Dell’inutilità dei libri di self-help nell’era dell’intelligenza artificiale

Ammiro Anne-Laure Le Cunff. Lo faccio da quando, durante il primo lockdown cinque anni fa ho scoperto la sua community Ness Labs. Ness Labs mi ha stimolato ad aprire e sperimentare con Saper Imparare. Niente succede per caso.

Anne-Laure sta per pubblicare un libro e lo sta promuovendo con rimandi ai concetti sul suo blog, che poi rilancia sulla newsletter della community, a cui sono iscritti 100.000 indirizzi. Dopo averla seguita intensamente per un paio d’anni, trovo i suoi contenuti una minestra riscaldata: temi ripetuti, concetti ricicciati, strumenti riproposti, sempre gli stessi.

Non comprerò il libro e neanche lo leggerò, ma certamente lo analizzerò con l’intelligenza artificiale, per vedere se fosse incluso qualcosa di nuovo. Dubito, considerando che la pagina con cui Anne-Laure promuove il pre acquisto del libro contiene già un distillato del libro:

Ho condiviso i 10 punti con Gemini e gli ho dato un compito ben preciso, con un prompt ben studiato:

utente: esperto, sperimentatore, 49 anni, tratto psicologico di apertura mentale molto alto

obiettivo: traduci questa lista di 10 elementi in consigli pratici

formato: usa un elenco sintetico e fallo seguire da un elenco con i dettagli dei punti individuati nella sintesi:

vincoli: non c’è bisogno di incoraggiarmi o di motivarmi

contesto: i 10 punti sono il succo di un libro di prossima pubblicazione “tiny experiments”

Gemini ha svolto il suo lavoro egregiamente:

Certamente! Ecco la lista dei 10 punti tradotta in consigli pratici, seguendo il formato e le richieste che hai specificato:

Sintesi dei 10 consigli pratici:

  1. Incertezza Benvenuta: Accetta l’ambiguità come parte del processo, non un ostacolo.
  2. Ambizioni “Tiny”: Scopri cosa vuoi veramente attraverso piccoli esperimenti concreti.
  3. “In-between” = Opportunità: Trasforma i periodi di transizione in momenti di crescita attiva.
  4. Credenze al Bando: Rinuncia a convinzioni limitanti sul successo per liberare il tuo potenziale.
  5. Procrastinazione Utile: Usa la procrastinazione come bussola per capire cosa richiede la tua attenzione.
  6. Resilienza Graziosa: Affronta le difficoltà con equilibrio e impara a rialzarti.
  7. Scelte Autentiche: Fai scelte in linea con le tue ambizioni, non quelle altrui.
  8. Impara Pubblicamente: Supera la paura del giudizio condividendo il tuo percorso di apprendimento.
  9. Strumenti Decisionali: Dota te stesso di metodi per navigare qualsiasi decisione importante.
  10. Vivi, non Cercare: Smetti di stressarti per “trovare il tuo scopo” e inizia a vivere pienamente.

Dettaglio dei 10 consigli pratici:

  1. Sii a tuo agio con l’ambiguità nonostante il tuo cervello urli per la certezza.
    • In pratica: Nella tua esperienza di sperimentatore, sai che non tutte le variabili sono immediatamente controllabili. Applica questa mentalità anche alla vita: non paralizzarti di fronte all’incertezza. Accetta che alcune risposte emergano solo attraverso l’azione e l’esplorazione. L’ambiguità è terreno fertile per la scoperta, non un segnale di pericolo.
  2. Scopri le tue vere ambizioni conducendo piccoli esperimenti personali.
    • In pratica: Anziché inseguire grandi visioni astratte, adotta un approccio empirico. Definisci “esperimenti” concreti e misurabili che ti permettano di testare diverse aree di interesse o potenziali direzioni. Registra i risultati, analizza cosa ti appassiona e cosa ti riesce naturale. Le tue vere ambizioni emergeranno dai dati raccolti, non da speculazioni teoriche.
  3. Riformula le ansie intorno ai “periodi di transizione” della vita come opportunità di crescita.
    • In pratica: Come uno sperimentatore sa che i periodi di “calibrazione” di un sistema sono cruciali, considera i momenti di incertezza o transizione nella vita non come “tempi morti” o fonte di ansia, ma come fasi attive di apprendimento e adattamento. Usa questi “in-between” per riflettere, acquisire nuove competenze o riorientare la tua direzione, piuttosto che temerli o evitarli.
  4. Lascia andare le convinzioni inutili sul successo che ti hanno frenato.
    • In pratica: Analizza criticamente le tue definizioni di “successo”. Sono davvero tue, o sono state ereditate o imposte? In quanto esperto, sai che i modelli predefiniti non sempre si applicano a contesti unici. Identifica le convinzioni che ti limitano (es. “devo raggiungere X per essere considerato di successo”) e mettile attivamente in discussione. Sostituiscile con metriche di successo più personali, flessibili e allineate ai tuoi valori attuali.
  5. Smetti di vedere la procrastinazione come tuo nemico e trasformala in una bussola per agire.
    • In pratica: La procrastinazione non è intrinsecamente negativa; è un segnale. Quando tendi a procrastinare su un compito, non etichettarti semplicemente come “inefficiente”. Invece, usa la tua capacità di osservazione: cosa stai evitando esattamente? Forse indica un’area che richiede un approccio diverso, una preparazione maggiore, o semplicemente non è in linea con le tue priorità attuali. La procrastinazione, se analizzata, può guidarti verso azioni più significative e allineate.
  6. Supera le battute d’arresto con grazia e resilienza.
    • In pratica: Gli esperimenti non sempre vanno come previsto; gli “errori” sono dati preziosi. Applica questa lezione alle sfide della vita. Le battute d’arresto sono inevitabili, ma la tua reazione è una scelta. Invece di scoraggiarti o bloccarti, adotta un approccio analitico: cosa è successo? Cosa puoi imparare? Come puoi riprovare in modo più efficace? La resilienza non è evitare le cadute, ma imparare a rialzarsi con competenza.
  7. Fai scelte che riflettano veramente le tue ambizioni e quelle di nessun altro.
    • In pratica: In quanto individuo con un’alta apertura mentale, sei incline a considerare diverse prospettive, ma questo non significa che devi adottare le ambizioni altrui. Le tue decisioni, sia personali che professionali, devono essere guidate dai tuoi valori, interessi e desideri profondi, non dalle aspettative esterne o dalle convenzioni sociali. Sii autentico nelle tue scelte, anche se ciò significa deviare dai percorsi più comuni o previsti.
  8. Supera la paura di ciò che pensano gli altri imparando in pubblico.
    • In pratica: Come sperimentatore, la condivisione dei risultati, anche parziali o “negativi”, è parte integrante del processo scientifico. Applica questo principio all’apprendimento personale. Non temere il giudizio se condividi il tuo percorso di crescita, le tue scoperte o anche i tuoi “fallimenti” con gli altri. Il feedback pubblico può essere incredibilmente prezioso, e la vulnerabilità crea connessioni autentiche e rafforza la fiducia in se stessi.
  9. Avere gli strumenti per essere sempre in grado di affrontare qualsiasi grande decisione nella tua carriera e nella vita.
    • In pratica: Nello stesso modo in cui un laboratorio ben attrezzato ti permette di affrontare esperimenti complessi, dota te stesso di un “kit di strumenti decisionali”. Sviluppa metodi e framework per analizzare le opzioni, valutare i rischi e i benefici, considerare scenari diversi e prendere decisioni informate e consapevoli. Questi strumenti possono includere tecniche di analisi pro/contro, visualizzazione di risultati, o semplicemente un approccio sistematico alla raccolta di informazioni pertinenti.
  10. Smetti di stressarti per trovare il tuo scopo e inizia invece a vivere.
    • In pratica: Invece di ossessionarti con la ricerca di un “purpose” definitivo e trascendente, concentrati sull’esperienza del vivere pienamente il presente. Come un esperto che impara facendo, comprendi che lo “scopo” spesso emerge dall’azione, dall’interazione con il mondo e dalla partecipazione attiva alla vita, piuttosto che da una ricerca puramente intellettuale o teorica. Vivi con curiosità, sperimenta, e lascia che il tuo scopo si riveli attraverso il tuo coinvolgimento attivo con il mondo.

Di fatto, con questa sintesi espansa, la lettura del libro è un di più. Intrattenimento col cervello acceso e poco altro.

Non pago, ho chiesto a Gemini di raggruppare i consigli in un percorso logico e gli ho chiesto di ragionare su chi possano essere le origini di questo metodo, considerando autori e opere precedenti:

Assolutamente! Ecco la sintesi dei 10 consigli raggruppata e riformulata come un percorso logico, seguita da una considerazione generale sui precursori di queste idee:

Percorso Logico in 5 Fasi:

  1. Fondamenta: Accettare l’Incertezza e Riformulare la Procrastinazione
    • Incertezza Benvenuta: Il punto di partenza è accettare che l’ambiguità è inevitabile e persino utile. Smetti di combatterla e impara a conviverci.
    • Procrastinazione Utile: Riconosci la procrastinazione non come un nemico, ma come un segnale. Usala come strumento per comprendere meglio le tue priorità e le tue resistenze.
  2. Esplorazione e Scoperta di Sé: Ambizioni “Tiny” e Credenze al Bando
    • Ambizioni “Tiny”: Dopo aver accettato l’incertezza, inizia a esplorare attivamente te stesso attraverso piccoli esperimenti. Questo è il cuore del metodo: azioni concrete e misurabili.
    • Credenze al Bando: Per esplorare in modo autentico, è essenziale liberarsi dalle convinzioni limitanti sul successo che potrebbero distorcere la tua visione e le tue scelte.
  3. Trasformazione della Prospettiva: “In-between” = Opportunità e Resilienza Graziosa
    • “In-between” = Opportunità: Cambia la tua percezione dei periodi di transizione. Vedili non come momenti di stasi, ma come fasi attive di crescita e riorientamento, propizie per l’esplorazione.
    • Resilienza Graziosa: Accetta che il percorso sarà costellato di battute d’arresto. Impara a gestirle con grazia, usando ogni difficoltà come un’occasione per imparare e rafforzarti.
  4. Azione Autentica e Pubblica: Scelte Autentiche e Impara Pubblicamente
    • Scelte Autentiche: Ora che hai iniziato a esplorare e a crescere, fai scelte che siano veramente tue, guidate dalle tue ambizioni autentiche, non da quelle esterne.
    • Impara Pubblicamente: Supera la paura del giudizio condividendo il tuo percorso. Imparare in pubblico accelera la crescita e crea connessioni significative.
  5. Strumenti e Scopo: Strumenti Decisionali e Vivi, non Cercare
    • Strumenti Decisionali: Dota te stesso di metodi pratici per navigare le decisioni importanti. Avere un “kit di strumenti” ti rende più autonomo e fiducioso.
    • Vivi, non Cercare: Il punto d’arrivo è smettere di ossessionarsi con la “ricerca dello scopo”. Inizia a vivere pienamente, agendo e sperimentando. Lo scopo emergerà naturalmente dall’esperienza.

Considerazioni sui Precursori e l’Eredità Intellettuale:

L’approccio proposto dai “10 punti” e dal concetto di “tiny experiments” attinge a diverse correnti di pensiero e metodologie sviluppatesi nel corso della storia. Possiamo individuare precursori e affinità in diverse aree:

  • Filosofia Pragmatica e Sperimentale: Figure come John Dewey con la sua filosofia dell’esperienza e dell’apprendimento attraverso l’azione, e William James, pioniere del pragmatismo e della psicologia sperimentale, condividono l’enfasi sull’azione concreta e la verifica empirica delle idee. Il pragmatismo in generale pone l’accento sull’efficacia pratica e sulla verifica attraverso l’esperienza, elementi centrali nei “tiny experiments”. L’opera di Dewey, “Esperienza ed Educazione” (Experience and Education), è fondamentale per capire l’importanza dell’apprendimento esperienziale.
  • Metodologie Agili e Lean Startup: Nel mondo del business e dello sviluppo software, le metodologie Agili e il concetto di Lean Startup (di Eric Ries) promuovono un approccio iterativo e sperimentale. L’idea di “Minimum Viable Product” (MVP) e dei cicli di feedback rapidi risuona fortemente con l’idea di “tiny experiments”. Si tratta di testare ipotesi in modo rapido e adattarsi in base ai risultati, minimizzando il rischio e massimizzando l’apprendimento. L’opera di Ries, “The Lean Startup”, ha reso popolare questo approccio.
  • Psicologia Positiva e Crescita Personale: La Psicologia Positiva, con figure come Martin Seligman e Mihály Csíkszentmihályi (autore di “Flow: The Psychology of Optimal Experience”), enfatizza l’importanza dell’azione, della scoperta dei propri punti di forza e della costruzione di una vita significativa attraverso esperienze positive. Anche l’ambito più ampio della crescita personale e dell’auto-aiuto, pur con le sue diverse correnti, spesso promuove l’azione, l’auto-esplorazione e la sperimentazione come vie per il miglioramento di sé. Autori come Stephen Covey (con “Le 7 regole per avere successo”The 7 Habits of Highly Effective People) e Brené Brown (con le sue opere sulla vulnerabilità e l’autenticità) hanno influenzato questo approccio.
  • Filosofia Stoica e Resilienza: La filosofia stoica, con autori come Seneca, Epitteto e Marco Aurelio, offre principi fondamentali per affrontare l’incertezza, le difficoltà e le battute d’arresto con equilibrio e resilienza. L’accento sulla virtù, sul controllo di ciò che dipende da noi e sull’accettazione di ciò che non possiamo controllare è molto rilevante per i punti relativi alla resilienza e all’accettazione dell’ambiguità. Le “Lettere a Lucilio” di Seneca e i “Pensieri” di Marco Aurelio sono testi chiave per comprendere lo stoicismo.
  • Approcci Sperimentali al Cambiamento Comportamentale: Nel campo della psicoterapia e del coaching, tecniche come l’ACT (Acceptance and Commitment Therapy) e il Behavioral Experimentation incoraggiano l’azione e la sperimentazione come strumenti per superare le difficoltà psicologiche e cambiare comportamenti. L’idea di testare le proprie convinzioni e i propri limiti attraverso esperimenti comportamentali è centrale in questi approcci.

In Sintesi:

Il metodo dei “tiny experiments” e i 10 punti proposti non nascono dal nulla, ma si inseriscono in un ricco panorama di idee e metodologie che valorizzano l’azione, l’esperienza, la sperimentazione e la resilienza come vie per la scoperta di sé, la crescita personale e il raggiungimento di una vita più significativa e autentica. Attingono a diverse discipline, dalla filosofia alla psicologia, dal business al coaching, e rappresentano un’efficace sintesi di principi già ampiamente validati e diffusi, riproposti in una forma pratica e immediatamente applicabile.

Sarebbe curioso sapere se Anne-Laure ha avuto le stesse idee scrivendo il libro o cosa l’abbia influenzata, rispetto al suo bagaglio culturale e di esperienze.

In ogni caso prendo questo esempio come emblematico. I libri di auto aiuto (self-help) di fatto sono illustrazioni di metodi sintetici, sviluppati nelle 256 pagine di un libro che deve andare sullo scaffale in libreria, venduto a un certo prezzo e quindi con un determinato spessore e volume fisico.

Anne Laure, come quasi tutti gli autori del genere oggi, viene contattata da editori o agenti letterari per allungare in formato brodo (=libro) concetti sintetici già distillati e pubblicati in rete nell’arco di mesi e anni. Un formato diverso che raggiunge un pubblico diverso, dà prestigio all’autore, oltre a essere una fonte di ricavi.

Ai fini pratici del lettore, il libro non è più un formato efficiente per distillare sapere. Lo resta, se viene dato in pasto a un sistema capace di sintetizzarlo ed estrarne il succo. Onestamente non credo che il libro contenga molte più idee rilevanti rispetto a quanto Gemini abbia potuto dedurre ed espandere.

Riproporrò lo stesso esperimento una volta che avrò l’ebook di Tiny Experiments, per un’altra estrazione, questa volta dell’opera nel suo insieme. Vedremo con quali differenze rispetto a quanto sopra.

Per concludere, da sperimentatore non ho resistito e ho chiesto a Gemini di suggerirmi 10 piccoli esperimenti, uno per ognuno dei 10 consigli di Anne-Laure.

10 Esperimenti “Tiny” – Uno per Punto:

  1. Esperimento sull’Ambiguità Benvenuta:
    • L’esperimento: “La giornata delle decisioni incerte”. Per un giorno intero, evita di cercare risposte definitive o soluzioni immediate. Di fronte a una domanda o a una situazione ambigua (es. “Cosa cucino per cena?”, “Dovrei rispondere subito a questa email?”), sospendi il giudizio. Non cercare la risposta perfetta, ma resta in uno stato di “non so”, osservando come ti senti e cosa emerge. Alla fine della giornata, rifletti su come hai gestito l’incertezza e se hai scoperto qualcosa di nuovo.
  2. Esperimento sulle Ambizioni “Tiny”:
    • L’esperimento: “La settimana del micro-interesse”. Identifica un’area che ti incuriosisce vagamente, anche se non sei sicuro di volerla approfondire (es. “Vorrei imparare qualcosa di più sulla fotografia”, “Mi piacerebbe capire come funziona il coding di base”). Dedica 15 minuti al giorno per una settimana a esplorare attivamente questo micro-interesse. Può essere leggere un articolo, guardare un breve tutorial, fare un piccolo esercizio pratico. Alla fine della settimana, valuta se questo micro-interesse si è acceso di più e se vuoi continuare a esplorarlo, o se puoi lasciarlo andare senza rimpianti.
  3. Esperimento sull’”In-between” come Opportunità:
    • L’esperimento: “L’ora di transizione creativa”. Scegli un momento della giornata che solitamente consideri di “transizione” o “tempo perso” (es. tragitto casa-lavoro, attesa in una sala d’aspetto, i primi 30 minuti dopo esserti svegliato). Trasforma attivamente questo tempo in un’opportunità creativa. Porta con te un quaderno per appunti, un libro di esercizi di scrittura creativa, una app per imparare una lingua straniera, o semplicemente usa quel tempo per riflettere intenzionalmente su un tema che ti sta a cuore. Sperimenta per una settimana e osserva come cambia la tua percezione di questi “in-between”.
  4. Esperimento sulle Credenze al Bando:
    • L’esperimento: “La sfida alla credenza limitante”. Identifica una convinzione che hai sul successo che senti che ti sta frenando (es. “Devo essere sempre il migliore”, “Non sono abbastanza creativo”, “Non posso cambiare carriera a questa età”). Per una settimana, metti attivamente in discussione questa credenza. Cerca evidenze che la contraddicono nella tua esperienza passata o in quella di altri. Parla con qualcuno di cui ti fidi e chiedi la sua opinione su questa credenza. Ogni volta che ti sorprenderai a pensare secondo questa credenza limitante, fermati e riformula attivamente il pensiero in modo più aperto e potenziante.
  5. Esperimento sulla Procrastinazione Utile:
    • L’esperimento: “Il diario della procrastinazione”. Quando ti accorgi di procrastinare su un compito, invece di giudicarti, fermati e prendi il tuo “diario della procrastinazione”. Annota: 1) Qual è il compito che stai procrastinando? 2) Cosa esattamente stai evitando di fare? 3) Quali sono le emozioni o i pensieri che emergono quando pensi a quel compito? 4) Cosa potresti fare per rendere il compito più affrontabile, significativo, o allineato alle tue priorità? Usa questo diario per una settimana per decodificare i segnali della tua procrastinazione.
  6. Esperimento sulla Resilienza Graziosa:
    • L’esperimento: “La settimana dell’auto-compassione di fronte all’errore”. Quando commetti un errore, anche piccolo, o affronti una battuta d’arresto, reagisci in modo intenzionalmente auto-compassionevole. Invece di criticarti o scoraggiarti, parlati come parleresti a un amico che sta soffrendo. Riconosci la tua umanità fallibile, permettiti di sentire le emozioni negative senza giudicarti, e chiediti cosa puoi imparare da questa esperienza. Pratica l’auto-compassione attiva per una settimana e osserva come cambia la tua reazione alle difficoltà.
  7. Esperimento sulle Scelte Autentiche:
    • L’esperimento: “La decisione autentica al giorno”. Per una settimana, ogni giorno prendi almeno una piccola decisione basata unicamente sui tuoi desideri e valori autentici, ignorando le aspettative esterne o le convenzioni sociali. Può essere scegliere un’attività per il tempo libero che ti attrae veramente anche se “non è da persone della tua età”, ordinare un piatto al ristorante che ti incuriosisce davvero anche se “non è quello che ordinano tutti”, dire di no a un invito che non ti entusiasma anche se “sarebbe scortese rifiutare”. Osserva come ti senti quando prendi decisioni più autentiche e quali conseguenze positive emergono.
  8. Esperimento sull’Imparare Pubblicamente:
    • L’esperimento: “La condivisione settimanale di apprendimento”. Scegli un’area in cui stai imparando qualcosa di nuovo (una competenza, un argomento, un’abilità). Ogni settimana, condividi pubblicamente un piccolo passo del tuo percorso di apprendimento. Può essere un post sui social media, un aggiornamento in un gruppo di interesse, una conversazione con un collega o un amico. Non deve essere una condivisione perfetta o definitiva, ma solo un modo per rendere visibile il tuo processo di apprendimento e superare la paura del giudizio. Osserva le reazioni e il valore che ricavi dalla condivisione.
  9. Esperimento sugli Strumenti Decisionali:
    • L’esperimento: “La decisione strutturata”. Di fronte a una piccola decisione che solitamente prenderesti in modo impulsivo o intuitivo (es. “Dove andare in vacanza?”, “Quale corso online seguire?”, “Che progetto secondario avviare?”), applica intenzionalmente un metodo decisionale strutturato. Può essere una semplice lista pro/contro, una matrice di decisione (valutando diversi criteri e opzioni), o la tecnica dei “sei cappelli per pensare” di Edward de Bono. Sperimenta con diversi strumenti per una settimana e individua quelli che ti aiutano a prendere decisioni più consapevoli e informate.
  10. Esperimento sul Vivere, non Cercare:
    • L’esperimento: “La settimana del presente attivo”. Per una settimana, impegnati a vivere pienamente il momento presente, concentrandoti sull’esperienza piuttosto che sulla ricerca di uno “scopo” futuro. Ogni giorno, dedica del tempo ad attività che ti connettono al presente: meditazione mindfulness, attività fisica consapevole, conversazioni profonde e presenti con le persone, esplorazione sensoriale del mondo che ti circonda (osservare i dettagli, ascoltare i suoni, gustare il cibo). Alla fine della settimana, rifletti se questa maggiore presenza ti ha portato più vicino a sentire un senso di “scopo” o di pienezza nella vita, anche senza cercarlo attivamente.

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