Tra qualche settimana ho in cantiere un viaggio a Parigi. Così, per caso, mi sono reso conto di avere nella mia antibiblioteca Resoconto parigino di Thomas Mann, libro in cui l’autore racconta di un viaggio a Parigi.

Non ho resistito e ho dato il libro in pasto a NotebookLM e ho chiesto di darmi qualche spunto su dove camminare a Parigi, città che in realtà conosco abbastanza bene.
Quando è stato a Parigi Thomas Mann?
La visita di Thomas Mann a Parigi si è svolta nel gennaio del 1926.
- L’arrivo a Parigi è avvenuto mercoledì 20 gennaio, alle ore 6, presso la Gare de l’Est.
- Durante la sua permanenza di circa una settimana, Mann ha partecipato a numerosi eventi e incontri, tra cui la conferenza alla Fondazione Carnegie, cene con personalità politiche e culturali, interviste con giornalisti e visite a luoghi d’interesse della città.
- Giovedì 21 gennaio, ha incontrato un corrispondente del “New York Herald” e ha partecipato a diversi incontri.
- Il 22 gennaio, ha incontrato un giornalista del “Chicago Tribune” e ha visitato alcuni luoghi con la moglie e Joseph Chapiro.
- Il 25 gennaio, ha incontrato il conte e la contessa de Ponge.
- La partenza da Parigi è avvenuta a bordo dell’Orient-Express, con un lungo viaggio in treno che lo ha riportato a Monaco di Baviera.
- L’autore ha menzionato più volte i giorni della settimana (mercoledì, giovedì, venerdì e lunedì) per indicare date e impegni.
L’autore ha documentato con precisione i giorni della sua permanenza a Parigi, rendendo possibile individuare il periodo della sua visita nel gennaio del 1926.
Che ha fatto in questo periodo?
A Parigi, Thomas Mann ha partecipato a diversi eventi e incontri, sia formali che informali, che hanno contribuito a delineare la sua esperienza nella capitale francese. Ecco una panoramica delle sue attività:
- Conferenza alla Fondazione Carnegie: Mann ha tenuto un discorso presso la sede europea della Dotation Carnegie pour la paix internationale, dove ha parlato del rapporto tra cultura tedesca e francese e dell’importanza della pace e della collaborazione in Europa. Ha discusso di romanticismo, democrazia e dell’unità europea.
- Questo evento ha generato alcune controversie, con giornalisti esclusi e un’atmosfera di tensione, ma alla fine la conferenza è stata considerata un successo.
- Incontri con personalità culturali e politiche:
- Ha incontrato numerosi intellettuali, scrittori, diplomatici e politici francesi, tedeschi e di altre nazionalità. Tra questi, figurano Henri Lichtenberger, Jean-Édouard Spenlé, Charles Du Bos, Alfred Kerr, e il ministro della guerra francese Paul Painlevé.
- Ha partecipato a cene e ricevimenti organizzati dall’ambasciata tedesca, dall’Union intellectuelle française e da altri circoli culturali.
- Ha conversato con diverse persone su argomenti come la letteratura, la politica, la cultura e le relazioni tra Francia e Germania.
- Visite a luoghi di interesse:
- Ha visitato il Louvre, ammirando opere d’arte e architetture.
- Ha passeggiato lungo la Senna, curiosando tra i bouquinistes.
- Ha esplorato diverse strade e quartieri di Parigi, come rue de Rivoli, avenue de l’Opéra, e il quartiere di Saint-Médard.
- Ha visitato luoghi storici come Notre-Dame, Saint-Sulpice, e il Palais du Luxembourg.
- Ha anche visitato luoghi come l’Île Saint-Louis, Place de la Concorde, Passage des Favorites, e Saint-Julien-le-Pauvre.
- Interviste con giornalisti: Ha rilasciato interviste a giornalisti di diverse testate, tra cui il “New York Herald”.
- Incontri con altri scrittori:
- Ha incontrato lo scrittore russo Ivan Bunin e ha parlato delle sue opere.
- Ha incontrato Lev Šestov.
- Ha incontrato Dmitrij Merežkovskij.
- Esperienze personali:
- Ha soggiornato all’hotel Palais d’Orsay.
- Ha apprezzato la cucina francese, in particolare i frutti di mare da Prunier e il vino Graves Supérieures.
- Ha sperimentato il traffico caotico di Parigi e l’odore della benzina, diverso da quello tedesco.
- Ha avuto difficoltà con gli autisti di taxi che non conoscevano bene la città.
- Riflessioni e considerazioni: Mann ha riflettuto sulla cultura tedesca e sul suo rapporto con quella francese, sul valore dell’umorismo, sulla politica e sul destino dell’Europa. Ha mostrato interesse per l’arte e la letteratura, non solo francesi, ma anche di altri paesi come l’Egitto.
In sintesi, il soggiorno parigino di Thomas Mann è stato un susseguirsi di impegni formali, incontri informali, visite culturali ed esperienze personali. Ha cercato di stabilire un dialogo tra la cultura tedesca e quella francese, promuovendo la pace e la comprensione reciproca.
Che luoghi ha visitato a Parigi?
Considerando gli itinerari descritti nel testo, alcuni luoghi visitati potrebbero essere interessanti da esplorare anche oggi:
- Parigi: La città stessa offre numerosi spunti per itinerari. L’autore ha visitato molti luoghi di interesse, tra cui:
- Bouquinistes sulla Senna: Una passeggiata lungo la Senna, curiosando tra i libri usati, è un’esperienza senza tempo.
- Rue de Rivoli e avenue de l’Opéra: Queste strade sono ideali per lo shopping e per ammirare l’architettura.
- Café Rohan: Un caffè dove gustare un buon pasto e un vino francese.
- Île Saint-Louis: Un’isola affascinante con edifici antichi.
- Place de la Concorde: Una piazza storica con palazzi del Settecento.
- Notre-Dame: Nonostante i lavori di restauro, la cattedrale gotica rimane un luogo di grande spiritualità.
- Louvre: Un museo da non perdere, anche solo per una rapida visita.
- Quartiere di Saint-Médard: Esplorare questa zona con la sua atmosfera studentesca e le architetture antiche.
- Passage des Favorites: Un luogo con una sala da pranzo sormontata da una biblioteca e un salottino.
- Saint-Julien-le-Pauvre: Una piccola chiesa con una fontana antica e un giardino con vista su Notre-Dame.
- Museo di Cluny: Un luogo dove si possono ammirare resti romani e costruzioni del Quattrocento.
- Saint-Sulpice: Una chiesa con architetture di stili diversi.
- Palais du Luxembourg: Un palazzo con un parco e la fontana de’ Medici.
- Place des Vosges: Una piazza storica circondata da palazzi di mattoni rossi.
Un paio di itinerari
Ho chiesto di raggruppare i luoghi in un paio di itinerari da svolgere in mezza giornata, oggi:
Certamente. Ecco due itinerari di mezza giornata, basati sui luoghi descritti nelle fonti e nella nostra conversazione precedente, pensati per offrire un’esperienza ricca e variegata:
Itinerario 1: Parigi Storica e Letteraria
Questo itinerario si concentra sui luoghi che hanno affascinato l’autore per la loro storia, cultura e atmosfera letteraria.
- Mattina (9:00-13:00):
- Inizia la giornata con una passeggiata lungo la Senna, esplorando i bouquinistes. Questo offre un’esperienza unica e permette di immergersi nella cultura parigina.
- Prosegui verso l’Île Saint-Louis, ammirando gli edifici antichi.
- Visita la piccola chiesa di Saint-Julien-le-Pauvre e il suo giardino, godendoti la vista su Notre-Dame.
- Concludi la mattinata con un caffè o un pranzo leggero in un locale tipico, magari nei pressi del Café Rohan.
Questo itinerario permette di assaporare l’atmosfera storica e culturale di Parigi, seguendo le orme dell’autore e scoprendo angoli nascosti e affascinanti.
Itinerario 2: Parigi Artistica e Architettonica
Questo itinerario si concentra sull’arte, l’architettura e gli spazi che hanno colpito l’autore per la loro bellezza e originalità.
- Pomeriggio (14:00-18:00):
- Inizia con una visita al Louvre, concentrandoti su alcune opere specifiche come la Nike di Samotracia e la Venere di Milo o sui cortili più antichi, per una rapida immersione nella grande arte.
- Passeggia attraverso rue de Rivoli e avenue de l’Opéra, ammirando le vetrine e l’architettura.
- Visita Place des Vosges, osservando i palazzi di mattoni rossi.
- Concludi l’itinerario con una visita al quartiere di Saint-Médard e ai suoi edifici antichi, sentendoti parte della vivace atmosfera studentesca.
Questo itinerario offre uno sguardo più approfondito sulle bellezze artistiche e architettoniche di Parigi, esplorando sia i grandi monumenti che le zone più nascoste.
Se ti interessa la figura di Thomas Mann, ti consiglio vivamente Il mago, la biografia romanzata scritta da Colm Tolbin. Bellissimo libro.
Caso vuole che, leggendo l’ultimo libro di Edmund White, scopro che l’anziano autore ha scritto anch’egli un libro sul passeggiare a Parigi, da flâneur.
Non ho resisto e col metodo di cui sopra ho estratto altri spunti utili e interessanti.
Il flâneur
Innanzitutto è necessario partire dal significato di flâneur:
Essere un flâneur significa passeggiare senza meta, lasciandosi guidare dalla curiosità e dal piacere di osservare la vita che scorre intorno. Il flâneur è uno stroller, un osservatore appassionato che si perde nella folla, assorbendo le impressioni del contesto urbano.
Ecco alcuni aspetti chiave dell’essere un flâneur, secondo le fonti:
- Assenza di meta: Il flâneur non ha una destinazione precisa, ma si muove in modo casuale, seguendo il proprio istinto e la propria curiosità.
- Passività: Il flâneur si abbandona al flusso aleatorio delle strade, immergendosi nella molteplicità e nel movimento. Non cerca attivamente qualcosa, ma si lascia trovare dalle esperienze.
- Osservazione: Il flâneur è un osservatore acuto, che presta attenzione ai dettagli della vita urbana, dalle persone agli oggetti, dai monumenti ai negozi.
- Godimento del presente: Il flâneur vive nel presente, assaporando le esperienze senza trasformarle in conoscenze. L’esperienza è considerata pura, inutile e grezza.
- Solitudine: Nonostante si immerga nella folla, il flâneur mantiene una distanza, osservando il mondo con un senso di malinconia e solitudine.
- Disponibilità di tempo libero: Il flâneur ha bisogno di tempo libero per passeggiare senza fretta, poiché l’eccesso di lavoro o l’urgenza di raggiungere un obiettivo sono contrari allo spirito della flânerie.
Parigi è considerata la città ideale per il flâneur, grazie alla sua bellezza diffusa, alla varietà dei suoi quartieri e alla ricchezza dei suoi dettagli. La città è vista come un palinsesto, dove il flâneur può imporre la propria visione personale. Ogni quartiere, dal cuore classico ai sobborghi multietnici, offre opportunità per la flânerie.
La flânerie, tuttavia, può assumere diverse forme:
- Il flâneur scientifico: Come Eugène Atget, il fotografo ossessionato dalla documentazione di ogni angolo di Parigi prima che scomparisse a causa della modernità.
- Il flâneur surrealista: Come André Breton, che trasforma la flânerie in una patologia, registrando con precisione le proprie emozioni e le proprie osservazioni.
- Il flâneur omosessuale: Il flâneur gay che utilizza le passeggiate come opportunità per incontrare altri uomini, con una differenza fondamentale rispetto al flâneur tradizionale: l’incontro è visto come un fine, non un’attività priva di scopo.
In conclusione, essere un flâneur significa abbracciare una modalità di esistenza caratterizzata dalla libertà, dall’osservazione, e dalla ricerca del piacere nelle piccole cose della vita urbana. Il flâneur è un esploratore del quotidiano, che trova la bellezza e la meraviglia anche negli angoli più nascosti della città.
Due itinerari
Ho virtualmente chiesto anche a Edmund White due itinerari:
Certamente, ecco alcuni itinerari che puoi fare a Parigi in due mezze giornate, tenendo presente lo spirito del flâneur, ovvero passeggiate senza meta precisa, lasciandosi guidare dalla curiosità, con spunti dai materiali forniti:
Mezza giornata 1: Il cuore classico e la Senna
- Mattina: Inizia con una passeggiata nel cuore di Parigi, partendo dall’Île de la Cité, dove puoi visitare la Sainte-Chapelle, una chiesa nascosta dietro il palazzo di giustizia. Questa chiesa è un esempio di architettura gotica con vetrate colorate che creano un’atmosfera unica. Prosegui poi verso l’Île Saint-Louis, ammirando gli edifici storici e l’atmosfera tranquilla. Attraversa il ponte e raggiungi la riva sinistra.
- Tarda Mattina/Primo Pomeriggio: Percorri il Boulevard Saint-Germain, fermandoti a visitare le librerie e i caffè storici come Les Deux Magots e il Café de Flore, luoghi frequentati da artisti e intellettuali. Puoi pranzare in uno dei tanti bistrot della zona, assaporando la cucina francese. Da qui, puoi passeggiare lungo la rue Bonaparte, osservando i negozi di arredamento e tessuti, fino a raggiungere l’Institut de France.
- Pomeriggio: Concludi la giornata con una passeggiata lungo la Senna, ammirando i monumenti che si affacciano sul fiume, come il Louvre e il Musée d’Orsay, e i ponti che attraversano il fiume. Puoi anche prendere un bâteau mouche per una prospettiva diversa sulla città.
Questo itinerario ti permette di assaporare la Parigi classica, ricca di storia e cultura, ma anche di goderti il fascino della vita quotidiana lungo le rive della Senna.
Mezza giornata 2: La Parigi multiculturale e alternativa
- Mattina: Inizia con l’esplorazione di un quartiere multiculturale, come Belleville o Barbès. In particolare, puoi recarti al mercato di Barbès Rochechouart, sotto i binari della metropolitana, per immergerti in un’atmosfera vivace e colorata. Qui troverai spezie, tessuti, cibi e persone provenienti da diverse culture.
- Tarda Mattina/Primo Pomeriggio: Passeggia lungo la rue de la Goutte d’Or, un tempo cuore del quartiere arabo, e osserva come si mescolano le culture. Potresti visitare la Mosquée de Paris, un luogo di culto e di incontro con un hammam e un giardino del tè. Pranza in uno dei tanti ristoranti che offrono cucina araba o africana.
- Pomeriggio: Dedica il pomeriggio all’esplorazione di luoghi alternativi e insoliti. Recati nel Marais per esplorare il quartiere ebraico, in particolare la rue des Rosiers, con i suoi negozi kosher e i panifici. Puoi anche cercare il Village St Paul, un insieme di negozi di antiquariato nascosti. In alternativa, potresti visitare uno dei musei meno conosciuti, come il Musée des Cristalleries de Baccarat, il Museo della Vita Romantica, o il Musée Nissim de Camondo.
Questo itinerario ti porterà alla scoperta di una Parigi meno turistica e più autentica, dove le diverse culture si incontrano e si fondono.
Consigli aggiuntivi per il flâneur
- Non avere fretta: Lascia spazio all’improvvisazione e alle deviazioni dal percorso pianificato.
- Osserva i dettagli: Presta attenzione ai particolari architettonici, alle vetrine dei negozi, alle persone che incontri.
- Fermati nei caffè: Siediti a un tavolino all’aperto, osserva la gente e assapora l’atmosfera parigina.
- Esplora i mercati: I mercati sono luoghi ideali per immergersi nella vita locale e scoprire oggetti e cibi insoliti.
- Perditi: A volte, il modo migliore per scoprire una città è semplicemente vagare senza una meta precisa.
- Ritorna sui tuoi passi: Ripercorrere lo stesso tragitto più volte, consente di notare dettagli diversi.
- Utilizza i mezzi pubblici, ma a volte preferisci camminare: Anche la metro è un luogo di osservazione.
Considerazioni a margine su lettura e ricerca
Leggere è un piacere e non farò mai sintetizzare The Loves of My Life, il libro di Edmund White che sto leggendo, a NotebookLM. Così come non userò l’intelligenza per leggere libri di narrativa. Semmai per analizzarli dopo averli letti. La narrativa resta la mia forma di intrattenimento preferita, insieme ai film, una spanna sopra le serie televisive, che ho limitato e continuerò a limitare.
Più passano i giorni e più penso, invece, che i libri di saggistica da usare – self-help, manuali, guide pratiche, guide di viaggio, libri di ricette – possono essere dati in pasto all’intelligenza artificiale e rielabolarli senza averli prima letti. Conoscere i principi degli argomenti trattati aiuta a correggere eventuali errori, ma libri di massa sono scritti in un modo tale da essere ben compresi dall’intelligenza artificiale. Rischi di errori ce ne sono pochi.
Devo ancora ben sperimentare con le funzioni, vecchie e nuove, di Readwise in tema di sintesi e domande a documenti, che in questo caso sono i miei 15000 passaggi sottolineati in quasi 1000 libri e tutti gli articoli che salvo e leggo, inclusi video di YouTube. Un modo per andare al succo di decine, se non centinaia, se non migliaia di documenti che ho salvato, non per intrattenermi, ma per trarne un valore. Il succo estratto dall’IA, per quanto possa filtrare un po’ di polpa e fibre, è un succo nutriente che probabilmente non riuscirei a consumare senza l’IA. I frutti restano nel frigorifero del mio archivio, sospesi nel tempo, ma spesso marciti con il passare del tempo e la perdita di rilevanza. Ben venga l’IA!
Preferisco comunque continuare a lavorare su articoli scientifici e libri, al posto di contenuti più brevi ed effimeri, soprattutto come spunto per articoli qui. Sintetizzare le notizie e l’intrattenimento di riviste e video genera pur sempre intrattenimento effimero. Non ne ho bisogno io e neanche tu. L’unica eccezione sono video e articoli su temi legati alla salute, fisica e mentale, alla longevità, dove c’è da imparare, quanto e come i libri.
Stiamo vivendo un momento di passaggio eccitante. I metodi di studio e di apprendimento stanno cambiando. Chi vince è chi non si stanca mai di imparare cose nuove e di migliorare se stesso, per vivere meglio e per godersi la vita.
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