Martedì 11 Aprile 2023

Citazione

Possiamo andare al di là dei nostri limiti, non aumentando i «giri» dei nostri cervelli come se fossero delle macchine, né potenziandoli come se fossero muscoli, bensì distribuendo nel nostro mondo oggetti e materiali che ci arricchiscono, per poi «intrecciarli» nei nostri pensieri.

ANNIE MURPHY PAUL, La mente estesa

Libri

Giornata importante ieri. Niente gita fuori porta, ma tanta lettura al sole e al caldo. Un lusso che non ha richiesto alcun volo e alcuna spesa. Pace, silenzio, sole e un buon libro: che vuoi di più dalla vita?

Buon libro in realtà non proprio. The Wandering Mind si è rivelato essere un libro sullo stile di vita dei monaci, più che un libro sui monaci e la lotta alla distrazione. Poco male perché ne ho colto qualche isolato spunto, con qualche sorriso, e sono passato oltre abbastanza velocemente

We could review our day to determine when we got distracted, or watch our thoughts as they arise to discern whether they’re worth our time. We could be mindful of our mortality, to bring the important things into focus—or at least set goals to give ourselves direction. We could construct meaningful images in our memories, or attach ideas to images that already exist, or meditate by linking and layering concepts into something larger. We could read things that matter to us, in formats that help hold our attention. We could form new technological habits. We could train our bodies to better support our minds, and although we probably wouldn’t cut back on our sleep or showers to do that, the monks’ emphasis on moderation might still ring true. We could set schedules that strike a balance between variation and consistency,

Potremmo rivedere la nostra giornata per determinare quando ci siamo distratti, o osservare i nostri pensieri mentre emergono per discernere se valgono il nostro tempo. Potremmo essere consapevoli della nostra mortalità, per porre le cose importanti a fuoco o almeno stabilirci obiettivi per darci una direzione. Potremmo costruire immagini significative nei nostri ricordi, o associare idee a immagini che già esistono, o meditare collegando e stratificando concetti in qualcosa di più grande. Potremmo leggere cose che ci interessano, in formati che ci aiutino a mantenere l’attenzione. Potremmo formare nuove abitudini tecnologiche. Potremmo allenare il nostro corpo per sostenere meglio la nostra mente e anche se probabilmente non taglieremmo sonno o docce per farlo, l’importanza della moderazione dei monaci potrebbe ancora suonare vera. Potremmo impostare programmi che bilancino variazione e coerenza.*

The Wandering Mind

Ho concluso The Cunning of Uncertainty che, dopo l’entusiasmo inziale, mi ha smosciato. Succede. La sua lettura mi ha spinto a voler approfondire ulteriormente il tema dell’incertezza con altri autori e titoli.

Ho iniziato e finito Il tuo secondo cervello, che avrei dovuto leggere ormai da quasi un anno. Conoscendo l’autore Tiago Forte e il suo lavoro, questa lettura non è stata altro che l’occasione per vedere come l’autore ha sistematizzato il suo sapere sull’argomento. Certamente è un libro utile per entrare nell’argomento del Personal Knowledge Management e quindi per questo te lo consiglio. Lo sintetizzerò in un articolo per Saper imparare alla prima occasione utile.

Quando vi sentite bloccati nelle vostre attività creative, non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in voi. Non avete perso il vostro estro né esaurito la vostra riserva di inventiva. Significa solo che non avete ancora abbastanza materia prima con cui lavorare.

Numerose ricerche hanno dimostrato che mettere per iscritto le proprie esperienze interiori produce una diminuzione delle visite mediche, un miglioramento del sistema immunitario e una riduzione dell’angoscia: gli studenti che scrivevano di argomenti correlati alle loro emozioni ottenevano voti migliori, i professionisti che erano stati licenziati trovavano più rapidamente un nuovo impiego e i dipendenti si assentavano dal lavoro con frequenza minore. L’aspetto più sorprendente di questi risultati è che non dipendevano da input esterni: nessuno doveva leggere o rispondere a ciò che i soggetti di tali ricerche scrivevano, i loro benefici derivavano semplicemente dall’atto di scrivere.

Come persone che operano nel settore della conoscenza, l’attenzione è la nostra risorsa più scarsa e preziosa. Alimenta il processo creativo in ogni sua fase. È la lente che ci permette di dare un senso a ciò che sta accadendo, di riconoscere le risorse a nostra disposizione e capire quale contributo possiamo dare. La capacità di usare consapevolmente e strategicamente la nostra attenzione è un vantaggio competitivo in un mondo distratto. Dobbiamo custodirla gelosamente come un tesoro prezioso.

Il tuo secondo cervello di Tiago Forte

Ho iniziato Attention Span, libro che promette di rivedere alcuni falsi miti sull’attenzione. Il tema distrazione/attenzione/concentrazione resta alto nelle mie letture e solo in questo post mi rendo conto ora che è il filo che unisce 3 libri su 4 citati (e letti/in lettura).

Nel frattempo la mia coda di lettura, pur con due nuove entrate, è scesa a 13 titoli. Ne ho 10 iniziati in qualche modo. Questa settimana conto di chiuderne almeno un paio.


Benessere

Significato, valori, scopo è ciò che trasforma la routine e i semplici gesti della vita quotidiana in qualcosa di importante. I piccoli segreti della vita che perdi di vista quando ti arrabbi per nulla. La meditazione guidata, 10 minuti al giorno, è la chiave che ti apre la mente. Un altro strumento a portata di mano di molti, se non tutti, che non viene sfruttato. Eppure basterebbe così poco.

Nel frattempo mi godo il mio momento di gran forma e non ho paura di dirlo a voce alta. Qualcuno ogni tanto si stupisce. Io no.

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