Quanto è bello alzarsi presto di domenica mattina, trovare il sole già splendente, scrivere nel silenzio generale quando tutti (o quasi) dormono? Lo trovo fantastico. Domenica più che in altri giorni.
Citazione
Benessere
Sto decisamente meglio. Non ancora in forma, ma sulla strada del recupero. Respiro quasi normalmente e le linee di febbre sono un lontano ricordo. Il sole splende, anche se le temperature restano su valori da fine inverno (ci sta!).
La meditazione continua a concentrarsi sul sé e il rapporto con il mondo esterno, nella sessione di oggi.
Ho iniziato a sfogliare un libro di un neurochirurgo americano Sanjay Gupta su ciò che è necessario fare per mantenere un cervello giovane e funzionale a tutte le età. Gli spunti non mancano. Non so ancora se consigliartelo, perché sono all’inizio, ma qualche idea da applicare mi è già venuta: alternare la camminata veloce, lo yoga e un esercizio fisico più intenso, anche con qualche peso.
Lo stesso autore ha un libro tradotto in italiano, che tratta lo stesso argomento del secondo:
Sempre a proposito di benessere ho dato un’occhiata a La rivoluzione del glucosio, altro libro che ci mette in guardia contro i pericoli della glicemia e dei picchi di glucosio, influenzati da ciò che mangiamo e dalle nostre abitudini. Seppur il libro cominci con certi aneddoti personali e conclusioni sperimentali ma non scientificamente validate, in quanto personali, credo che contenga qualche informazione di carattere generale sul glucosio e sulla glicemia che vale la pena rinfrescare e filtrare rispetto agli altri concetti. Mente aperta, spirito critico attivo e credo di estrarre qualcosa di buono anche da questo libro, seppur non mi senta al momento di consigliarlo.
Media
Quando sei immerso tutta la giornata nei libri che hai letto e in quelli che stai leggendo, che bisogno c’è di leggere giornali e riviste per avere nuovi spunti e nuove idee? Le nuove idee possono nascere dai libri che ho già letto e che posso rielaborare. Nuovi punti possono venire dai libri che ho già filtrato e che attendono di essere valutati. Con questi presupposti è evidente che il vantaggio di mettermi a scaricare e poi a sfogliare FT Weekend, The Economist, Robinson, Tuttolibri, La Lettura è nullo. Non ho bisogno di conoscere nuovi libri da leggere o nuovi contenuti da consumare, quando ho già materiale su cui ragionare e materiale su cui esplorare.
Se hai un minimo di vita intellettuale, probabilmente hai una di queste cose:
- uno scaffale di libri che hai comprato da giorni/mesi/settimane/anni e che non hai ancora ripreso in mano;
- una pila di riviste a cui sei abbonato (o di file PDF scaricati sul tuo computer/tablet) che hai sì e no sfogliato e non hai letto;
- una riserva di link/articoli/video messi da parte su Pocket/Instapaper/YouTube, forse anche di diverse centinaia o migliaia, che hai messo da parte per motivi diversi e che restano lì, per tempi migliori;
Eppure, nonostante questo, sei più attratto dalle fonti che si consigliano nuovi link/articoli/video/libri/riviste che dal riprendere ciò che hai già da parte. Ci hai mai pensato? Non credi sia il momento di interrogarti sul perché ti comporti così, prima ancora che sul cambiare comportamento? Non è un divertente spreco di energia accumulare e filtrare riferimenti che poi non metti a frutto?
Da parte mia sono arrivato alla conclusione che non ho bisogno né di riviste, né di giornali, né di altre fonti informative, almeno finché sono stimolato dalla esplorazione attiva della mia antibiblioteca e dall’elaborazione attiva di ciò che ho già letto e sottolineato. Quindi niente sabato mattina a leggere materiale che segnala altro materiale. Non ne ho bisogno. Non in questo periodo almeno.
Libri
Ieri mi sono sbizzarrito a fare qualcosa che potrei fare sempre e non faccio mai: lavorare sugli appunti dei libri che ho letto. I frammenti hanno superato quota 11.000 da un parco di libri annotati superiore a 800. Ieri ne ho processati una decina e qualcun altro è in lavorazione. Un lavoro ben più appagante dell’inseguire l’ultima notizia, l’ultimo aggiornamento, l’ultima novità online, ma più faticoso. Le schede dei libri vanno compilate in alcuni campi ricercabili, i passaggi sottolineati vanno riletti, evidenziati e da questi vanno estratte le ulteriori sintesi che danno vita alle idee. Per alcuni libri è facile: i passaggi sottolineati sono pochissimi; per altri è un lavoro lungo e faticoso, per quanto remunerativo. Ciò che rielaboro me lo ricordo anche a distanza di tempo. Già questo vale l’esercizio, oltre al fatto che le idee sviluppano nuove idee e che quanto rielaborato può essere riutilizzato in altri scritti
Mi tornano in mente alcuni cari amici, lettori forti, che leggono solo su carta e non sottolineano niente di ciò che leggono. Poi, chissà perché, non si ricordano neanche quello che hanno letto due settimane prima. Certo, non scrivono, non rielaborano, non metabolizzano ciò che leggono. Non che sottolineare serva a qualcosa, senza riprendere quei passaggi, riscriverli e farci qualcosa. Una occasione mancata.
Un’idea che mi sono fatto – vale per i libri come per il cinema – è che di intellettuali e di cinefili ce ne sono veramente pochi. Basta vedere gli incassi dei cinema per determinati film o di quanto ascolto facciano quando passano in televisione. Per i libri è ancora più sottile, perché la produzione (e il catalogo) è ancora più vasta e articolata che certi libri non emergono proprio, se non in qualche remota recensione che è già tanto se qualcuno legge, al posto del libro. D’altra parte però certi programmi televisivi fanno il pieno d’ascolto, così come certi siti internet, così come certe serie TV. Internet non ha portato alla conoscenza diffusa, come qualcuno auspicava o prevedeva: semplicemente distribuisce lo stesso intrattenimento di massa di prima con altri mezzi e, in qualche caso, con altri volti. Punto. Solo un ingenuo oggi si stupisce di tutto ciò.
Film
Marcel the shell è un gioiellino di film. Per tutte le età. Semplice, essenziale, divertente, giocoso. Quel che significa dare spazio a storie originali e non all’ennesimo sequel, franchise, cinefumetto. Il gusto generale si è così assuefatto ormai che l’originalità purtroppo viene riconosciuta e valorizzata da pochi. Peggio per gli altri.
Parola
Kegemteraan
l’allegria dell’inciampare. Sentimento simultaneo di piacere e sconforto quando sai di aver fatto qualcosa che non avresti dovuto.
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