Trump 2 si è appena insediato. Le sue trame stanno già generando effetti sulla geopolitica internazionale. Di Sotto la pelle del mondo di Dario Fabbri ho già scritto. Visto che dei paesi trattati nel libro si parla con molta frequenza sulle pagine di politica estera dei giornali, mi sembra buona cosa andare a fare un riepilogo delle tesi di Fabbri, paese per paese.
Applicare il pensiero critico e andare oltre i titoli e le cronache quotidiane è l’unico sistema, per me, di interpretare l’attualità con una prospettiva che non sia quella del presente continuo.
Il primo gruppo di paesi a seguire è quello che mi ha colpito di più durante la lettura. Il testo è frutto della rielaborazione dei passaggi da me sottolineati, da parte di NotebookLM. Il secondo gruppo di paesi non è stato particolare fonte di ispirazione, per cui il riassunto è basato sul testo del libro e non sui miei appunti.
Stati Uniti
Nonostante la loro potenza, gli Stati Uniti appaiono depressi, il che incoraggia altri paesi a sfidare la loro egemonia. C’è una tendenza a distinguere tra “popolazione buona” e “leader malvagi”. Gli USA tendono a interpretare le azioni degli altri paesi come un rifiuto dei “valori occidentali”, senza riconoscere le diverse aspirazioni culturali e politiche.
Russia
La Russia è un paese profondamente storico, con un popolo che persegue la potenza. Le azioni del governo russo, come l’invasione dell’Ucraina, riflettono le ambizioni del suo popolo e non sono viste come un’imposizione di un singolo leader. I russi si ribellano solo quando la patria subisce umiliazioni all’estero o quando il leader si mostra troppo influenzato da culture straniere. Il popolo russo ha una forte identità imperiale e considera gli ucraini parte della loro sfera di influenza.
Iran
L’Iran, come altri paesi non occidentali, non aspira a replicare la società occidentale. La sua popolazione è più legata all’identità e alla storia del paese che ai valori occidentali. Le proteste in Iran sono spesso guidate da giovani urbani con una visione laico-imperiale, ma la maggioranza della popolazione si oppone a qualsiasi forma di sottomissione all’Occidente. L’Iran è impegnato in una lotta per l’egemonia regionale con Israele.
Israele
La società israeliana sta attraversando una fase di cambiamento, orientandosi verso l’Oriente. La regione è caratterizzata da una lotta per l’egemonia tra Iran e Israele, con la questione palestinese che funge da mero contesto di questo conflitto. Gli attacchi diretti tra Iran e Israele nel 2024 hanno dimostrato la loro volontà di confrontarsi direttamente, con implicazioni per la stabilità regionale.
Turchia
La Turchia è un paese con una popolazione giovane e uno spirito antioccidentale ed egemonico. La sua identità imperiale è un fattore determinante per le sue ambizioni politiche e la sua visione del mondo. L’ostilità verso gli Stati Uniti e l’Occidente è diffusa nella popolazione turca.
Germania
La Germania è divisa al suo interno, con i bavaresi che si distinguono per una forte identità regionale e un senso di autonomia. La Germania dell’Est mostra un desiderio di recuperare una propria via (Sonderweg), con posizioni critiche verso la NATO e un riavvicinamento alla Russia. La Germania è un importante contributore all’Unione Europea, ma è caratterizzata da tensioni interne tra diverse visioni regionali e politiche.
Regno Unito
Il Regno Unito è un paese con una forte identità inglese, che considera gli altri membri del regno come associati. La sua capitale, Londra, è un centro finanziario di importanza globale, ma anche un limite per la sua visione isolata. Il paese è in declino dalla prima metà del Novecento, con la perdita delle colonie.
Il secondo gruppo
Messico
Il Messico è caratterizzato da una complessa relazione con gli Stati Uniti, divisa tra la necessità di cooperazione economica e la paura della sottomissione culturale e politica. La questione dell’assimilazione dei messicani-americani negli Stati Uniti è centrale, con tensioni radicate in dinamiche storiche e culturali. Il Messico è visto dagli Stati Uniti come un potenziale rischio, non solo per le questioni legate al traffico di droga o all’immigrazione, ma anche per la sua posizione geografica e per le possibili rivendicazioni territoriali.
Cina
La Cina, nonostante la sua crescita economica, è alle prese con un aumento delle disuguaglianze interne e con difficoltà nel proiettare la sua potenza navale e nel creare una vera e propria missione imperiale. La Cina sta cercando di contrastare l’egemonia americana con progetti come le Nuove vie della seta, ma questi presentano delle criticità. La Cina si presenta come una “potenza in via di sviluppo” per guidare il “Sud Globale”.
India
L’India è una nazione complessa, caratterizzata da un sistema castale rigido e da una forte diversità etnica e religiosa, che impedisce una vera unità nazionale. L’India aspira a diventare una superpotenza e cerca di superare le divisioni interne, promuovendo un’identità indù. La politica estera indiana è influenzata dalle tensioni con la Cina e il Pakistan e si sta orientando verso una politica di potenza.
Taiwan
Taiwan è un’isola con una identità ibrida tra elementi aborigeni, cinesi e giapponesi, con una forte tensione con la Cina continentale. Il desiderio di indipendenza dall’influenza cinese è forte, ma allo stesso tempo si basa sulla difesa da parte degli Stati Uniti. L’isola è diventata un perno nel contenimento della Cina da parte degli Stati Uniti nel Pacifico.
Italia
L’Italia è un paese che ha perso il contatto con la sua storia e con il mondo, concentrandosi su dinamiche interne e sull’economia. Il paese è in declino demografico e non ha una chiara visione geopolitica. L’Italia si affida all’appartenenza al sistema occidentale, senza una reale comprensione delle dinamiche globali o delle proprie ambizioni di potenza.
Per concludere, l’apparenza inganna. Il nostro bias principale è credere che il mondo non occidentale ambisce ad adottare lo stile di vita e i valori occidentali. Non è così. Prima ce ne rendiamo conto, meglio saremo in grado di affrontare il cambiamento di equilibrio in un’era sempre più multipolare.
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