Se hai un minimo di vita intellettuale, probabilmente hai una di queste cose:

  • uno scaffale di libri che hai comprato da giorni/mesi/settimane/anni e che non hai ancora ripreso in mano;
  • una pila di riviste a cui sei abbonato (o di file PDF scaricati sul tuo computer/tablet) che hai sì e no sfogliato e non hai letto;
  • una riserva di link/articoli/video messi da parte su Pocket/Instapaper/YouTube, forse anche di diverse centinaia o migliaia, che hai messo da parte per motivi diversi e che restano lì, per tempi migliori;

Eppure, nonostante questo, sei più attratto dalle fonti che si consigliano nuovi link/articoli/video/libri/riviste che dal riprendere ciò che hai già da parte. Ci hai mai pensato? Non credi sia il momento di interrogarti sul perché ti comporti così, prima ancora che sul cambiare comportamento? Non è un divertente spreco di energia accumulare e filtrare riferimenti che poi non metti a frutto?

Da parte mia sono arrivato alla conclusione che non ho bisogno né di riviste, né di giornali, né di altre fonti informative, almeno finché sono stimolato dalla esplorazione attiva della mia antibiblioteca e dall’elaborazione attiva di ciò che ho già letto e sottolineato. Quindi niente sabato mattina a leggere materiale che segnala altro materiale. Non ne ho bisogno. Non in questo periodo almeno.


Libri

Ieri mi sono sbizzarrito a fare qualcosa che potrei fare sempre e non faccio mai: lavorare sugli appunti dei libri che ho letto. I frammenti hanno superato quota 11.000 da un parco di libri annotati superiore a 800. Ieri ne ho processati una decina e qualcun altro è in lavorazione. Un lavoro ben più appagante dell’inseguire l’ultima notizia, l’ultimo aggiornamento, l’ultima novità online, ma più faticoso. Le schede dei libri vanno compilate in alcuni campi ricercabili, i passaggi sottolineati vanno riletti, evidenziati e da questi vanno estratte le ulteriori sintesi che danno vita alle idee. Per alcuni libri è facile: i passaggi sottolineati sono pochissimi; per altri è un lavoro lungo e faticoso, per quanto remunerativo. Ciò che rielaboro me lo ricordo anche a distanza di tempo. Già questo vale l’esercizio, oltre al fatto che le idee sviluppano nuove idee e che quanto rielaborato può essere riutilizzato in altri scritti

Mi tornano in mente alcuni cari amici, lettori forti, che leggono solo su carta e non sottolineano niente di ciò che leggono. Poi, chissà perché, non si ricordano neanche quello che hanno letto due settimane prima. Certo, non scrivono, non rielaborano, non metabolizzano ciò che leggono. Non che sottolineare serva a qualcosa, senza riprendere quei passaggi, riscriverli e farci qualcosa. Una occasione mancata.

Un’idea che mi sono fatto – vale per i libri come per il cinema – è che di intellettuali e di cinefili ce ne sono veramente pochi. Basta vedere gli incassi dei cinema per determinati film o di quanto ascolto facciano quando passano in televisione. Per i libri è ancora più sottile, perché la produzione (e il catalogo) è ancora più vasta e articolata che certi libri non emergono proprio, se non in qualche remota recensione che è già tanto se qualcuno legge, al posto del libro. D’altra parte però certi programmi televisivi fanno il pieno d’ascolto, così come certi siti internet, così come certe serie TV. Internet non ha portato alla conoscenza diffusa, come qualcuno auspicava o prevedeva: semplicemente distribuisce lo stesso intrattenimento di massa di prima con altri mezzi e, in qualche caso, con altri volti. Punto. Solo un ingenuo oggi si stupisce di tutto ciò.


Film

Marcel the shell è un gioiellino di film. Per tutte le età. Semplice, essenziale, divertente, giocoso. Quel che significa dare spazio a storie originali e non all’ennesimo sequel, franchise, cinefumetto. Il gusto generale si è così assuefatto ormai che l’originalità purtroppo viene riconosciuta e valorizzata da pochi. Peggio per gli altri.


Parola

Kegemteraan

l’allegria dell’inciampare. Sentimento simultaneo di piacere e sconforto quando sai di aver fatto qualcosa che non avresti dovuto.

3 risposte

  1. Avatar Eleonora
    Eleonora

    Ciao Luca,
    mi fa piacere leggere che ti stai riprendendo. Anch’io mi sto finalmente ripigliando da una settimana contraddistinta da ascesso, febbre e tosse X-(

    Ne approfitto per esprimerti pubblicamente quanto mi faccia piacere leggere i tuoi aggiornamenti quotidiani, sono di grande ispirazione e motivazione per me anche se, purtroppo, non ho la tua stessa auto-disciplina: troppo spesso mi ritrovo a scrollare contenuti su Instagram, intrappolata in questo circolo vizioso di reel, storie e video, e a controllare i titoli dei quotidiani online che non contribuiscono a nulla. Hai qualche consiglio a proposito? E’ tutta questione di forza di volontà secondo te?

    Un’ultimissima domanda: dove recuperi tutti i titoli che leggi? Amazon?

    Grazie,
    Eleonora

  2. Cara Eleonora,

    credo tutta parta dalla motivazione e dall’analisi di sé.

    Motivazione: se ti fai guidare dal vantaggio a lungo termine delle tue azioni e dal tuo benessere, hai la risposta alla maggior parte delle domande. No, non hai bisogno dei giornali e non hai bisogni di Instagram e veniamo alla seconda questione.

    Analisi di sé. Perché senti il bisogno di aprire Instagram e scorrere contenuti. Ciò che fai ti annoia? Sei preoccupata di sbagliare e rimandi una determinata attività? Ci sono emozioni negative che vuoi scacciare con qualche attività senza pensieri? Se pensi al problema a cui Instagram genera una risposta di gratificazione immediata, sai su cosa concentrarti e sai anche qual è l’innesco che ti spinge su Instagram. Se riconosci l’innesco sei in grado di fermarti e convogliare le tue energie su altro

    Sui titoli: trovi le info qua https://www.reddit.com/r/zlibrary/

    Buona guarigione

    1. Avatar Eleonora
      Eleonora

      Grazie della risposta, Luca. C’è sicuramente da riflettere su tutte le domande che hai elencato; a primo impatto, direi che la motivazione che mi spinge a usare i social è un misto di noia ed emozioni negative che non voglio affrontare (e una piccola parte lavoro).

      Ti ringrazio anche per il link: preziosissimo!

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