Venerdì 24 Novembre 2023

Being wrong was ultimately more interesting than being right.

Sophia Giovanniti, Working Girl: On Selling Art and Selling Sex

#esperienze

Se dovessi svolgere l’esercizio di definire la mia giornata ideale, per poi andare a capire cosa fare per far sì di realizzare ogni singola parte di tale giornata, mi renderei conto che gran parte delle mie ultime giornate hanno compreso alcune di queste parti.

Una per esempio è di spulciare libri, leggere incipit, sottolinearli, trascriverli (digitalmente), condividerli, commentarli. Di fatto è un esercizio simile all’andare in libreria (o in biblioteca), sfogliare libri, leggiucchiare qua e là, cogliere spunti, scoprire nuovi autori e nuove storie. La differenza con ciò che faccio è che il tutto avviene seduto alla mia scrivania, con vantaggi e svantaggi.

Tra i vantaggi:

  • poterlo fare ogni volta che voglio;
  • non dover uscire di casa, soprattutto col freddo e la pioggia;
  • emettere molti meno gas clima alteranti;
  • navigare tra libri in inglese e non solo in italiano;
  • essere esposto a libri di una varietà molto più ampia rispetto a quella che si trova in una libreria tipo, seppur ben fornita;
  • importare subito, nel mio sistema di gestione della conoscenza personale (PKMS) i passaggi che mi colpiscono;
  • condividere con gli amici gli stessi passaggi o singoli che si sposano con conversazioni o argomenti discussi con amici specifici.

Tra gli svantaggi:

  • non uscire di casa;
  • non vedere nessuno;
  • non rendermi conto delle dimensioni del libro.

Facendo di necessità virtù è un esercizio con un bilancio più che positivo. A riprova, semmai ci fosse bisogno di ribadirlo che le librerie sono importanti, ma non indispensabili, non più. Non per me.


#film

[[Three nights per week]]

Film francese simpatico che racconta la storia di un ragazzo che si innamora di una drag queen. Peccato non aver trovato sottotitoli, in nessuna lingua. Il mio francese è molto basilare e quindi mi sono perso molto, ma non il succo. Film gradevole. Niente di più.


#libri

[[Working Girl: On Selling Art and Selling Sex]]

Prepotentemente sale in lettura un libro che ho scoperto oggi da un blog post che ne segnalava un altro (attenti ai blog!): Working Girl: On Selling Art and Selling Sex. Lo trovo molto stimolante, per vari motivi che potrei raccontarti di fronte a un drink.


#passato

13 anni fa

Segnalavo libri letti. Pratica ormai diventata una abitudine quotidiana. Tra l’altro leggevo di coppie aperte per la prima volta, da una donna che racconta la sua esperienza. Illuminante sotto vari punti di vista.

Complice una sponsorizzazione, per un periodo limitato ho avuto accesso alla pay tv nazionale. Interessante più per le considerazioni sui contenuti HD che per altro. In 13 anni il 20% degli Italiani ha un televisore 4K. Sarei curioso di sapere quanti sono i contenuti che fruiscono in questo formato. Credo molto pochi, salvo eventi speciali e serie tv/film prodotti dalle piattaforme streaming. In Giappone spingono televisori 8K. Penso che potremo farne a meno ancora per molti anni.

15 anni fa

Correva il 2008 e cercavo di darmi delle regole nell’uso della posta elettronica e dei social media, consapevole della facile dipendenza, soprattutto per un lavoratore della conoscenza connesso a Internet.

A leggerlo adesso mi fa tenerezza, oltre al fatto che ho eliminato la tentazione da social media (10 anni fa a dicembre dicevo addio a Facebook per sempre) con un taglio più o meno netto. La posta elettronica invece ha raggiunto un volume così esiguo* che non ho più neanche bisogno di regolarmi.

*Il volume esiguo è dato dal fatto che non ricevo newsletter o altri contenuti per email e che, non lavorando in questo periodo, non ho neanche email di lavoro. Per le relazioni personali ormai non si scrivono più email, se non in rari casi. Non so se sia un bene o un male. Ricevere qualche email personale è sempre remunerativo.


Non risale a 16 anni fa oggi, ma volevo cogliere l’occasione di essermici imbattuto recentemente, per riportare un passaggio di una breve intervista rilasciata a Vincenzo Cosenza per il suo blog.

– Quale sarà la “next big thing” ?

Non ho dubbi: un social network che permetta di aggregare la nostra presenza online sparsa in decine di siti diversi. Un social network di social network. non è un caso se Facebook ha così tanta attenzione

– L’applicazione alla quale non rinunceresti ?

C’è chi dice che sia morta. Senza email non potrei vivere. Sono ancora fedele ad Eudora, da anni e anni. Sul web ormai ho trovato in Twitter un servizio unico in quanto a capacità di fare gruppo.

– La cosa che ti piace fare di più quando non blogghi ?

Rilassarmi leggendo un libro d’evasione o viaggiare per mete lontane e poco frequentate

Voci dalla blogosfera

Sul primo punto ho sottovalutato il potere di Big Tech di comprare e inglobare qualsiasi concorrente, per poi chiudere il giardino con un bel muro e neanche considerare l’interoperabilità, se non forse obbligati dal regolatore (direzione in cui sta andando l’UE).

Secondo punto, niente è per sempre: niente più Eudora e molto meno tempo passato a usare la posta a scapito di altri mezzi, per quanto la posta elettronica sia sempre indispensabile. Per me.

Terzo punto. Nessun cambiamento. Qualche buona abitudine rimasta negli anni, se non consolidata

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