Domenica 12 Marzo 2023

Citazione

Einstein once said that it was his religion to believe in the existence of a real world, because he could not prove it.

Liminal Thinking

Film

L’ho snobbato per un po’ e poi ieri ho visto Empire of light, con pochissime aspettative. Un film delicato, semplice, una gioia per gli occhi. Tratta il tema della salute mentale e del razzismo. Non nascondo che in alcune parti mi sono commosso. Non è il miglior film di Sam Mendes, ma è un signor film. Ha anche una colonna sonora soave.


Benessere

Alla routine del benessere, che comprende meditazione, esercizio fisico, autoriflessione (con journaling e blogging), cibo sano e lettura, da qualche giorno ho iniziato ad aggiungere l’esposizione al sole. Ho preso quel che c’era e pensare che siamo a inizio marzo!

La prossima sfida sarà mantenere una routine ridotta in viaggio nel prossimo weekend. Sono pronto e organizzato.


Libri

Che soddisfazione! Ieri ho terminato sia L’era della dopamina (Dopamine Nation: Finding Balance in the Age of Indulgence), sia Thriving on Overload. Due libri che ho sottolineato come pochi. Sono andato a vedere e sono entrambi nella top 15 dei libri letti più sottolineati. Ne scriverò diffusamente, con calma: rielaborare i passaggi richiede tempo.

L’era della dopamina termina con un riassunto su ciò che serve per riequlibrare il circuito della piacere/dolore:

  1. The relentless pursuit of pleasure (and avoidance of pain) leads to pain.
  2. Recovery begins with abstinence.
  3. Abstinence resets the brain’s reward pathway and with it our capacity to take joy in simpler pleasures.
  4. Self-binding creates literal and metacognitive space between desire and consumption, a modern necessity in our dopamine-overloaded world.
  5. Medications can restore homeostasis, but consider what we lose by medicating away our pain.
  6. Pressing on the pain side resets our balance to the side of pleasure.
  7. Beware of getting addicted to pain.
  8. Radical honesty promotes awareness, enhances intimacy, and fosters a plenty mindset.
  9. Prosocial shame affirms that we belong to the human tribe.
  10. Instead of running away from the world, we can find escape by immersing ourselves in it.

Ho anche portato avanti e oggi probabilmente finirò How Sex Changed the Internet and the Internet Changed Sex, partito con entusiasmo, poi calato nel corso della lettura. Non ho trovato storie particolarmente nuove, né aneddoti succosi. Mi mancano gli ultimi 4 capitoli e spero di cambiare idea.


Media

Mi fa quasi specie scriverlo, ma ieri non ho neanche pensato a scaricarmi uno dei settimanali che esce di sabato e a leggerli. Pensiero totalmente rimosso. Il vantaggio di aver rimosso il consumo di notizie (e di suggerimenti culturali) è che mi sono concentrato sulla lettura dei numerosi libri che ho aperti, finendone due e portandone avanti un altro. Risultato notevole, credo frutto di vari fattori, tra cui quello di essere stato capace di ridurre la stimolazione continua.

Mi sento disinformato? Neanche ci penso.

Mi manca qualcosa del circo dell’informazione? Nulla.

Mi sento isolato fuori dal circo? Neanche per un secondo.

Ho perso qualche opportunità? Se fosse, ne ho guadagnato in concentrazione a approfondimento di altro che avevo già filtrato, quindi ben venga.

Più questo periodo di astinenza totale si espande, più mi convinco che l’essere informati è un bisogno indotto, una droga per non pensare ad altre cose più importanti, un surrogato di vita vissuta da altri e raccontata. I media fanno parte della democrazia ed è un bene che ci siano, ma l’esposizione ai media dovrebbe essere limitata a ciò che serve e ciò che conta. Il flusso continuo e l’infotainment non servono a nessuno, se non all’industria e alla pubblicità. Amen.

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