Giovedì 26 Ottobre 2023

alba 26 Ottobre Senigallia

#esperienze

Oggi è una di quelle giornate descritte dal video che ti ho mostrato un paio di giorni fa ieri, sul bello di una vita pacifica. In un libro sul migliorare la propria vita, sfogliato recentemente, c’è un esercizio in cui si chiede di descrivere la propria giornata ideale, da suddividere poi per attività in fasce orarie, come in un’agenda, per arrivare infine a lavorare su cosa c’è dietro a queste attività e a come renderle reali.

La mia giornata di oggi corrisponde, più o meno, a uno di questi modelli di giornate ideali che posso avere in testa. Sveglia prima delle 7 e un guizzo mi spinge ad andare in spiaggia a vedere l’alba, tenendo conto che in questi giorni di ora legale il tutto avviene intorno alle 7,30. Vado e lo spettacolo è sempre uno spettacolo.

Gratuito tra l’altro.

Fonte

Non pago, sono tornato al mare all’ora di pranzo per il mio consueto bagno al mare. Oggi l’acqua era più fredda degli altri giorni, ma ciò non mi ha frenato. Sono rimasto in acqua circa 15 minuti. Sono uscito, mi sono asciugato e sono tornato a casa. Cielo magnifico.

Giornata così straordinaria che, cenato presto, con circa 23 gradi fuori, non ho resistito, mi sono messo le scarpe e sono uscito di nuovo per un’altra passeggiata. Questa volta al tramonto, anche se offuscato dalle nuvole. Non si può avere tutto.

I prossimi giorni sembrano continuare sulla falsa riga degli ultimi, per concludere Ottobre in bellezza.


#libri

Ieri è uscita la biografia di Britney Spears. Pur non interessato all’argomento, leggo il prologo e l’inizio del primo capitolo.

Da ragazzina passeggiavo tutta sola per ore nei boschi silenziosi vicino a casa mia in Louisiana, cantando canzoni. Stare all’aperto mi dava un senso di libertà, ma anche di pericolo. Quando ero piccola, i miei genitori litigavano sempre. Mio padre era un alcolizzato e a casa avevo sempre paura. Il mondo esterno non era perfetto, ma, paradiso o inferno che fosse, era il mio mondo.

Prima di tornare a casa, seguivo il sentiero fino all’abitazione dei vicini, che aveva un cortile ben curato con tanto di piscina. C’era anche un giardino roccioso pieno di piccoli ciottoli levigati che trattenevano il calore: com’era piacevole sentirlo sulla pelle! Mi sdraiavo lì, su quelle rocce, a guardare il cielo cullata dal tepore, e intanto pensavo: Troverò la mia strada. Troverò il modo di realizzare i miei sogni.

Distesa così, in silenzio, avvertivo la presenza di Dio.

The Woman in Me

Quando dici la serendipity. Curioso di chi fosse il ghost writer, scopro che si tratta di Sam Lansky, selezionato anche per aver pubblicato un proprio memoir: the Gilded Razor. Curioso più di un gatto, lo scarico e comincio a leggerlo. La sua scrittura mi piace:

Quickly, it felt like there were so many secrets. I could feel what had happened with Brooks growing in my belly, rotting and tumescent; I had not known that I could have a secret life from my mother, experiences to which she was not privy, and it exhilarated and horrified me in equal measures to learn that this was possible. There were moments of thrilling joy in this newfound autonomy—the winter afternoon when there was a blizzard and I was walking home from a friend’s house and the streets glowed white and empty and I stopped on the lawn of a nearby church and made a snow angel, alone, laughing, just because I wanted to and because I could.

Velocemente, mi sembrava che ci fossero tanti segreti. Potevo sentire quello che era successo con Brooks crescere nella mia pancia, marcio e tumescente; non sapevo che potessi avere una vita segreta da mia madre, esperienze di cui lei non era a conoscenza, e mi esaltava e spaventava allo stesso tempo scoprire che questo era possibile. C’erano momenti di gioia elettrizzante in questa nuova autonomia: il pomeriggio d’inverno quando c’era una bufera di neve e stavo tornando a casa da casa di un’amica e le strade splendevano bianche e vuote e mi sono fermato sul prato di una chiesa vicina e ho fatto un angelo sulla neve, da solo, ridendo, solo perché volevo e perché potevo.

The Gilded Razor

Mi piace quando un personaggio pubblico è capace di raccontare i momenti difficili del proprio passato con onestà e con ironia. In questo caso si tratta di droga, almeno nella primissima parte.


#salute

Oltre alle camminate e al bagno in acqua fredda, stamattina ho trovato la forza (mentale) di fare 15 minuti di esercizio ad alta intensità. Questo:

Sono tornato a un livello di energia paragonabile ai massimi di Marzo e Aprile di quest’anno. Sarà un insieme di fattori – belle giornate, esposizione al sole, camminate, bagno freddo al mare, sonno regolare – ma è difficile isolare un fattore rispetto agli altri. Certo è che il bagno in acqua fredda, o la doccia fredda dopo l’esercizio fisico, mi fanno sentire bene, conferma del rilascio di dopamina naturale come da studi scientifici.

Ieri ho trovato un’ora per vedere la presentazione di Alain de Botton segnalata ieri. Non facendo altro, applicando il concetto di monotasking (vedi il libro L’arte del monotasking). Merita, per renderci conto che tutti abbiamo dei problemi mentali, prima o poi, chi più chi meno, che trovano origine nella nostra infanzia. La salute mentale è qualcosa di cui dovremmo parlare senza tabù né stigma, cercando di curarla come curiamo la nostra salute fisica. Né più, né meno.


Continuerei, ma sono già le 19:41 e stasera è la sera di El Conde, l’ultimo film di Pablo Larrain. Ne riparliamo.

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