Una manciata di corti

Taris (1931)

Il cortometraggio è, in genere, l’avvio della carriera per un regista, prima di arrivare al lungometraggio. Spesso un regista riceve i finanziamenti per un lungometraggio proprio per ampliare la storia raccontata in un cortometraggio. Tutto questo per dire che i corti possono essere dei piccoli gioielli. Non servono due ore per sviluppare un’idea, se l’idea c’è. Possono bastare 20 minuti, 13 minuti, 8 minuti e anche meno. Ogni tanto mi viene proposta la visione di qualche corto e raramente ne resto deluso.

A seguire te ne propongo alcuni. Tempo ben speso.

Taris (1931)

Francia, 1931. Un grande campione di nuoto dell’epoca si presta per una lezione di nuoto. Alcune riprese sono sott’acqua. Si nota un certo divertimento, sia davanti che dietro la camera. Non lo definirei straordinario ma, come ogni opera, andrebbe valutata rispetto al periodo in cui è stata creata. Certamente notevole per l’epoca.

Il regista è noto per un film, L’Atalante, molto apprezzato ma che non ho ancora avuto modo di vedere e giudicare.


Kapaemahu (2020)

Corto d’animazione sulla cultura delle Hawaii. Include una riflessione sul colonialismo e su altri temi. Semplice ed efficace.

Aikane (2023)

Dagli stessi registi del corto precedente, un’altra avventura alle Hawaii, ricca di significato. Ancora migliore del precedente. Non ha dialoghi, solo musica. Parlano le immagini. Torna il tema del colonialismo, in modo ancora più eloquente. Sul sito ci sono alcune immagini tratte dal corto.


O Inferno (2011)

I prossimi due sono del regista portoghese Carlos Conceição.

O Inferno è a tratti sexy e a tratti disturbante. Segue il teaser.

Se lo vuoi vedere per intero, si trova online.

Carne (2010)

Carne è il più strano. Online si trova solo il trailer.


Top 3

Ciliegina sulla torta, nel provare a vedere se Carne fosse stato online, senza trovarlo, ho trovato invece un altro corto a cui davo la caccia da settimane, anzi da mesi! Top 3 (Topp 3 il titolo originale) è un mediometraggio (45 minuti) svedese d’animazione.

Il disegno stilizzato è semplicemente adorabile.

L’ho trovato su un sito russo dove, neanche a dirlo, si trova quasi qualsiasi cosa. Non indicizzato dai motori di ricerca occidentali, visto che non è mai spuntato nelle mie ricerche precedenti.

Effetto collaterale positivo di Top 3, ho scoperto un compositore svedese che firma la colonna sonora. Felix Martinz, pressoché sconosciuto fuori dalla Svezia, considerando che su Spotify ha 3476 ascoltatori mensili (!).

C’è vita lontano da quello che guardano tutti e che ascoltano tutti.

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