Sull’onda dell’analisi di Hard Truths, ho pensato di scrivere un post dedicato al tema del lamento cronico e di cosa nasconde. Ho notato, anche molto recentemente, che varie persone che frequento hanno questo comportamento. Vediamo che dice Gemini psicologo. In qualche caso si fa riferimento a Pansy, protagonista del film di cui sopra. Non hai bisogno di vedere il film per capire il senso di quanto scritto.
Lamento cronico, sintomi e come risolverlo
Cosa dice di una persona il fatto che si lamenti continuamente?
Nel personaggio di Pansy Deacon, la lamentela continua non è semplicemente un tratto caratteriale irritante, ma un sintomo complesso e significativo che ci fornisce preziose informazioni sul suo stato psichico interiore. Come psicologo, considererei la lamentela continua di Pansy non come un “vizio” o una scelta consapevole, ma come un meccanismo di difesa disfunzionale e un segnale di sofferenza emotiva.
Funzioni Psicologiche della Lamentela Continua:
La lamentela continua, pur essendo spesso percepita negativamente dagli altri, può svolgere diverse funzioni psicologiche, spesso inconsce, per chi la mette in atto:
- Richiesta di Attenzione e Validazione: La lamentela può essere una strategia per ottenere attenzione dagli altri. Chi si lamenta costantemente, spesso, desidera essere visto, ascoltato e riconosciuto nel proprio dolore, nella propria sofferenza o nelle proprie difficoltà. In questo senso, la lamentela diventa un modo, seppur disfunzionale, per assicurarsi un contatto emotivo e per sentirsi importanti, almeno nel ruolo di “persona sofferente”.
- Espressione Indiretta di Emozioni Negative (Dolore, Rabbia, Frustrazione): Spesso, la lamentela è una via indiretta per esprimere emozioni negative che la persona fatica a riconoscere o a comunicare in modo diretto e sano. Sotto la superficie delle lamentele, possono nascondersi rabbia, frustrazione, delusione, tristezza o dolore.
- Meccanismo di Controllo (Distorto): La lamentela può paradossalmente conferire un senso di controllo in situazioni in cui la persona si sente impotente o sopraffatta. Lamentandosi, anche su aspetti minimi, la persona può illudersi di esercitare un potere sulla situazione, almeno attraverso la critica e la negatività.
- Evitamento della Responsabilità e del Cambiamento: La lamentela continua può essere un modo per evitare di assumersi la responsabilità della propria vita e di affrontare il cambiamento. Concentrandosi sui problemi esterni e sulle mancanze altrui, la persona può evitare di guardare dentro di sé, di confrontarsi con le proprie fragilità e di intraprendere azioni concrete per migliorare la propria situazione.
- Mantenimento di un’Identità di “Persona Sofferente”: In alcuni casi, la lamentela continua può diventare un elemento centrale dell’identità della persona. Lamentarsi costantemente può definire il modo in cui la persona si vede e si presenta agli altri, creando un’identità di “persona sofferente”, “vittima” o “sfortunata”. Questa identità, pur essendo limitante e negativa, può paradossalmente offrire un senso di coerenza e di riconoscimento.
Cosa Dice la Lamentela Continua di Chi si Comporta Così:
Considerando queste funzioni psicologiche, la lamentela continua di Pansy Deacon ci dice molto su di lei:
- Profondo Disagio Emotivo e Sofferenza Interiore: La lamentela è la punta dell’iceberg di un disagio emotivo profondo e non risolto. Indica una sofferenza psichica che non trova altre vie di espressione più sane e dirette. Sotto la superficie delle lamentele, c’è un dolore autentico e invalidante che merita attenzione e comprensione.
- Solitudine e Bisogno di Connessione: La lamentela rivela un profondo bisogno di connessione umana e di attenzione. Anche se espressa in modo disfunzionale, è una richiesta di contatto emotivo, un bisogno di essere visti e ascoltati in un mondo percepito come freddo e indifferente. La solitudine è un tema centrale, e la lamentela è un tentativo, seppur distorto, di combatterla.
- Vulnerabilità e Insicurezza Nascoste: Dietro la facciata della persona lamentosa e critica, si nasconde spesso una vulnerabilità e una profonda insicurezza. La lamentela può essere un modo per mascherare fragilità e paure, per evitare di mostrarsi vulnerabili agli altri. Per Pansy, la nevrosi e la drammatizzazione potrebbero essere un modo per proteggersi da ulteriori delusioni e ferite emotive.
- Difficoltà ad Affrontare il Cambiamento e ad Assumersi Responsabilità: La lamentela suggerisce una difficoltà ad affrontare il cambiamento e ad assumersi la responsabilità della propria vita. È più facile lamentarsi dello status quo che intraprendere azioni concrete per migliorarlo. Per Pansy, la lamentela potrebbe riflettere una resistenza al cambiamento e una paura di uscire dalla propria “zona di comfort”, anche se questa zona è fonte di sofferenza.
- Possibile Presenza di Disturbi Psichici Sottostanti: In contesti clinici, la lamentela continua e cronica può essere un sintomo associato a diversi disturbi psichici, come Disturbi Depressivi, Disturbi d’Ansia, Disturbi di Personalità (Istrionico, Narcisistico, Dipendente, Evitante), Disturbi Somatoformi, e Lutto Complicato. È importante considerare la lamentela non come un sintomo isolato, ma all’interno di un quadro clinico più ampio per formulare una diagnosi accurata e un piano di trattamento adeguato.
Intervento Psicologico: Trasformare la Lamentela in Comunicazione Autentica
L’intervento psicologico con persone che presentano una lamentela continua dovrebbe mirare non a sopprimere la lamentela in sé, ma a comprenderne le radici profonde e a trasformarla in una forma di comunicazione più autentica e funzionale. Alcuni approcci terapeutici utili potrebbero includere:
- Terapia Psicoanalitica/Dinamica: Per esplorare le origini infantili e i conflitti intrapsichici che alimentano la lamentela.
- Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): Per identificare e modificare i pensieri distorti e i comportamenti disfunzionali legati alla lamentela, e per sviluppare strategie di coping più efficaci.
- Terapia Interpersonale (IPT): Per migliorare le abilità comunicative e relazionali, e per aiutare la persona a stabilire connessioni più sane e soddisfacenti, riducendo il bisogno di utilizzare la lamentela come forma di interazione.
- Terapia di Gruppo: Per offrire un contesto di supporto e di validazione, e per imparare da altri modi più sani di esprimere le proprie emozioni e di affrontare le difficoltà.
L’obiettivo finale non è eliminare completamente la lamentela, che può essere una parte della personalità di un individuo, ma aiutare la persona a utilizzarla in modo più consapevole e meno pervasivo, e a sviluppare altre modalità di comunicazione più dirette, autentiche e funzionali per esprimere i propri bisogni, le proprie emozioni e il proprio disagio. Per Pansy Deacon, questo significherebbe aiutarla a trasformare il suo “linguaggio della lamentela” in un linguaggio dell’emozione autentica, permettendole di connettersi con gli altri in modo più profondo e significativo, e di trovare sollievo al suo tormento interiore non attraverso la lamentela, ma attraverso la comprensione di sé e la costruzione di relazioni più sane.
Spero che leggere questo articoli sviluppi qualche riflessione nei lettori che si riconoscono in questo comportamento.
Accettare la realtà e la nostra sfera di influenza
Ho notato che spesso la lamentazione si concentra su elementi fuori dalla sfera di influenza della persona. Ho pensato al traffico, agli altri automobilisti che si comportano male. Ho sottoposto questo ragionamento a Gemini. Bingo!
La tua osservazione è estremamente perspicace e coglie un aspetto fondamentale della psicologia della lamentela cronica. Come psicologo, confermo che l’incapacità di distinguere tra ciò che è nella nostra sfera di influenza e ciò che non lo è è spesso un fattore chiave che alimenta il comportamento lamentoso.
Approfondiamo questo punto, spiegando come questa distinzione (o la sua mancanza) si collega alla lamentela e cosa rivela sulla persona che si comporta in questo modo:
La Dichotomia Fondamentale: Sfera di Influenza (Controllo) vs. Sfera di Accettazione (Non Controllo)
Un principio psicologico cruciale, spesso derivato dalla filosofia stoica e integrato in approcci terapeutici come la Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) e l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT), è la distinzione tra due sfere fondamentali:
- Sfera di Influenza (o Controllo): Questa sfera comprende tutto ciò su cui abbiamo un certo grado di controllo o influenza diretta. Si tratta delle nostre azioni, dei nostri pensieri, delle nostre scelte, dei nostri comportamenti, delle nostre reazioni, del nostro impegno, dei nostri sforzi. In sostanza, è tutto ciò che possiamo attivamente modificare o influenzare attraverso il nostro agire.
- Sfera di Accettazione (o Non Controllo): Questa sfera include tutto ciò su cui non abbiamo controllo diretto o influenza significativa. Si tratta degli eventi esterni, del comportamento degli altri, del passato, del futuro, del meteo, delle opinioni altrui, delle malattie incurabili, delle perdite inevitabili, e in generale, di tutto ciò che non possiamo modificare o controllare direttamente. Questo non significa che siamo totalmente impotenti di fronte a questi aspetti, ma che il controllo diretto e immediato è illusorio.
Il Collegamento Diretto con la Lamentela:
La lamentela cronica spesso nasce proprio dalla confusione o dalla mancata distinzione tra queste due sfere. Le persone che tendono a lamentarsi costantemente spesso:
- Focalizzano l’Attenzione e l’Energia sulla Sfera di Accettazione: Dedicano gran parte del loro tempo e della loro energia mentale a rimuginare, criticare, e contestare aspetti della vita che non possono cambiare. Si concentrano su ciò che è “ingiusto”, “sbagliato”, “fastidioso” del mondo esterno, del comportamento altrui, o degli eventi che sfuggono al loro controllo. Pensano e ripensano a come dovrebbero essere le cose, lamentandosi che non lo sono.
- Trascurano o Ignorano la Sfera di Influenza: Parallelamente, tendono a sottovalutare o ignorare ciò che potrebbero fare concretamente nella propria sfera di influenza. Evitano di concentrarsi sulle proprie azioni, scelte e reazioni, che sono invece gli unici ambiti in cui possono realmente esercitare un cambiamento positivo. Invece di agire per modificare ciò che è in loro potere, si perdono nella lamentela sterile su ciò che è al di fuori del loro controllo.
Cosa Dice la Lamentela sulla Difficoltà a Distinguere le Sfere:
Il comportamento lamentoso, in questo contesto, ci rivela diversi aspetti psicologici:
- Senso di Impotenza e Frustrazione: La lamentela cronica spesso segnala un profondo senso di impotenza e frustrazione. La persona si sente sopraffatta dagli eventi esterni e dal comportamento altrui, percependo di non avere alcun controllo sulla propria vita o sul proprio ambiente. La lamentela diventa una valvola di sfogo per questa frustrazione, anche se in modo inefficace e controproducente.
- Resistenza all’Accettazione: Lamentarsi costantemente su ciò che non può essere cambiato è una forma di resistenza all’accettazione della realtà. La persona fatica ad accettare che ci sono aspetti della vita che sfuggono al controllo umano e che richiedono un atteggiamento di accettazione, adattamento e resilienza. La lamentela diventa un modo per negare o combattere questa realtà, anche se in modo illusorio e doloroso.
- Focalizzazione sul Problema vs. Sulla Soluzione: La lamentela cronica indica una focalizzazione eccessiva sul problema (ciò che non va, ciò che è ingiusto, ciò che manca) a scapito della ricerca di soluzioni o di strategie di coping efficaci. La persona si “impantana” nella descrizione e nella ripetizione del problema, senza riuscire a spostare l’attenzione verso possibili azioni o cambiamenti positivi. Questo tipo di focalizzazione perpetua il circolo vizioso della lamentela e dell’insoddisfazione.
- Bisogno di Controllo (Anche Illusorio): Paradossalmente, la lamentela può nascere da un bisogno di controllo, anche se distorto e inefficace. Lamentarsi incessantemente può dare l’illusione di “fare qualcosa” per cambiare la situazione, anche se in realtà si tratta solo di un’attività verbale sterile. È un tentativo di esercitare un controllo, anche solo a livello mentale o verbale, su aspetti che sfuggono al controllo reale.
- Evitamento dell’Azione e della Responsabilità: Come accennato precedentemente, lamentarsi su ciò che non si può cambiare può essere un modo per evitare di agire su ciò che invece è nella propria sfera di influenza. È una forma di evitamento della responsabilità personale e della fatica del cambiamento. È più facile lamentarsi che mettersi in gioco, affrontare le proprie paure e intraprendere azioni concrete per migliorare la propria situazione.
Esempi Pratici e Collegamento a Pansy:
- Esempio Comune: Lamentarsi del traffico è un classico esempio. Il traffico è largamente al di fuori del nostro controllo individuale (sfera di accettazione). Lamentarsi in continuazione del traffico genera solo frustrazione e stress. Concentrarsi sulla sfera di influenza significherebbe: pianificare in anticipo, scegliere percorsi alternativi, usare i mezzi pubblici, ascoltare un podcast piacevole in auto, o semplicemente accettare che il traffico è parte della realtà e gestire lo stress in modo sano.
- Pansy e la Lamentela sul Dentista: Pansy si lamenta del “tortura” dal dentista e del prezzo “oltraggioso”. Questi aspetti (il livello di “tortura” percepito, il prezzo del dentista – in parte) sono in gran parte fuori dal suo controllo diretto (sfera di accettazione). La sua lamentela eccessiva non cambia la situazione e la lascia solo più frustrata e arrabbiata. Concentrarsi sulla sfera di influenza potrebbe significare: cercare un dentista con prezzi più accessibili (se possibile), discutere apertamente del costo con il dentista, concentrarsi sui benefici per la sua salute dentale, o semplicemente accettare che le cure mediche hanno un costo e cercare di gestirlo al meglio.
- Pansy e la Lamentela verso Pearl: Il rancore verso Pearl e la percezione di un rapporto non supportivo con la madre sono eventi passati e comportamenti altrui (sfera di accettazione) che Pansy non può cambiare retroattivamente. Lamentarsi incessantemente su questi aspetti perpetua solo il suo dolore e il suo risentimento. Concentrarsi sulla sfera di influenza potrebbe significare: lavorare sul perdono, focalizzarsi sulle relazioni positive presenti, e costruire un futuro più sereno e soddisfacente, liberandosi dal peso del passato.
Intervento Psicologico: Riconoscere le Sfere e Coltivare l’Accettazione e l’Azione:
Un intervento psicologico efficace per chi si lamenta cronicamente dovrebbe mirare ad aiutare la persona a:
- Diventare Consapevole del Proprio Comportamento Lamentoso: Riconoscere la frequenza, i contenuti e le situazioni in cui si manifesta la lamentela.
- Identificare la Distinzione Sfera di Influenza/Accettazione: Imparare a distinguere attivamente tra gli aspetti della vita che può influenzare e quelli che deve accettare.
- Spostare l’Attenzione e l’Energia verso la Sfera di Influenza: Concentrarsi sulle azioni, scelte e reazioni che può controllare, individuando ambiti in cui può agire concretamente per migliorare la propria situazione o raggiungere i propri obiettivi.
- Coltivare l’Accettazione Radicale: Imparare ad accettare ciò che non può essere cambiato con serenità e resilienza, senza negare il dolore ma senza lasciarsi sopraffare dalla frustrazione e dalla lamentela sterile. Questo può includere tecniche di mindfulness, di gestione dello stress e di ristrutturazione cognitiva.
- Sviluppare Strategie di Coping Funzionali: Apprendere modalità più efficaci per affrontare le difficoltà, come il problem-solving, la ricerca di supporto sociale, la comunicazione assertiva, l’espressione emotiva sana, e la promozione del benessere psicofisico.
In sintesi, la lamentela continua è spesso un sintomo di una difficoltà più profonda: l’incapacità di distinguere tra ciò che possiamo cambiare e ciò che dobbiamo accettare. Aiutare le persone a riconoscere questa distinzione e a spostare l’attenzione e l’energia verso la propria sfera di influenza è un passo fondamentale per trasformare la lamentela sterile in azione costruttiva, e per coltivare un maggiore senso di controllo, accettazione e benessere nella vita.
Il traffico! La prossima volta che viaggi in auto con qualcuno e questo si lamenta continuamente, fagli leggere questo articolo.
Buon viaggio!
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