Giovedì 8 Giugno 2023

“Forse, – ripete rassegnato. – Forse, Tamura Kafka, sono pochissimi a desiderare davvero la libertà. Pensano solo di desiderarla. È un’illusione. Se tutti ricevessero in dono la libertà, la maggior parte la vivrebbe come un problema. Cerca di tenerlo a mente: alla maggior parte degli uomini la libertà non piace affatto.”

Haruki Murakami, Kafka sulla spiaggia

A me la libertà piace, altrimenti non avrei le priorità che mi sono dato. Immagino si fosse capito. Le pagine bianche non mi spaventano, anzi, faccio presto a riempirle.

“Our life, once scripted by culture, religion, and family, is now a blank page. This grants us the freedom to express ourselves more fully. But we’re also burdened by the pressure to get it right. When we are the authors of our own story and that story sucks, we have no one to blame but ourselves. No wonder we can get trapped in analysis paralysis.”

La nostra vita, una volta scritta dalla cultura, dalla religione e dalla famiglia, è ora una pagina bianca. Questo ci concede la libertà di esprimerci più pienamente. Ma siamo anche gravati dalla pressione di fare le cose giuste. Quando siamo gli autori della nostra storia e quella storia fa schifo, non abbiamo nessuno da incolpare se non noi stessi. Non sorprende che possiamo restare intrappolati nella paralisi da analisi (pensare troppo)*.

Logan Ury, How to Not Die Alone

Ieri stavo per scrivere un aggiornamento quando sono stato interrotto da una visita. In questa prima settimana in Grecia, quasi conclusa, ho conosciuto molti greci, un macedone e una coppia di francesi. A dimostrazione che a viaggiare da soli, se lo si vuole, non si è quasi mai soli, anzi.

La vista dalla mia stanza a Skopelos è mozzafiato, come la strada in salita da fare per tornare a casa dal centro del paese. Non scherzo.


Ieri ho perso il bus per 3 minuti e per non attendere il successivo mi sono fatto un’ora a piedi sotto il sole alle due del pomeriggio. La spiaggia senza dubbio meritava la fatica.

Passato il weekend ortodosso di Pentecoste, Skopelos è quasi vuota. Turisti pochi. Il problema della destagionalizzazione è diffuso. Tutti in ferie nei due mesi, o poco più, tra fine giugno e inizio settembre. Un peccato (non per me, ovviamente) perché in questi giorni si sta benissimo. Oggi è un po’ nuvoloso e ventoso, ma comunque piacevole.

Il programma della giornata prevede un tour di 5-6 spiagge a distanza di pochi chilometri una dall’altra. A minuti mi preparo, esco, vado a comprare qualcosa da mangiare per un pranzo al sacco e a prendere l’autobus, evitando questa volta di perderlo.


Ultimi preparativi per il Giappone. I miei amici consigliano di partire con un po’ di yen in tasca, ma cambiarli localmente (in Italia) sembra cosa non facile. Vedrò cosa fare nelle prossime ore/giorni.

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