Citazione
Benessere
“Your brain gets too comfortable in your everyday surroundings. You need to make it uncomfortable. You need to spend some time in another land, among people that do things differently than you. Travel makes the world look new, and when the world looks new, our brains work harder.”
Austin Kleon, Steal Like an Artist
L’intuizione e la percezione di un’alterità che affascina sottilmente, e con cui ci si confronta, sono essenziali al viaggio. Probabilmente nessuno viaggerebbe più se fosse sicuro di non incontrare davvero niente di diverso rispetto alle coordinate solite di riferimento, e ci si limiterebbe soltanto a spostamenti, più o meno grandi, più o meno piccoli, ma sempre solo spostamenti da un luogo all’altro entro un universo organizzato dove è già tutto noto.
Franco Riva, Filosofia Del Viaggio
Readwise mi ricorda, se ne avessi bisogno, perché ieri ho dedicato parte del pomeriggio ad avviare l’organizzazione di un paio di viaggi per Aprile e Maggio, realizzando il mio proposito di viaggiare almeno un weekend/settimana al mese, tutti i mesi. Fino a Luglio sono già coperto, con la striscia positiva che si perpetua da Settembre 2022.
Libri
Oggi sono 730 giorni da quando ho cominciato a usare Readwise, il servizio che mi permette di importare i passaggi sottolineati da ciò che leggo e di esportarli nel mio sistema di gestione della conoscenza. Il servizio comprende anche un ripescaggio di n passaggi, riproposti giornalmente. Sono 730 giorni che interagisco con quelli che sono diventati oggi quasi 12.000 passaggi, di cui 2.000 introdotti negli ultimi 12 mesi. 100 euro l’anno ottimamente spesi.
Il buco nell’autunno è causato da una perdita di dati, causa mancata sincronizzazione del mio ebook reader, che poi ha pensato bene di bloccarsi, costringendomi al reset di fabbrica. Amen.
Vita
È bello quando hai la possibilità e la libertà di condividere lo stato dei tuoi progetti, con qualcuno che non solo se ne interessa, ma capace di darti dei feedback, anzi, di stimolarti. Ieri ho avuto l’occasione di essere onesto con me stesso, ragionando a voce alta con una persona con queste caratteristiche. Il risultato è che finalmente ho dato un nome a uno stato d’animo si protrae da settimane. Dandogli un nome, va da sé, ho deciso anche cosa fare. La fine del trimestre si presta a fare un mini bilancio dell’anno in corso e quale miglior momento per questa riflessione? Nei prossimi giorni avrò delle novità da raccontarti.
Tra l’altro mi rendo sempre più conto che devo fare più sul serio con Saper Imparare, progetto su cui mi sono speso tanto negli ultimi due anni, ma non con la determinazione necessaria. Come tutti i progetti lavorativi seri dovrebbe avere un business plan, con un ragionamento su entrate, uscite e ritorno dell’investimento. Tempi, obiettivi, azioni. Questo lavoro non l’ho mai fatto veramente, non col livello di precisione e di attenzione che avrebbe richiesto e che richiede. Probabilmente mi mancano anche delle competenze specifiche per alcune azioni, ma non per nulla ho dei libri per formarmi. Devo leggerli e studiarli.
Il primo trimestre si chiude con molte vittorie, più sul piano personale che su quello professionale, ma sempre di vittorie si tratta. Molte vittorie di cui vado fiero e orgoglioso. Sono riuscito a compiere azioni che rimandavo da anni e l’ho fatto con una forza che mi mancava da tanto tempo. Ci sono anche dei fallimenti da registrare. Sono questi gli ambiti in cui esercitare la mia forza mentale, da ora al secondo trimestre dell’anno, anche se so che andando verso la bella stagione ho già del tempo allocato al viaggiare. Questo non mi distoglierà dal prendere azioni per estendere la mia forza mentale anche sulla sfera professionale, senza perdere di vista ciò fatto sulla sfera personale.
La sfida (con la vita) continua e sono pronto ad accoglierla, consapevole che il controllo non esiste e che l’incertezza va abbracciata e considerata, paradossalmente, come una certezza.
Ne riparleremo.
Lascia un commento