La svolta vegetale: il percorso naturale verso il benessere duraturo

Curiosando nella mia collezione di libri digitali mi imbatto in La svolta vegetale di Irene Luzi, anche se Longanesi non è un marchio editoriale che stimo molto su questo tema. Vediamo di che parla.


Di cosa parla La svolta vegetale?

Il libro “La svolta vegetale” di Irene Luzi, psicoterapeuta ed ecopsicologa. Luzi descrive il suo percorso personale verso uno stile di vita sano ed in armonia con la natura, incentrato sull’igiene naturale e sull’alimentazione vegetale. Il libro propone un approccio olistico alla salute, combinando alimentazione, movimento, contatto con la natura e consapevolezza emotiva, enfatizzando l’importanza dell’ascolto del proprio corpo e lo sviluppo dell’intelligenza alimentare per raggiungere un benessere duraturo. Il metodo suggerito non prevede sacrifici, ma piacevoli scoperte e un graduale cambiamento di abitudini.

Qual è il metodo suggerito?

Il metodo proposto nel libro “La svolta vegetale” si basa sull’igiene naturale e si concentra su un approccio olistico alla salute, che considera l’unità di corpo, mente e spirito. L’obiettivo principale è ripristinare uno stato di salute ottimale attraverso uno stile di vita sobrio, sostenibile, semplice ed essenziale. Il percorso proposto è chiamato “svolta vegetale” e si concentra sull’adozione di abitudini alimentari naturali. Ecco i punti chiave del metodo:

  • Ascolto del corpo: Invece di sopprimere i sintomi con farmaci, si propone di ascoltarli come segnali che indicano uno squilibrio. Il corpo comunica attraverso sintomi come mal di testa, stanchezza, problemi digestivi, che devono essere interpretati come messaggi.
  • Alimentazione vegetale, integrale e naturale: La base del metodo è un’alimentazione basata su cibi vegetali, integrali, non raffinati e semplici. Questo significa preferire frutta, verdura, cereali integrali e legumi, nella loro forma più naturale possibile. L’autrice incoraggia a scegliere cibi che si trovano in natura, come quelli di un orto.
  • Importanza del cibo crudo: Si enfatizza l’importanza di consumare cibi crudi, in particolare verdure, all’inizio dei pasti per preservare gli enzimi e le proprietà nutritive.
  • Riscoprire l’intelligenza alimentare: Il metodo mira a risvegliare l’intelligenza alimentare, la capacità di ascoltare il proprio corpo e capire quali cibi lo nutrono e quali lo danneggiano, valutando l’impatto degli alimenti sul benessere fisico e mentale.
  • Evitare cibi industriali e trasformati: Si raccomanda di limitare il consumo di cibi confezionati, trasformati, raffinati e ricchi di additivi. L’autrice suggerisce di seguire la “regola della nonna”, ovvero non mangiare nulla che la propria nonna non riconoscerebbe come cibo.
  • Semplicità nella preparazione dei cibi: Si consiglia di cucinare i cibi in modo semplice, preferendo la cottura a vapore, o consumandoli crudi, per preservarne le proprietà nutritive e gustative.
  • Importanza di masticare bene: Si raccomanda di masticare con cura e attenzione il cibo.
  • Bere lontano dai pasti: Si suggerisce di bere acqua lontano dai pasti per non diluire i succhi gastrici durante la digestione.
  • Un “pacchetto salute” completo: Oltre all’alimentazione, il metodo considera altri aspetti fondamentali per la salute, come la respirazione consapevole, il movimento fisico, il tempo trascorso all’aria aperta e le relazioni.
  • Lentezza e consapevolezza: Si incoraggia a rallentare il ritmo della vita, dedicando tempo al “non fare” e alla cura di sé. La lentezza è vista come un modo per riconnettersi con l’essenziale.
  • Autoindulgenza: Viene incoraggiata una maggiore tolleranza verso se stessi, evitando autocritiche eccessive e imparando a perdonarsi per gli errori.
  • Nessuna rigida regola: Il metodo si basa su un approccio flessibile e personalizzato, senza rigide regole o restrizioni. Si tratta di un percorso di scoperta, in cui ognuno può trovare le proprie preferenze e abitudini.
  • Ascoltare i propri bisogni e piaceri: Il metodo non impone obiettivi, ma invita ad ascoltare i propri bisogni e a riscoprire ciò che piace, che fa sentire bene e soddisfatti.
  • Gradualità: Si suggerisce di introdurre i cambiamenti in modo graduale, partendo da piccole abitudini che siano piacevoli e sostenibili.
  • Trenta giorni come punto di partenza: Il libro propone un percorso di trenta giorni per iniziare la “svolta vegetale”. Questo periodo serve per prendere confidenza con le nuove abitudini, sperimentare nuovi cibi e organizzare la dispensa.

Il libro sottolinea che la malattia non è il nemico, ma un tentativo del corpo di ritrovare la salute, e che il cambiamento deve partire prima di tutto da una nuova visione della malattia e dalla consapevolezza del ruolo fondamentale dell’alimentazione.

Andiamo a vedere due concetti chiave del metodo.

Il pacchetto salute

Questo pacchetto non è un insieme di regole rigide o routine obbligatorie, ma piuttosto un percorso di scoperta verso pratiche naturali che il corpo e la mente sono spontaneamente orientati a seguire. L’autrice propone cinque aree fondamentali che, se coltivate, portano a un miglioramento generale della salute e del benessere:

  • Alimentazione: L’alimentazione è il primo e più importante aspetto del pacchetto salute. Si basa sulla scelta di cibi naturali e vegetali, poco raffinati e lavorati. L’obiettivo è nutrire il corpo, non solo saziarlo, con cibi che donano energia, vitalità e buonumore. Questo implica un’attenzione alla qualità degli alimenti, preferendo quelli freschi, di stagione, e possibilmente a km zero. L’alimentazione proposta non è restrittiva, ma invita a sperimentare e a scoprire i cibi che fanno stare bene, senza imposizioni o sacrifici.
  • Respirazione: La respirazione consapevole, ritmica e profonda è un altro elemento cruciale del pacchetto salute. Ippocrate considerava l’aria buona come il primo e più importante nutrimento. Una respirazione corretta aiuta a ridurre lo stress, migliorare l’ossigenazione del sangue e ridurre l’acidità del corpo. La respirazione ideale coinvolge l’espansione del diaframma, inspirando lentamente, trattenendo il respiro per qualche secondo ed espirando completamente.
  • Movimento Fisico: Il movimento fisico regolare è essenziale per la salute. Non si tratta di fare sport estremi o allenamenti estenuanti, ma di trovare un’attività fisica che piaccia e che possa essere praticata con costanza. Questo può includere passeggiate nella natura, yoga, ballo, giardinaggio o qualsiasi altra attività che muova il corpo e che dia gioia. L’autrice sottolinea che corpo e mente sono interconnessi e che il movimento del corpo favorisce anche il movimento dei pensieri.
  • Stare all’aperto: Il contatto con la natura è un aspetto fondamentale del pacchetto salute. La natura è un perfetto contrappeso alla vita moderna e offre pace, tranquillità e un senso di connessione con il mondo. Stare all’aperto permette di ricaricare le energie, ridurre lo stress e ritrovare l’equilibrio interiore. Questo può includere passeggiate nei boschi, giardinaggio, attività all’aria aperta, o semplicemente trascorrere del tempo in un parco.
  • Relazioni: Le relazioni interpersonali sono un altro aspetto importante del pacchetto salute. Il libro sottolinea che la qualità delle relazioni influenza il nostro benessere, sia fisico che mentale. È importante coltivare relazioni positive, basate sull’amore, la comprensione, l’empatia e la solidarietà. Condividere i pasti con le persone che si amano è un’occasione per stringere legami, condividere risate e creare alleanze.

Intelligenza alimentare

L’intelligenza alimentare si riferisce a diversi aspetti del rapporto con il cibo, che vanno oltre il semplice atto di nutrirsi. Ecco i principali elementi che la caratterizzano:

  • Consapevolezza: Essere consapevoli del proprio corpo e delle sue reazioni al cibo. Significa prestare attenzione alle sensazioni che si provano dopo aver mangiato, come sete, energia, umore, sonnolenza. Questa consapevolezza permette di capire se gli alimenti scelti sono adatti alle proprie esigenze.
  • Ascolto del corpo: Imparare ad ascoltare il proprio corpo e decifrare i segnali che invia, riconoscendo la fame fisiologica e distinguendola dalla fame emotiva. L’ascolto del corpo guida verso scelte alimentari più sane e soddisfacenti, aiutando a evitare eccessi e a mangiare con consapevolezza.
  • Conoscenza: Avere una conoscenza di base degli alimenti e del loro impatto sulla salute. Questo include saper distinguere tra cibi naturali e trasformati, comprendere le informazioni contenute nelle etichette alimentari e scegliere cibi che nutrono il corpo senza appesantirlo.
  • Decisioni informate: Essere in grado di prendere decisioni consapevoli riguardo all’alimentazione, all’approvvigionamento del cibo (fare la spesa), alla preparazione degli alimenti e alla gestione della dispensa. Questo implica la capacità di valutare l’impatto degli alimenti sul benessere fisico e mentale.
  • Saggezza innata: L’intelligenza alimentare è una sorta di saggezza innata, che permette di riconoscere i cibi giusti per il proprio corpo senza bisogno di calcoli o tabelle. È la capacità di fidarsi dell’intuizione e di ascoltare i bisogni più profondi ed essenziali del proprio corpo.
  • Equilibrio: Mantenere l’equilibrio dinamico tra i vari nutrienti, micronutrienti, fibre e microbiota. L’intelligenza alimentare guida a mantenere questo equilibrio, senza bisogno di calcoli complicati.
  • Preparazione degli alimenti: Saper trasformare gli alimenti in cibo, tramite cotture che consentono di esprimere al meglio le proprietà nutritive, riscoprendo saperi antichi.
  • Autoregolazione: L’intelligenza alimentare porta il corpo ad autoregolarsi, a riconoscere quando è sazio e soddisfatto, senza bisogno di porzioni e grammature.

Un basso livello di intelligenza alimentare porta al caos, a confusione, a problemi di salute, obesità e disfunzioni varie. Al contrario, coltivare la propria intelligenza alimentare porta ad un rapporto sano con il cibo e al benessere generale. L’autrice sottolinea che questo tipo di intelligenza si risveglia e si rafforza in circa 30 giorni.

L’intelligenza alimentare si contrappone alle diete restrittive che impongono regole esterne, spegnendo la capacità di ascolto del corpo e creando dipendenza da schemi alimentari rigidi. Questo libro incoraggia lo sviluppo di un’intelligenza alimentare consapevole, che permetta di integrare le informazioni con la saggezza del corpo, o “enterocezione”, per prendere decisioni alimentari consapevoli. L’obiettivo è quello di nutrire il corpo, e non solo saziarlo, come spesso accade con i cibi processati e raffinati.

Alimentazione consapevole, integrale e vegetale, niente cibi processati, importanza delle relazioni e della vita all’aria aperta, promozione dell’ozio come stile di vita. Ci siamo.

Pratiche di risveglio

Cosa fare la mattina appena svegli?

Le “pratiche di risveglio” sono attività che l’autrice del libro “La svolta vegetale” suggerisce per favorire il benessere sia fisico che mentale, sottolineando come il risveglio del corpo influenzi positivamente la mente. Queste pratiche non sono intese come una rigida “routine mattutina” da seguire per forza, ma come delle coccole da offrire al corpo, lasciando spazio alla flessibilità e all’ascolto del proprio piacere. L’obiettivo è quello di spostare e variare le fonti di piacere, in modo che il cibo diventi uno dei tanti elementi di appagamento, ma non l’unico.

Ecco le pratiche di risveglio proposte nel libro:

  • Spazzolatura a secco del corpo (body brushing): Questa antica tecnica orientale riattiva la circolazione, elimina le cellule morte della pelle e favorisce il drenaggio dei linfonodi. Si utilizza una spazzola in setole naturali, passandola su tutto il corpo dal basso verso l’alto, accompagnando il flusso del sangue verso il cuore. Dopo la spazzolatura si può avvertire un lieve pizzicore, segno che il sistema linfatico è stato stimolato.
  • Doccia fredda: Anche se può sembrare difficile, provare una doccia fredda, anche solo per pochi secondi, può portare una sensazione fantastica e aumentare il livello di energia, vitalità e buonumore, soprattutto se fatta al mattino.
  • Massaggio del viso: Al risveglio, si possono dedicare cinque minuti a massaggiare delicatamente il viso con un olio vegetale naturale (mandorla, cocco, avocado, ecc.). Questo massaggio aiuta a distendere i muscoli, rilassare la pelle, e allentare le tensioni emotive.
  • Bagni di sole e natura: Trascorrere del tempo nella natura, camminare all’aperto, respirare a pieni polmoni e godersi la luce del sole sono attività che “nutrono” corpo e mente, regalando un senso di appagamento e benessere. Il contatto con la natura è un vero e proprio “cibo” per la mente.
  • Fare spazio: La pratica del “fare spazio” si estende oltre l’alimentazione, coinvolgendo anche l’ambiente che ci circonda. Eliminare il superfluo, sia fisico che emotivo, permette di alleggerire la mente e ritrovare l’essenziale. Questo può includere il decluttering dell’armadio, della dispensa o di altri spazi della casa.

Le pratiche di risveglio sono un invito a prendersi cura di sé in modo consapevole, ascoltando le proprie esigenze e i propri desideri, e ad aggiungere “pratiche di riempimento di piacere” che vanno oltre il cibo.

Pratiche di riempimento di piacere

Quali alternative possiamo darci in alternativa alla soddisfazione che ci dà il cibo?

L’autrice le introduce come un modo per spostare l’attenzione dal cibo come unica fonte di piacere, ampliando gli orizzonti e scoprendo nuove forme di appagamento. L’obiettivo è di evitare che il cibo diventi un rifugio o una “stampella” per sopperire a mancanze emotive, e di imparare a nutrirsi in modo consapevole e gioioso.

Ecco alcuni punti chiave e esempi di “pratiche di riempimento di piacere” che emergono dal testo:

  • Connessione con la natura: Trascorrere tempo all’aria aperta, immergersi nella natura, fare passeggiate nei boschi, praticare giardinaggio o semplicemente godersi la luce del sole. La natura viene presentata come un “cibo” per la mente, una fonte di pace, tranquillità e connessione.
  • Movimento consapevole: Scegliere attività fisiche che diano gioia e piacere, come ballare, nuotare, fare yoga, o qualsiasi altro movimento che il corpo apprezzi. L’importante è muovere il corpo con piacere, senza forzature, riconoscendo che il movimento fisico favorisce anche quello mentale.
  • Attività creative: Dedicarsi a hobby, passioni e attività che stimolino la creatività e l’espressione personale. Questo può includere dipingere, scrivere, suonare uno strumento, cucinare con amore o qualsiasi altra attività che faccia sentire vivi e appagati.
  • Momenti di lentezza e “non fare”: Ritagliarsi del tempo per rallentare, riposare, oziare e godersi il piacere del “non fare nulla”. La lentezza viene vista come un modo per riconnettersi con sé stessi, osservare la bellezza nelle piccole cose e ridurre lo stress.
  • Relazioni significative: Coltivare relazioni positive con le persone amate. Condividere pasti, risate e momenti di convivialità rafforza i legami e crea un senso di appartenenza e gioia.
  • Decluttering emotivo: Liberarsi da oggetti inutili, fare spazio nella propria casa e nella propria mente. Il riordino degli spazi fisici può riflettersi positivamente sull’equilibrio interiore e creare un senso di leggerezza.
  • Ascolto di sé: Imparare ad ascoltare il proprio corpo, le proprie emozioni e i propri bisogni, senza giudizio, ma con accettazione e gentilezza. Questo implica coltivare la consapevolezza e la capacità di discernere tra fame fisica e fame emotiva.
  • Autoindulgenza: Essere tolleranti verso se stessi, senza puntare il dito contro le proprie debolezze o imperfezioni. L’autoindulgenza è vista come una pratica curativa per amarsi e accettarsi, favorendo la gentilezza e la comprensione verso se stessi.

Le “pratiche di riempimento di piacere” non sono un elenco di doveri o di “cose da fare”, ma piuttosto un invito a esplorare la propria interiorità, a scoprire ciò che dà gioia e a integrare queste attività nella vita quotidiana. L’obiettivo è di creare un equilibrio, in cui il cibo non è l’unica fonte di piacere, ma una componente di un benessere più ampio e duraturo.


Per concludere, ho chiesto a NotebookLM di immaginare un piano in 30 giorni, considerando come l’autrice suggerisca di applicare il metodo del libro con flessibilità, in un mese.

La svolta vegetale in 30 giorni

Il libro “La svolta vegetale” non fornisce un piano dettagliato giorno per giorno, ma piuttosto un’idea generale di come impostare un percorso di cambiamento nell’arco di 30 giorni, con l’obiettivo di risvegliare l’intelligenza alimentare e adottare uno stile di vita più sano. Il focus è sull’ascolto del corpo e sull’introduzione graduale di nuove abitudini. Ecco un’idea di come potrebbe svolgersi questo percorso:

  • I primi giorni:
    • Ascolto: Inizia con l’ascolto del tuo corpo. Mangia solo quando hai fame e non per abitudine o per dovere.
    • Colazione: Introduci la frutta fresca come primo alimento della giornata. Inizia con un tipo di frutta alla volta, attendendo 30 minuti prima di consumare altro.
    • Osservazione: Presta attenzione alle sensazioni dopo i pasti e durante la giornata, notando come il cibo influisce sul tuo livello di energia e umore.
    • Piccoli cambiamenti: Inizia con piccoli cambiamenti che ti risultano più semplici e piacevoli. Per esempio, potresti sostituire il caffè con una spremuta fresca.
    • Idratazione: Bevi lontano dai pasti, concentrandoti sull’idratazione prima dei pasti o due ore dopo, in modo da non diluire i succhi gastrici.
    • Attività fisica: Inizia a muoverti, scegliendo un’attività che ami e che ti connette con le sensazioni del corpo.
    • Riposo: Cerca di dormire con le finestre socchiuse per respirare aria fresca.
    • Rallenta: Prenditi del tempo per il “non fare”, per goderti la lentezza e le piccole cose.
  • Prima settimana:
    • Frutta: Continua a dare priorità alla frutta fresca come colazione e spuntino.
    • Verdure: Inizia a introdurre le verdure crude all’inizio dei pasti.
    • Cereali integrali: Sostituisci gradualmente i cereali raffinati con quelli integrali, magari a pranzo.
    • Legumi: Introduci i legumi nella tua dieta, ma non più di due volte a settimana, a causa della loro difficile digestione.
    • Spesa consapevole: Inizia a fare la spesa in modo più consapevole, scegliendo cibi freschi, naturali e con pochi imballaggi.
    • Sperimentazione: Prova nuove ricette e nuovi abbinamenti alimentari, senza sentirti obbligato a seguire schemi rigidi.
    • Autoindulgenza: Sii più tollerante verso te stesso, concediti dei piccoli complimenti invece di puntarti il dito contro.
  • Seconda settimana:
    • Vaporiera: Utilizza la vaporiera per cuocere le verdure, preservando così le loro proprietà nutritive.
    • Ammollo: Metti in ammollo i cereali e i legumi prima di cuocerli.
    • Tè e caffè: Se consumi tè o caffè, inizia a valutare come influiscono sul tuo benessere.
    • Controlla le etichette: Impara a leggere le etichette dei prodotti, cercando di acquistare cibi con pochi ingredienti e possibilmente non trasformati.
    • Pratiche di risveglio: Inizia ad aggiungere piccole pratiche di risveglio come la spazzolatura a secco del corpo o una doccia fredda.
    • Piacere inutile: Trova del tempo per fare qualcosa che ti piace e che non ha un’utilità pratica.
  • Terza e quarta settimana:
    • Pasti principali: Continua a sperimentare piatti a base di verdure, cereali integrali e legumi.
    • Abbinamenti: Presta attenzione agli abbinamenti alimentari, consumando legumi e cereali in modo moderato nello stesso pasto.
    • Fermentati: Introduci cibi fermentati nella tua dieta, per favorire la salute del microbiota intestinale.
    • Umore: Osserva come il cambiamento alimentare sta influenzando il tuo umore, la tua energia e il tuo benessere generale.
    • Corpo e mente: Ricorda che corpo e mente sono connessi: prenditi cura del tuo corpo per prenderti cura della tua mente, e viceversa.
    • Ambiente: Crea un ambiente positivo in casa, circondandoti di cibo sano e di tutto ciò che ti fa stare bene.
    • Non ti privare: Non concentrarti su ciò che devi eliminare, ma su ciò che puoi aggiungere alla tua alimentazione.
  • Dopo 30 giorni:
    • Consapevolezza: Sarai più consapevole del tuo corpo e dei tuoi bisogni.
    • Abitudini: Le nuove abitudini alimentari si saranno radicate e ti sentirai più a tuo agio con il nuovo stile di vita.
    • Benessere: Avrai iniziato a sperimentare i benefici della “svolta vegetale” in termini di energia, digestione, umore e aspetto fisico.
    • Analisi: Potresti fare un’analisi del sangue per controllare i valori e notare i miglioramenti.
    • Continua: Avrai la sensazione di aver superato il punto di non ritorno e sarai motivato a continuare il tuo percorso.
    • Fai spazio: Semplifica la tua vita, eliminando il superfluo.
    • Responsabilità: Sii un esempio per gli altri, dimostrando che vivere secondo natura è possibile e piacevole.

Importante: Questo piano è un’indicazione generale. L’approccio è flessibile e personalizzato: ognuno può adattarlo alle proprie esigenze e preferenze, senza sentirsi in colpa se non riesce a seguire tutto alla lettera. La chiave è l’ascolto del corpo, la gradualità e la consapevolezza. L’autrice enfatizza che non ci sono obblighi o regole rigide, ma l’invito a intraprendere un viaggio alla scoperta del proprio benessere. I 30 giorni sono solo un punto di partenza per un percorso che dura tutta la vita.

Mi sembra una ottima interpretazione dei concetti del libro, che spero siano utili a chi si vuole approcciare a un cambiamento di questo tipo.

Non è mai troppo tardi decidere di volersi bene.

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