Il testo contiene spoiler sulla trama di Babygirl, in uscita in Italia il 30 Gennaio 2025. Ti consiglio la lettura di questo articolo solo dopo aver visto il film.
La sperimentazione di NotebookLM continua. Questa volta ho preso 30 recensioni del film Babygirl, in uscita in Italia giovedì prossimo 30 Gennaio 2025, e le ho aggiunte come fonte in un taccuino su NotebookLM, il servizio di intelligenza artificiale di Google che permette di fare domande a fonti di vario genere (video YouTube, PDF, link a pagine web o testi). In alcuni casi ho dovuto copiare a mano il testo perché la fonte non permette di essere catturata da Google.
Il risultato è una ottima analisi del film, sotto vari punti di vista. Permette di fare una meta analisi del film e di interrogare le recensioni per aggregare punti di vista e argomentazione. Farò la stessa cosa per film più difficili da capire e vedremo il risultato. Torniamo a Babygirl.
Spoiler alert!
Di cosa parla Babygirl

Il film Babygirl narra la storia di Romy (interpretata da Nicole Kidman), una potente e affermata CEO di un’azienda di robotica, che intraprende una relazione illecita e passionale con Samuel (interpretato da Harris Dickinson), un giovane stagista che lavora nella sua azienda.
Ecco alcuni elementi chiave della trama:
- Insoddisfazione e desiderio: Nonostante una vita apparentemente perfetta, con un matrimonio di lunga data con Jacob (Antonio Banderas) e una carriera di successo, Romy è insoddisfatta sessualmente. Si rifugia nella pornografia per raggiungere l’orgasmo. Questo la rende vulnerabile al fascino di Samuel, un giovane che sembra capirla e desiderarla.
- L’incontro e l’attrazione: Romy e Samuel si incontrano per la prima volta quando lui calma un cane aggressivo che stava per attaccare lei. Questo incontro suscita una forte attrazione in Romy, che rimane colpita dalla calma e dalla sicurezza di Samuel.
- Dinamiche di potere: La relazione tra Romy e Samuel si sviluppa in un contesto di forti dinamiche di potere. Sebbene Romy sia la boss e abbia il controllo nella sfera professionale, è Samuel a esercitare il controllo nella relazione sessuale. Il film esplora come il desiderio di sottomissione di Romy si manifesti come una forma di potere personale e liberazione.
- Esplorazione del desiderio femminile: Babygirl si concentra sull’esplorazione del desiderio femminile, spesso trascurato o distorto nei film tradizionali. Il film non giudica le scelte sessuali di Romy, ma le mostra in tutta la loro complessità e contraddittorietà. Il film mira a colmare il “divario dell’orgasmo” in cui il piacere femminile passa in secondo piano rispetto a quello dei personaggi maschili.
- Conflitti e conseguenze: La relazione tra Romy e Samuel porta a una serie di conflitti, sia a livello personale che professionale. Il film esplora le conseguenze della relazione sulla vita di Romy, sul suo matrimonio e sulla sua carriera. Tuttavia, Babygirl si distingue da altri thriller erotici per il suo rifiuto di giudicare moralmente i suoi personaggi e per il suo focus sull’esperienza soggettiva di Romy.
- Umorismo e satira: Il film utilizza spesso l’umorismo e la satira per affrontare temi complessi come il potere, il sesso e il desiderio. Babygirl offre anche una critica al mondo aziendale e alle sue ipocrisie.
- Influenze e riferimenti: Il film fa riferimenti a classici dell’erotic thriller come Basic Instinct e 9 ½ Weeks ma si distingue per il suo approccio femminista e per la sua attenzione all’esperienza femminile. Il film è stato anche comparato a Secretary, Unfaithful, Eyes Wide Shut e Bodies Bodies Bodies.
In sintesi, Babygirl è un film che esplora la complessità del desiderio femminile, le dinamiche di potere e le relazioni interpersonali, attraverso una storia di passione e trasgressione. Il film si distingue per il suo stile unico, le interpretazioni intense e la sua prospettiva femminista.
In quali comparti eccelle il film
Ho chiesto in quali comparti tecnici il film offre il meglio.
- Regia: La regia di Halina Reijn è stata ampiamente elogiata per il suo stile distintivo e la sua capacità di creare un’atmosfera sensuale e coinvolgente. Reijn dimostra una notevole abilità nel dirigere gli attori, nel creare tensione e nel gestire i momenti più intimi e provocatori. La sua regia è stata descritta come “ipnotizzante” e “sottile e abilmente realizzata”. Reijn è in grado di combinare elementi di thriller erotico con una prospettiva femminile e un senso dell’umorismo pungente. La sua regia si concentra sul racconto attraverso gli attori, enfatizzando le emozioni e le dinamiche di potere tra i personaggi.
- Fotografia: La fotografia di Jasper Wolf è stata lodata per la sua capacità di catturare la sensualità e la tensione del film. Wolf utilizza primi piani intensi e movimenti di macchina nervosi per enfatizzare l’attrazione tra i personaggi e per creare un senso di inquietudine. La fotografia si concentra anche sui dettagli, come i tessuti, le luci e le ombre, per creare un’atmosfera suggestiva e coinvolgente. Il lavoro di Wolf è stato definito “spellbinding” per la sua capacità di creare immagini suggestive e ricche di significato.
- Montaggio: Il montaggio del film è stato descritto come ritmico e coinvolgente, in grado di creare una sorta di seduzione che attrae lo spettatore. Il montaggio è utilizzato per creare transizioni fluide tra le scene, per enfatizzare i momenti più sensuali e per creare un senso di urgenza e tensione. Il montaggio contribuisce a creare un’esperienza cinematografica intensa e coinvolgente. In particolare, il montaggio è evidente in una sequenza di Romy che riceve procedure cosmetiche che viene resa ritmica dall’editing, dando una sensazione di essere fuori tempo rispetto alla trama principale, ma non fuori luogo.
- Colonna Sonora: La colonna sonora originale di Cristobal Tapia de Veer è stata definita “sinfonica e spesso gigantesca”, capace di creare un’atmosfera di presentimento e di intensificare le emozioni del film. Tapia de Veer utilizza una combinazione di musica elettronica e orchestrale per creare un’atmosfera suggestiva e per enfatizzare le dinamiche di potere tra i personaggi. Le scelte musicali del film, come l’uso di “Never Tear Us Apart” degli INXS e di “Father Figure” di George Michael, sono state elogiate per la loro capacità di sottolineare i momenti più significativi del film. La colonna sonora stessa sembra “sul punto dell’orgasmo”.
- Scenografia e Costumi: La scenografia e i costumi del film contribuiscono a creare un’atmosfera elegante e sofisticata, ma allo stesso tempo inquieta e a tratti claustrofobica. Gli ambienti di lavoro, gli appartamenti di lusso e le stanze d’albergo sono tutti progettati per riflettere la personalità dei personaggi e le dinamiche di potere che si svolgono tra di loro. I costumi, in particolare, sono utilizzati per esprimere la personalità e le emozioni dei personaggi, come l’abito elegante di Romy e l’abbigliamento trasandato di Samuel.
In sintesi, Babygirl eccelle nei comparti tecnici grazie alla regia audace e sensuale di Halina Reijn, alla fotografia suggestiva di Jasper Wolf, al montaggio ritmico e coinvolgente, alla colonna sonora intensa di Cristobal Tapia de Veer, e alla scenografia e ai costumi che contribuiscono a creare un’atmosfera unica e distintiva. Tutti questi elementi lavorano insieme per creare un’esperienza cinematografica ricca di emozioni, sensualità e riflessioni sul potere e sul desiderio.
La regia di Babygirl
Ho chiesto un giudizio complessivo sulla regia del film.
- Stile Registico Audace e Stilisticamente Interessante: La regia di Halina Reijn è ampiamente elogiata per il suo stile audace e per l’approccio non convenzionale. La regista dimostra una notevole capacità di sfruttare gli elementi visivi e sonori per creare un’atmosfera coinvolgente e spesso ipnotizzante. La sua regia è considerata capace di subvertire le convenzioni del genere del thriller erotico.
- Uso Efficace della Colonna Sonora e della Fotografia: La colonna sonora, con l’inclusione di brani come “Father Figure” di George Michael e “Never Tear Us Apart” degli INXS, viene notata per la sua capacità di arricchire l’esperienza emotiva del film. La fotografia di Jasper Wolf è descritta come “intensa e voyeuristica”. L’uso di luci al neon e movimenti di camera nervosi contribuisce a creare una sensazione di desiderio e tensione.
- Montaggio Ritmico e Coinvolgente: Il montaggio è descritto come ritmico ed efficace, in particolare nelle sequenze in cui Romy si sottopone a trattamenti di bellezza. Queste sequenze, pur non essendo strettamente legate alla trama, sono rese “ritmiche e affascinanti” attraverso l’uso del montaggio.
- Capacità di Creare un’Atmosfera Intima e Sensuale: Reijn riesce a creare un’atmosfera intima e sensuale che avvolge lo spettatore, in particolare nelle scene tra Romy e Samuel. Le scene di sesso sono girate in modo esplicito ma anche con un’attenzione particolare alle emozioni e ai dettagli. L’approccio di Reijn è considerato “onesto” e privo di giudizio morale.
- Sottigliezza e Abilità Narrativa: Nonostante l’apparente semplicità della trama, la regia di Reijn è sottile e abile nel gestire le dinamiche di potere, il desiderio e le complesse emozioni dei personaggi. La regista dimostra di essere “viva” rispetto alle performance degli attori, creando un senso di fiducia tra lei e il cast. La regia è capace di estendere empatia ad ogni personaggio coinvolto nella relazione illecita.
- Riferimenti ad Altri Film: La regia di Reijn mostra anche un’influenza di altri film, come i thriller erotici degli anni ’80 e ’90, ma anche opere più recenti come Secretary. Tuttavia, Reijn riesce a superare le aspettative e a creare qualcosa di nuovo. Le somiglianze con altri film non sono viste come una debolezza, ma come punti di partenza per un’esplorazione più profonda.
- Critiche alla Regia: Nonostante i molti elogi, alcuni critici hanno evidenziato che lo stile di Reijn a volte può risultare “silly”, forse perchè non riesce sempre a creare una vera tensione. Alcuni trovano che i temi importanti, come l’etica aziendale e il razzismo, siano trattati in modo superficiale, non pienamente sviluppati e quindi potenzialmente meno incisivi.
In sintesi, la regia di Halina Reijn in Babygirl è ampiamente apprezzata per la sua audacia, lo stile innovativo e la capacità di creare un’esperienza sensoriale coinvolgente per lo spettatore. Nonostante alcune critiche minori, la sua regia è considerata un punto di forza del film, contribuendo a renderlo un’opera stimolante e provocatoria.
Una chiave di lettura: dominazione e sottomissione
Uno degli aspetti meglio riusciti, a mio avviso, è la dinamica dominazione/sottomissione rappresentata dal film. Questi gli aspetti principali.
- Ribaltamento delle Dinamiche di Potere: Il film esplora un ribaltamento delle tradizionali dinamiche di potere, in particolare tra i generi. Romy, la CEO di successo, è una figura di autorità nel mondo professionale, ma desidera essere sottomessa nella sfera sessuale. Questo contrasto è centrale per la narrazione e mette in discussione le aspettative sociali e di genere. Il personaggio di Samuel, l’interno, è un personaggio il cui atteggiamento e presenza mettono in discussione l’autorità di Romy sin dal primo incontro.
- Sottomissione e Desiderio: La sottomissione di Romy non è presentata come una debolezza, ma come un’espressione del suo desiderio. Il film esplora come il desiderio femminile possa manifestarsi in modi non convenzionali e come la sottomissione possa essere una forma di liberazione e piacere per alcune donne. Romy prova piacere nell’essere comandata da Samuel e ciò è parte del suo desiderio di liberarsi dalle pressioni della sua vita ordinaria.
- Il Ruolo di Samuel: Samuel, l’interno più giovane, assume un ruolo dominante nella relazione con Romy, nonostante la sua posizione lavorativa subordinata. Il suo comportamento è descritto come “aggressivo”, “provocatorio” e “non sottomesso”. Nonostante questo, il suo personaggio è descritto anche come “calmante”, “intenso” e “carismatico”, creando una dinamica complessa. Samuel riesce a percepire il desiderio di Romy di essere comandata, agendo di conseguenza. Le motivazioni di Samuel non sono sempre chiare e la sua opacità contribuisce al mistero e all’interesse del film. Samuel utilizza la propria posizione per manipolare e sedurre Romy, e non ha paura di fare riferimento alle politiche HR, dimostrando una strategia per raggiungere i suoi scopi.
- La Complessità della Dinamica BDSM: Le dinamiche sadomasochistiche tra Romy e Samuel sono rappresentate in modo sfaccettato e non stereotipato. Il film evita i cliché e le semplificazioni spesso associati al BDSM, mostrando come questa forma di interazione possa essere complessa, consensuale e arricchente. Il film esplora le reazioni dei personaggi ai loro desideri e alle loro fantasie senza presentare un giudizio morale.
- Controllo e Perdita di Controllo: Il film gioca con i concetti di controllo e perdita di controllo. Romy è una donna che controlla molti aspetti della sua vita, ma desidera perdere il controllo nella sfera sessuale. Questa tensione tra controllo e desiderio di abbandono è una delle chiavi della sua personalità e del suo rapporto con Samuel. Per Romy la perdita di controllo è una fonte di piacere e liberazione. Samuel, al contrario, desidera guadagnare controllo su Romy, pur essendo un suo dipendente.
- Il Concetto di Consenso: Il film affronta anche il tema del consenso, in modo non didattico ma attraverso la rappresentazione delle interazioni tra Romy e Samuel. Il film mostra come il consenso sia un processo dinamico e negoziato tra le persone, non un semplice atto formale. Ci sono dei momenti in cui Samuel si accerta dei limiti di Romy e delle sue reazioni.
- L’Influenza del Contesto Lavorativo: Il contesto lavorativo, con le sue dinamiche di potere e le gerarchie, influenza la relazione tra Romy e Samuel. La loro relazione è vista come una violazione delle regole aziendali e un rischio per la carriera di Romy. Il potere nel luogo di lavoro non corrisponde necessariamente al potere nella sfera sessuale e privata dei personaggi.
- Il Gioco dei Ruoli: Il film esplora il gioco dei ruoli nella relazione tra Romy e Samuel. Romy passa dal ruolo di capo al ruolo di sottomessa, mentre Samuel passa dal ruolo di dipendente al ruolo di dominante. Questa fluidità dei ruoli contribuisce alla complessità della relazione e rende difficile stabilire chi ha veramente il controllo. Le identità dei due personaggi sono fluide e interscambiabili e i ruoli che ricoprono sia nel privato che nel pubblico non sono fissi.
- Critica al Femminismo Tradizionale: Babygirl offre una critica al femminismo tradizionale, che spesso associa la sottomissione alla debolezza e alla passività. Il film suggerisce che le donne possono trovare piacere e potere nella sottomissione, e che il desiderio femminile è complesso e non può essere ridotto a categorie rigide. Samuel esprime questo concetto dicendo che vedere una donna come sottomessa è un’idea obsoleta.
- Assenza di un Giudizio Morale: Il film non offre un giudizio morale sulle scelte dei personaggi. La regista Halina Reijn esplora le dinamiche di potere e il desiderio senza condannare o lodare le azioni di Romy e Samuel. Il film si concentra sulla complessità e l’ambivalenza delle relazioni umane, lasciando allo spettatore la responsabilità di interpretare le azioni dei protagonisti.
In sintesi, Babygirl offre una rappresentazione sfaccettata e provocatoria dei temi della dominazione, sottomissione e dinamiche di potere, mettendo in discussione le convenzioni sociali e di genere e offrendo una prospettiva complessa sul desiderio femminile. Il film esplora questi temi in modo non giudicante e con una particolare attenzione alle emozioni e alle esperienze dei personaggi.
Punti di forza e di debolezza
La critica ha promosso il film. Ho chiesto punti di forza e punti di debolezza. Su quelli di debolezza non sono totalmente d’accordo.
Punti di Forza:
- Interpretazione di Nicole Kidman: L’interpretazione di Kidman è ampiamente elogiata come uno dei punti di forza principali del film. La sua performance è descritta come “coraggiosa” e “senza paura”. Molti critici notano come Kidman si immerga completamente nel ruolo, mostrando sia la vulnerabilità che la forza del personaggio. Viene sottolineato come la sua capacità di esprimere emozioni complesse, a volte contraddittorie, sia fondamentale per il successo del film. La sua performance è considerata “una delle migliori della sua carriera”. Viene anche notato che Kidman riesce a esprimere sia il controllo che la sottomissione del personaggio.
- Esplorazione della Sessualità Femminile: Babygirl affronta la sessualità femminile in modo esplicito e senza giudizio. Il film esplora il desiderio femminile, il piacere e la sottomissione in modo più profondo rispetto ad altre produzioni che spesso evitano questi temi. La prospettiva femminile, sia nella regia che nella narrazione, aggiunge una dimensione diversa e autentica al racconto.
- Dinamiche di Potere: Il film esplora le dinamiche di potere in vari contesti, non solo nella relazione tra Romy e Samuel, ma anche nel mondo aziendale. Queste dinamiche vengono presentate in modo sfaccettato, senza semplificazioni o giudizi morali. Il film sfida le aspettative di genere e potere, mostrando come questi si intrecciano e si influenzano reciprocamente.
- Stile Registico e Tecnico: La regia di Halina Reijn è considerata audace e stilisticamente interessante. La colonna sonora, con l’uso di canzoni come “Father Figure” di George Michael, aggiunge un tocco particolare e memorabile. La fotografia è descritta come “intensa e voyeuristica”. Il film è considerato formalmente “ipnotizzante” e capace di coinvolgere lo spettatore attraverso l’uso di luci al neon e musiche intense.
- Umorismo e Ironia: Nonostante i temi trattati, il film è spesso caratterizzato da un umorismo tagliente e da momenti ironici. Questo umorismo contribuisce a rendere il film più accessibile e meno pesante, permettendo allo spettatore di riflettere sui temi trattati senza sentirsi sopraffatto.
- Rappresentazione dei Personaggi: Babygirl presenta personaggi complessi e ambigui. Romy e Samuel non sono né eroi né cattivi, ma individui con desideri e debolezze. Il film riesce a rendere i personaggi non solo interessanti ma anche identificabili, nonostante le loro azioni discutibili.
Punti di Debolezza:
- Trama a Volte Implausibile: Alcune fonti suggeriscono che la relazione tra Romy e Samuel possa risultare poco credibile. Alcuni eventi e sviluppi narrativi potrebbero sembrare forzati o poco realistici.
- Finale Insoddisfacente: Molti critici hanno notato che il finale del film è uno dei suoi punti deboli. Il finale è descritto come “affrettato” o “troppo ordinato”.
- Sottotrame Non Sviluppate: Alcuni temi e sottotrame, come il passato di Romy e le dinamiche nel suo ambiente lavorativo, non vengono esplorati a sufficienza. Alcuni aspetti del film sembrano non trovare una vera e propria conclusione o sviluppo.
- Mancanza di Tensione: Nonostante sia classificato come thriller erotico, il film a volte manca di vera tensione. La mancanza di punizione o conseguenze dirette per le azioni dei personaggi può diminuire il senso di pericolo e suspense. Il film non è considerato particolarmente “pericoloso” o “scabroso”.
- Personaggi Secondari Poco Approfonditi: Alcuni personaggi secondari, come il marito di Romy, Jacob, o l’assistente Esme, non sono pienamente sviluppati. Le loro motivazioni e i loro ruoli nella storia potrebbero risultare meno incisivi.
- Ripetitività di Alcune Scene: Alcuni critici menzionano come le scene di sesso, sebbene esplorate senza tabù, potrebbero diventare ripetitive.
L’ambientazione aziendale tech
Ho chiesto un focus sull’ambientazione del film, in un’azienda tech con sede a New York. La critica sociale è evidente. Qui la sintesi di come si sviluppa:
- Ambientazione Aziendale: Il film è ambientato nel contesto di un’azienda di successo chiamata “Tensile”, specializzata in robotica per sistemi di consegna automatizzati per magazzini. Questo contesto non è solo uno sfondo, ma diventa parte integrante della narrazione, influenzando le dinamiche di potere e le interazioni tra i personaggi. La sede dell’azienda, che sembra più un ufficio legale di lusso che un magazzino, riflette la superficie di controllo e perfezione che Romy, la CEO, cerca di mantenere.
- Romy come CEO: Romy Mathis, interpretata da Nicole Kidman, è presentata come una potente e influente CEO di Tensile. La sua figura è quella di una “girlboss” di successo, che si destreggia tra la vita professionale e personale con apparente facilità. Tuttavia, il film rivela come questa immagine di controllo sia solo una facciata, e che la sua vita sia piena di insoddisfazioni e desideri repressi.
- Critica alla Cultura Aziendale: Il film offre una critica sottile ma presente alla cultura aziendale contemporanea. Viene messa in discussione l’ipocrisia di aziende che si presentano come “inclusive” e “nurturing”, mentre in realtà perpetuano dinamiche di potere e sfruttamento. L’azienda di Romy, che si occupa di automatizzare i processi lavorativi, diventa una metafora di una società sempre più controllata e standardizzata. Le continue dichiarazioni di Romy circa la sua azienda che libera i dipendenti dai lavori umili, rivelano che vede i lavoratori come delle macchine e non come persone.
- Dinamiche di Potere nel Luogo di Lavoro: Le dinamiche di potere sono un elemento chiave del film, non solo nella relazione tra Romy e Samuel, ma anche nel contesto lavorativo. Il film mostra come il potere possa essere esercitato in modi diversi e non sempre evidenti, sia attraverso la posizione gerarchica che attraverso la seduzione e la manipolazione. La relazione illecita tra Romy e Samuel è vista anche come una violazione delle politiche aziendali e dell’etica del lavoro. La dinamica di potere tra i due è capovolta nel loro rapporto privato.
- Aspetti Visivi e Stilistici: Anche la presentazione visiva dell’ambiente di lavoro contribuisce a creare un’immagine specifica della cultura aziendale. Gli uffici di Tensile sono descritti come moderni e lussuosi, ma anche impersonali, riflettendo la freddezza e l’efficienza che caratterizzano il mondo del lavoro contemporaneo. L’ambiente aziendale viene anche confrontato con lo studio di produzione di una casa cinematografica che mette in luce la finzione dello spazio dell’ufficio.
- Il Ruolo dell’Assistente: L’assistente di Romy, Esme (interpretata da Sophie Wilde), rappresenta un altro aspetto del mondo aziendale. La sua ambizione e il suo desiderio di avanzamento di carriera la mettono in conflitto con le azioni di Romy. Il personaggio di Esme è rappresentato come meno potente ma è in grado di utilizzare il sistema e di usare la sua disapprovazione come una forma di bullismo femminista e morale. Esme alla fine fa delle mosse per mettere in pericolo sia la carriera che la vita privata della sua capo.
- La Tecologia come Metafora: L’azienda di Romy, che sviluppa sistemi di automazione, funge da metafora per la crescente dipendenza dalla tecnologia e il controllo che esercita sulla vita delle persone. La tecnologia è usata per controllare sia le consegne delle merci che, metaforicamente, i desideri e i corpi dei personaggi.
In sintesi, gli aspetti corporate di Babygirl non sono solo un mero contesto, ma contribuiscono in modo significativo alla narrazione, all’esplorazione delle dinamiche di potere, alla critica sociale e all’analisi delle complesse sfaccettature della sessualità femminile nel mondo del lavoro contemporaneo. Il film usa il contesto corporate per parlare di desideri, controllo e sottomissione in un contesto in cui i poteri sono definiti dalle gerarchie e dalle convenzioni sociali.
I bastian contrari
54 recensioni totali su Metacritic e la media è 80/100. Media molto alta, ma c’è a chi Babygirl non è piaciuto. Perché? Quali argomenti?
Ci sono diversi motivi per cui Babygirl non ha convinto completamente una parte della critica, nonostante gli elogi ricevuti per alcuni aspetti specifici. Ecco alcuni dei punti più critici evidenziati nelle fonti:
- Personaggi secondari poco sviluppati: Molti critici hanno notato che i personaggi secondari del film, come il marito di Romy, Jacob, e la sua assistente, Esme, sono poco approfonditi e servono principalmente come “tipi” piuttosto che come personaggi tridimensionali. Questa mancanza di sviluppo dei personaggi di supporto riduce la profondità emotiva del film e fa sì che la narrazione si concentri eccessivamente su Romy e Samuel. Il personaggio di Samuel è stato criticato per essere una “tabula rasa” senza una backstory ben definita.
- Trama prevedibile e a tratti melodrammatica: Nonostante l’inizio promettente, alcuni critici hanno trovato la trama del film prevedibile e a tratti melodrammatica, soprattutto nel terzo atto. La narrazione sembra seguire un percorso già battuto, con pochi colpi di scena o sorprese. Alcuni dialoghi sono stati considerati “didascalici” e troppo espliciti, minando la forza espressiva del film.
- Temi non completamente esplorati: Alcuni temi importanti, come il passato traumatico di Romy e le sue motivazioni, non vengono esplorati a fondo e sembrano aggiunti in modo superficiale. La critica al mondo aziendale e all’automazione, pur essendo presente, non è sufficientemente sviluppata.
- Mancanza di conseguenze reali: Diversamente da altri thriller erotici, Babygirl evita di mostrare le conseguenze reali e concrete delle azioni di Romy, soprattutto quelle che potrebbero derivare dalla sua relazione con Samuel. Questo contribuisce a rendere la narrazione meno audace e meno incisiva, e fa sembrare il film un “esercizio di stile”. Il finale è stato descritto come “improbabile” e poco soddisfacente, quasi un “ripensamento”.
- Sottotoni problematici: Alcuni critici hanno interpretato il rapporto tra Romy e Samuel come problematico, sottolineando la differenza di età e la dinamica di potere squilibrata. Sebbene il film cerchi di presentare la sottomissione come una forma di liberazione per Romy, alcune recensioni hanno espresso preoccupazione per il potenziale fraintendimento della relazione come una forma di abuso.
- Stile a volte eccessivo: Lo stile di regia, seppur apprezzato per la sua sensualità e intensità, è stato anche criticato per essere a volte eccessivo e autoindulgente. Alcuni critici hanno trovato la messa in scena “patinata e superficiale”, con un’estetica che ricorda un catalogo di moda piuttosto che un’indagine profonda sulla sessualità e sul potere.
- Non all’altezza delle aspettative: Alcuni critici si aspettavano un film più audace e provocatorio, simile a Eyes Wide Shut o Secretary, ma sono rimasti delusi da una narrazione che considerano troppo “sicura” e prevedibile. L’approccio “leggero e satirico” del film non ha convinto tutti, e alcuni lo hanno considerato privo di “genuina tensione”. Alcuni recensori hanno sentito che il film prometteva più di quanto mantenesse, con un’analisi non del tutto approfondita delle dinamiche di potere e della sessualità femminile.
- Mancanza di un vero rischio: Mentre Babygirl cerca di mettere in discussione le norme sociali e sessuali, il film non riesce mai a prendere una posizione veramente rischiosa. Nonostante alcuni momenti di potenziale conflitto, la narrazione rimane sempre all’interno di una “zona di comfort”, senza spingere realmente i suoi personaggi o le sue tematiche al limite. Questo ha portato alcuni critici a considerarlo un film che “pizzica e rosicchia” le norme sociali, ma senza mai andare davvero a fondo.
In sintesi, le critiche negative a Babygirl si concentrano principalmente sulla mancanza di profondità nella trama e nei personaggi secondari, sulla prevedibilità della narrazione e su un’eccessiva attenzione allo stile a discapito della sostanza. Nonostante alcune scene intense e le ottime interpretazioni degli attori, il film non riesce a convincere pienamente una parte della critica per la sua incapacità di affrontare le tematiche complesse che si propone di indagare.
Nessun film è perfetto, ma queste critiche mi sembrano ingenerose.
Esperimento riuscito. Mi è piaciuto andare a vedere come la critica ha reagito al film nel suo insieme, evidenziando gli aspetti che mi hanno colpito di più. Da ripetere con film più divisivi e complessi.
Babygirl in ogni caso è promosso anche da me a pieni voti.
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