A una settimana da Ferragosto, stasera a Senigallia c’è il consueto spettacolo pirotecnico che segna in qualche modo la fine della stagione turistica, insieme alla Fiera di Sant’Agostino tra 6 giorni. Di solito durante la Fiera c’è almeno un giorno di pioggia e vento, la tipica perturbazione di rottura dell’estate che sembra puntuale anche quest’anno, nonostante i cambiamenti climatici. C’è ancora un mese di estate astronomica, il caldo afoso e le notti africane dureranno ancora per 6 giorni, ma la mente si porta avanti e comincia a pensare all’autunno, anche se in modo molto lento. Qualche idea comincia a frullarmi in testa. Sia per l’evoluzione del progetto Saper Imparare, sia per come generare ricavi in modo compatibile con il mio stile di vita e i miei ritmi e desideri. Ieri in spiaggia il tema è riemerso con un amico gestore di un locale. Lui, non io, ha tirato fuori il discorso sul fatto che fare sempre le stesse cose, anche se funzionano, stanca e che c’è bisogno di nuovi stimoli. Suoi contatti si trovano nella condizione di insoddisfazione rispetto al proprio lavoro ma hanno bisogno di una spinta per buttarsi e cambiare. C’è chi ha risorse da parte che potrebbe utilizzare e chi dovrebbe costruirsi un piccolo tesoretto, ma il tema è sempre lo stesso. C’è chi piange e non ha il coraggio di cambiare (e neanche di muovere i passi nella direzione giusta) e c’è chi trova la motivazione, la forza e si reinventa. I quarantenni che si trovano in questa situazione, mi sembra di capire, sono più di quanti sembrano. Altro che quiet quitting. Questo discorso, unito al tema dell’apprendimento continuo, mi fa ben sperare sul fatto che ci sia un bacino forse abbastanza ampio per servizi volti a incoraggiare, supportare, affiancare chi si trova a voler/dover acquisire nuove competenze o rimettersi in gioco in altri modi. Forse l’errore di Saper Imparare è stato non immaginare un percorso (o più percorsi) per queste persone, ma pensare che un ambiente comune dove incontrarsi e confrontarsi sarebbe stato sufficiente a stimolare queste persone a trovare la propria strada. Così non è stato. Sto pensando a provare a percorrere una nuova strada, in cui imparare a imparare è qualcosa sviluppato più in modo singolo e personalizzato che in modo collettivo. Nelle prossime settimane proverò a immaginare e definire uno o più percorsi da offrire a singole persone (e lavoratori della conoscenza), in qualche modo predefiniti e codificati, facili da comprendere e da valutare. proverò a individuare i bisogni tra i miei contatti e tra i membri della community (di Saper Imparare) così da cominciare a fare qualche test, prima poi di spargere ulteriormente la voce. Ho anche immaginato un nuovo job title per me, per definirmi e spiegare facilmente cosa faccio a chi non mi conosce. Ho bisogno di far sedimentare un po’ l’idea, ma credo di averla già abbastanza chiara in testa. La fine di agosto è il mio periodo ufficiale di brainstorming. Vediamo che ne esce fuori.
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