Scenari futuri: L’impatto degli agenti AI sulla creazione di contenuti gratuiti

Ora che ho cominciato a usare intensamente l’intelligenza artificiale generativa per analizzare informazioni e per elaborarne di nuove, in automatico, mi sono posto una domanda relativa al content marketing e ai contenuti online creati gratuitamente da qualcuno. Che succede a chi punta sul content marketing, per avere visibilità sui motori di ricerca e generare traffico sul proprio sito, se questo traffico finisce per diventare un insieme di agenti di intelligenza artificiale, che analizzano il contenuto al posto dell’utente? Se sistemi di ricerca approfondita con l’intelligenza artificiale diventano di massa, che incentivo hanno i produttori di contenuti per continuare a creare?

Mi sono giocato uno dei 10 report gratuiti che puoi generare gratis con Gemini ogni 30 giorni e mi è venuta questa idea.

Il prompt che ho dato a Gemini Deep Research:

Analizza uno scenario in cui agenti AI con funzione di ricerca sul web acquisiscono informazioni da siti e pagine web gratuitamente. A lungo andare, se l’utente medio non visita più le pagine web perché le fa navigare dagli agenti AI, che incentivo hanno gli utenti a creare gratuitamente contenuti? Oggi l’incentivo è farsi trovare attraverso i motori di ricerca per promuovere o vendere attraverso il content marketing. Se viene meno l’incentivo, quali sono gli scenari a cui va incontro internet? Ruolo: esperto di economia digitale e futurologo

Come è stato interpretato:

(1) Ricerca come funziona attualmente l’economia dei contenuti online, con particolare attenzione al ruolo dei motori di ricerca e del content marketing come incentivi per la creazione di contenuti gratuiti.
(2) Analizza le previsioni sull’adozione e l’impatto degli agenti AI nella navigazione web e nell’accesso alle informazioni da parte degli utenti.
(3) Esplora potenziali modelli di business alternativi per i creatori di contenuti nel caso in cui il traffico diretto e la visibilità tramite motori di ricerca diminuiscano significativamente a causa dell’utilizzo di agenti AI.
(4) Indaga su come piattaforme e tecnologie potrebbero evolvere per supportare la creazione e la distribuzione di contenuti in un ecosistema dominato dagli agenti AI.
(5) Considera gli scenari futuri per internet in termini di qualità, diversità e disponibilità dei contenuti se l’incentivo alla creazione gratuita venisse meno.
(6) Valuta il possibile ruolo di sistemi di micropagamenti, abbonamenti o altre forme di monetizzazione diretta per i contenuti generati in un contesto di navigazione AI-driven.
(7) Rifletti sulle implicazioni sociali e culturali di un internet in cui la fruizione dei contenuti è mediata principalmente da agenti AI anziché dalla navigazione diretta degli utenti.
(8) Specula su come potrebbe cambiare il rapporto tra creatori di contenuti, piattaforme e utenti finali in questo scenario futuro.

Il testo del report a seguire. Al termine altre mie riflessioni.


1. Introduzione: L’Incombente Trasformazione del Web

Il panorama attuale della creazione di contenuti online è fortemente influenzato dalla visibilità offerta dai motori di ricerca. Individui e aziende investono considerevoli risorse nell’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) al fine di garantire che i loro contenuti si posizionino in alto nei risultati di ricerca 1. Questa visibilità è fondamentale per attrarre utenti attivamente alla ricerca di informazioni, prodotti o servizi specifici. Parallelamente, stiamo assistendo all’emergere di agenti di intelligenza artificiale (AI), come il “Browser Operator” di Opera, presentato all’inizio del 2025 4, e il Progetto Mariner di Google 6, che promettono di rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono con il web. Questi agenti sono progettati per eseguire autonomamente compiti per conto degli utenti, tra cui la ricerca sul web, il confronto dei prezzi, la compilazione di moduli e persino l’effettuazione di acquisti, spesso senza che l’utente debba visitare direttamente più siti web.

Questo scenario solleva una questione cruciale: quali sono le implicazioni a lungo termine per gli incentivi alla creazione di contenuti e per il futuro di Internet se gli agenti AI diventano dominanti? Il presente rapporto analizzerà le potenziali conseguenze a lungo termine per l’ecosistema dei contenuti online nel caso in cui gli agenti AI diventino la modalità principale di accesso alle informazioni web. In particolare, esaminerà come questo cambiamento potrebbe influenzare gli attuali incentivi per la creazione di contenuti gratuiti, che sono in gran parte legati alla visibilità sui motori di ricerca e alle strategie di content marketing. Il rapporto esplorerà strutture di incentivi alternative e i potenziali scenari futuri per Internet in questo panorama guidato dall’AI.

2. L’Ordine Stabilito: Come i Motori di Ricerca Alimentano i Contenuti Gratuiti

Il modello prevalente per molte aziende online e creatori di contenuti prevede la produzione di contenuti gratuiti e di valore (articoli di blog, video, ecc.) per attrarre un pubblico target attraverso i motori di ricerca 1. Questo contenuto funge da forma di content marketing, costruendo la consapevolezza del marchio, stabilendo l’autorità e, in definitiva, generando lead e vendite. L’obiettivo è posizionarsi in alto per le parole chiave pertinenti che i potenziali clienti stanno cercando 1. Per una quota significativa di creatori di contenuti, pari al 70%, la SEO rappresenta la fonte di traffico web più importante, evidenziando la centralità della visibilità sui motori di ricerca nelle loro strategie 8.

I creatori di contenuti forniscono la vasta gamma di informazioni, intrattenimento e risorse che gli utenti cercano online. I motori di ricerca come Google, Bing e Yahoo agiscono come intermediari cruciali, organizzando e indicizzando questi contenuti per renderli scopribili agli utenti in base alle loro query di ricerca 1. Questo crea un ecosistema reciprocamente vantaggioso: gli utenti si affidano ai motori di ricerca per trovare ciò di cui hanno bisogno, i motori di ricerca si affidano ai creatori di contenuti per avere informazioni rilevanti da offrire e i creatori di contenuti si affidano ai motori di ricerca per connetterli con il loro pubblico target, spesso come preludio alla monetizzazione.

3. L’Alba dell’Agente AI: Una Nuova Era di Accesso all’Informazione

Gli agenti AI sono progettati per andare oltre la semplice fornitura di link a siti web. Possono navigare autonomamente nel web, estrarre informazioni rilevanti da più fonti, sintetizzare queste informazioni e presentare agli utenti risposte dirette o riepiloghi su misura per le loro specifiche query 4. Ad esempio, un utente potrebbe chiedere a un agente AI di “trovare le migliori cuffie con cancellazione del rumore sotto i 200€”, e l’agente potrebbe consultare recensioni di prodotti, confrontare specifiche e prezzi tra diversi rivenditori e presentare una raccomandazione concisa, potenzialmente anche avviando il processo di acquisto 4. Questi agenti spesso utilizzano l’elaborazione del linguaggio naturale avanzata e l’apprendimento automatico per comprendere l’intento dell’utente e interagire con le pagine web in un modo che imita il comportamento di navigazione umano 9.

Se gli agenti AI diventano altamente efficaci nel soddisfare le esigenze informative degli utenti e nel completare direttamente le attività, la necessità per gli utenti di navigare manualmente e visitare numerosi siti web potrebbe diminuire significativamente 4. Gli utenti potrebbero fare sempre più affidamento sui loro agenti AI come primo punto di contatto per le informazioni, portando potenzialmente a una sostanziale diminuzione del traffico organico verso i siti web che attualmente dipendono dai referral dei motori di ricerca. Un rapporto suggerisce persino che i chatbot AI attualmente generano il 96% in meno di traffico di referral rispetto alla tradizionale ricerca di Google 12.

4. Il Vuoto di Incentivi: Cosa Succede Quando la Visibilità Svanisce?

Il principale motore per molti individui e aziende per investire nella creazione di contenuti online gratuiti è la prospettiva di una maggiore visibilità attraverso i motori di ricerca, che a sua volta può portare a varie forme di monetizzazione, come entrate pubblicitarie, generazione di lead e vendite dirette [User Query1. Se gli agenti AI riducono significativamente il volume di traffico diretto dai motori di ricerca verso questi siti web, il ritorno sull’investimento per la creazione di contenuti gratuiti secondo questo modello tradizionale potrebbe diminuire considerevolmente, portando a un “vuoto di incentivi”.

Senza gli incentivi consolidati legati al traffico dei motori di ricerca, individui e aziende potrebbero essere meno motivati a dedicare risorse alla produzione di contenuti gratuiti e di alta qualità. Ciò potrebbe comportare una diminuzione della diversità complessiva di prospettive e della profondità delle informazioni disponibili gratuitamente online. La ricchezza e la vivacità attuali di Internet, alimentate da un vasto ecosistema di conoscenza e espressione creativa condivise liberamente, potrebbero essere a rischio se le motivazioni economiche sottostanti si indeboliscono.

5. Reimmaginare gli Incentivi: Esplorare Modelli di Motivazione Alternativi

Le piattaforme che consentono il supporto finanziario diretto da parte del pubblico, come Patreon e Ko-fi 13, potrebbero diventare sempre più vitali. Queste piattaforme consentono ai creatori di offrire contenuti esclusivi, accesso anticipato o premi personalizzati in cambio di contributi periodici dai loro fan. I micropagamenti, in cui gli utenti pagano piccole somme per singoli contenuti 15, potrebbero vedere una rinascita, soprattutto se gli agenti AI possono gestire senza problemi queste piccole transazioni senza creare attrito per l’utente 16. Ciò potrebbe consentire ai creatori di monetizzare anche contenuti di nicchia o set di dati più piccoli 17. Le piattaforme di donazione 14 potrebbero anche svolgere un ruolo maggiore, consentendo al pubblico di supportare direttamente i creatori il cui lavoro apprezzano, finanziando potenzialmente progetti specifici o fornendo una rete di sicurezza per i creatori indipendenti.

Le piattaforme online come TikTok, Instagram, YouTube, Twitch e Facebook hanno già vari programmi di incentivi per i creatori 20. Questi programmi, che premiano i creatori in base a metriche come visualizzazioni, coinvolgimento e condivisione dei ricavi pubblicitari, potrebbero dover adattare i loro criteri e le loro strutture di pagamento per riflettere il mutevole panorama del consumo di contenuti in un web guidato dall’AI. Iniziative come il Programma Partner di YouTube (YPP) 13 e i TikTok Creator Rewards 20 dimostrano modelli esistenti che potrebbero essere ulteriormente sviluppati o emulati.

Le collaborazioni tra creatori di contenuti e marchi per post sponsorizzati, menzioni di prodotti o recensioni 13 rimarranno probabilmente una fonte di reddito significativa. Man mano che la pubblicità tradizionale diventa meno efficace, i marchi potrebbero rivolgersi sempre più ai creatori di contenuti con un pubblico coinvolto per raggiungere i loro target demografici. L’autenticità e l’allineamento tra il creatore e il marchio saranno cruciali per il successo di queste partnership 19.

L’offerta di contenuti esclusivi o premium dietro paywall o tramite modelli di abbonamento 14 potrebbe diventare una strategia più diffusa. Ciò potrebbe includere esperienze di visualizzazione senza pubblicità, accesso anticipato ai contenuti o analisi e risorse approfondite per gli abbonati paganti. Piattaforme come Medium e Substack utilizzano già questo modello 14.

Le tecnologie decentralizzate come la blockchain e il Web3 offrono il potenziale per nuovi modelli di proprietà e monetizzazione dei contenuti 26. Gli NFT potrebbero consentire ai creatori di vendere risorse digitali uniche, fornendo un flusso di entrate diretto e offrendo potenzialmente ai collezionisti accesso o vantaggi esclusivi. I sistemi di pagamento basati su criptovalute potrebbero facilitare le transazioni dirette tra creatori e il loro pubblico, potenzialmente bypassando gli intermediari tradizionali e le loro commissioni associate. Piattaforme come Streamiverse stanno esplorando queste possibilità per gli streamer di contenuti 27.

Tabella 5.1: Potenziali Modelli di Monetizzazione in un Web Guidato dall’AI

Modello di MonetizzazioneDescrizionePotenziali VantaggiPotenziali Svantaggi
AbbonamentiPagamenti ricorrenti da parte degli utenti per l’accesso a contenuti o funzionalità esclusive.Entrate prevedibili, fidelizzazione del pubblico, possibilità di contenuti approfonditi e di alta qualità.Richiede una costante fornitura di valore per mantenere gli abbonati, potenziale affaticamento da abbonamento tra gli utenti.
MicropagamentiPiccoli pagamenti per singoli contenuti o interazioni specifiche.Bassa barriera d’ingresso per gli utenti, possibilità di monetizzare contenuti di nicchia, potenziale per volumi elevati con la facilitazione degli agenti AI.Può risultare macchinoso se non implementato in modo fluido, richiede un vasto pubblico o un consumo frequente per generare entrate significative.
DonazioniContributi volontari degli utenti per supportare i creatori o progetti specifici.Supporto diretto dai fan, possibilità di finanziare contenuti sperimentali, favorisce un senso di comunità.Entrate imprevedibili, si basa sulla generosità del pubblico.
Programmi per Creatori di PiattaformaRicompense e condivisione dei ricavi forniti dalle piattaforme online in base alle prestazioni dei contenuti.Offre opzioni di monetizzazione integrate, può incentivare specifici tipi di contenuti, sfrutta la portata della piattaforma.Dipendenza dalle politiche e dagli algoritmi della piattaforma, i tassi di pagamento possono variare, potenziale per rendimenti marginali decrescenti con l’aumento dei creatori.
Partnership con BrandSponsorizzazioni e collaborazioni con marchi per contenuti sponsorizzati.Può fornire entrate stabili e significative, consente ai creatori di allinearsi con marchi in cui credono.Richiede un’attenta selezione per mantenere l’autenticità, potenziale percezione di “svendita” da parte del pubblico.
Contenuti Esclusivi/PremiumOfferta di contenuti o funzionalità riservate agli utenti paganti.Incentiva il pagamento diretto, può supportare contenuti specializzati o di alto valore.Limita la portata agli utenti paganti, richiede contenuti convincenti per giustificare il costo.
Blockchain/Web3Sfruttamento di criptovalute, NFT e piattaforme decentralizzate per la monetizzazione.Interazione diretta creatore-pubblico, potenziale per nuove forme di proprietà digitale e scambio di valore, ridotta dipendenza dagli intermediari.Spazio ancora in evoluzione, richiede la comprensione della tecnologia blockchain da parte degli utenti, potenziale volatilità e incertezza normativa.

6. Il Paesaggio Evolutivo della Monetizzazione dei Contenuti nell’Era dell’AI

Proprio come la SEO è diventata essenziale per il posizionamento nei motori di ricerca tradizionali, l’Ottimizzazione per Agenti AI (AIO) sta emergendo come una strategia cruciale per garantire che i contenuti siano scopribili e utilizzabili dagli agenti AI 30. Ciò comporta la strutturazione dei contenuti in formati leggibili dalle macchine come JSON-LD e l’incorporazione di specifici tag di metadati che forniscono agli agenti AI istruzioni su come utilizzare e attribuire i contenuti, incluse informazioni sulle politiche di monetizzazione 30. Ad esempio, gli editori potrebbero utilizzare meta tag per specificare se gli agenti AI possono riassumere i loro contenuti, se è richiesta l’attribuzione e l’URL per il pagamento se è necessario l’accesso completo 30. Sebbene ancora nelle sue fasi iniziali, si prevede che l’AIO diventerà importante quanto la SEO tradizionale per i creatori di contenuti che cercano di mantenere visibilità e controllo in un web guidato dall’AI 30.

Il Model Context Protocol (MCP), uno standard aperto introdotto da Anthropic 31, mira a standardizzare il modo in cui i modelli AI interagiscono con fonti di dati e strumenti esterni 30. L’MCP può fungere da “termini di utilizzo leggibili dalla macchina” per i modelli AI, consentendo ai proprietari di contenuti di definire come i loro contenuti possono essere accessibili e utilizzati, incluse regole relative alla monetizzazione e all’attribuzione 30. L’implementazione può avvenire attraverso vari metodi, tra cui meta tag incorporati in HTML, dati strutturati JSON-LD o file manifest MCP dedicati 30. Ciò consente un controllo flessibile e scalabile sull’utilizzo dei contenuti da parte degli agenti AI. La prima adozione da parte di aziende come Block e Replit 35 suggerisce un crescente riconoscimento della necessità di tali protocolli.

Le tecnologie AI possono analizzare grandi quantità di dati utente per comprendere le preferenze e i comportamenti individuali, consentendo raccomandazioni di contenuti altamente personalizzate e pubblicità mirata 39. Ciò può portare a un maggiore coinvolgimento degli utenti e a una monetizzazione più efficace. Ad esempio, gli algoritmi AI possono alimentare i motori di raccomandazione sulle piattaforme di streaming o personalizzare il posizionamento degli annunci per i singoli spettatori in base alla loro cronologia di visualizzazione e ai loro interessi 43. Questo livello di personalizzazione può migliorare la proposta di valore sia per gli utenti che per gli inserzionisti in un web mediato dall’AI.

7. Sfide e Opportunità nella Transizione

Sebbene le proiezioni indichino una crescita significativa del mercato degli agenti AI 47, la diffusa adozione da parte degli utenti dipende dalla costruzione della fiducia in queste tecnologie 9. Gli utenti devono avere fiducia nell’accuratezza, nell’affidabilità e nella sicurezza degli agenti AI prima che questi diventino una modalità primaria di accesso alle informazioni e di esecuzione delle attività online. La trasparenza nel funzionamento degli agenti AI e la spiegabilità delle loro decisioni saranno cruciali per favorire questa fiducia 9. È inoltre necessario affrontare efficacemente le preoccupazioni relative alla privacy dei dati e al potenziale uso improprio delle informazioni personali da parte degli agenti AI 55.

La crescente autonomia e le capacità degli agenti AI introducono nuove vulnerabilità di sicurezza, come il rischio di attacchi di prompt injection e l’accesso non autorizzato a dati sensibili 55. Misure di sicurezza robuste, tra cui severi controlli di accesso, monitoraggio continuo e audit trail completi, saranno essenziali per mitigare questi rischi 55. Anche le considerazioni etiche, come i potenziali pregiudizi incorporati negli algoritmi AI 57 e il più ampio impatto sociale dell’AI sull’occupazione e sull’accesso alle informazioni, richiedono un’attenta considerazione e una gestione proattiva.

Per evitare un ecosistema frammentato e inefficiente, lo sviluppo e la diffusa adozione di standard aperti come il Model Context Protocol (MCP) sono cruciali 31. Questi standard consentiranno un’interazione fluida tra gli agenti AI e una vasta gamma di fonti di dati, strumenti e servizi, favorendo l’innovazione e prevenendo la dipendenza da un singolo fornitore.

Man mano che gli agenti AI diventano più influenti nell’accesso alle informazioni, esiste il rischio che i loro algoritmi possano inavvertitamente o intenzionalmente dare priorità a determinate fonti di contenuti o punti di vista rispetto ad altri, portando a nuove forme di gatekeeping dei contenuti o pregiudizi algoritmici che potrebbero limitare la diversità delle informazioni disponibili per gli utenti 65. Garantire l’equità, la trasparenza e la responsabilità nella progettazione e nel funzionamento degli agenti AI sarà fondamentale per mitigare questo rischio.

Il passaggio a un web guidato dall’AI potrebbe sbloccare nuovi modelli di business e flussi di entrate per i creatori di contenuti e le piattaforme online, come i servizi di content curation basati sull’AI, le esperienze di apprendimento personalizzate e nuove forme di coinvolgimento diretto del pubblico. Gli agenti AI hanno il potenziale per fornire agli utenti un accesso alle informazioni più personalizzato, efficiente e contestualmente rilevante, risparmiando tempo e fatica nella navigazione nella vastità del web. Gli strumenti AI possono assistere i creatori di contenuti in vari aspetti del loro lavoro, dalla generazione di bozze iniziali e dall’ottimizzazione dei contenuti per diverse piattaforme alla cura di esperienze di contenuti personalizzate per il loro pubblico e all’automazione dei flussi di lavoro di distribuzione.

8. Scenari Futuri per Internet: Un Bivio?

Se modelli di monetizzazione alternativi come abbonamenti, micropagamenti e partnership con brand ottenessero un’ampia adozione, facilitati dagli agenti AI e supportati da standard come AIO e MCP, l’economia dei creatori potrebbe continuare a prosperare. I contenuti potrebbero essere valutati e supportati più direttamente dagli utenti, portando a un ecosistema più sostenibile per contenuti di alta qualità e di nicchia.

Se i modelli di monetizzazione alternativi non riuscissero a compensare pienamente il calo delle entrate pubblicitarie, potremmo assistere a un aumento significativo dei contenuti posti dietro paywall o che richiedono abbonamenti. Ciò potrebbe portare a un Internet più frammentato, in cui l’accesso a informazioni e intrattenimento di valore è sempre più limitato a coloro che possono permettersi di pagare, ampliando potenzialmente il divario digitale.

In uno scenario in cui gli agenti AI diventano eccezionalmente abili nel comprendere le esigenze degli utenti e nel curare le informazioni da varie fonti, il ruolo dei singoli creatori di contenuti potrebbe diventare meno centrale. Gli utenti potrebbero interagire principalmente con riepiloghi, analisi e raccomandazioni generate dall’AI, portando potenzialmente a un’omogeneizzazione dei contenuti e a una ridotta enfasi sulle voci originali e diverse.

Lo scenario futuro più probabile è un modello ibrido in cui coesistono elementi di tutti i precedenti. Alcuni contenuti rimarranno liberamente accessibili, ottimizzati per il consumo da parte dell’AI. Altri contenuti, in particolare informazioni specialistiche o di alto valore, potrebbero spostarsi dietro paywall o adottare modelli di abbonamento. L’AI svolgerà un ruolo cruciale nella scoperta, nella raccomandazione e persino nella creazione di contenuti. È probabile che emergano anche modelli di incentivi nuovi e imprevisti per i creatori di contenuti man mano che il panorama continua a evolversi.

9. Raccomandazioni e Considerazioni Strategiche

I creatori di contenuti dovrebbero esplorare e implementare attivamente un mix di modelli di monetizzazione, tra cui abbonamenti, membership, micropagamenti, partnership con marchi e vendita di prodotti digitali. È fondamentale concentrarsi sulla creazione di contenuti originali e di alta qualità che offrano approfondimenti, prospettive o intrattenimento unici e difficilmente replicabili dall’AI. Costruire solide relazioni con il proprio pubblico attraverso un coinvolgimento diretto e la creazione di comunità è essenziale. È inoltre necessario comprendere e implementare i principi dell’Ottimizzazione per Agenti AI (AIO) per garantire che i contenuti rimangano scopribili e utilizzabili dagli agenti AI, ed esplorare il potenziale delle tecnologie blockchain e Web3 per la proprietà e la monetizzazione dei contenuti.

Le piattaforme online dovrebbero sviluppare e supportare strumenti completi per modelli di monetizzazione diversificati, inclusa l’integrazione fluida di micropagamenti e la gestione degli abbonamenti. Investire in funzionalità che consentano ai creatori di costruire e interagire direttamente con il proprio pubblico è cruciale. È importante sostenere e implementare attivamente standard aperti come il Model Context Protocol (MCP) per facilitare l’interoperabilità in un web guidato dall’AI. Le piattaforme dovrebbero investire in sistemi di scoperta e raccomandazione di contenuti basati sull’AI, con una forte attenzione alla trasparenza, all’equità e al supporto per la monetizzazione dei creatori.

I fornitori di motori di ricerca dovrebbero adattare i propri algoritmi di ricerca per comprendere e valorizzare i contenuti ottimizzati per gli agenti AI (AIO). È necessario considerare come i motori di ricerca possono evolvere il proprio ruolo in un web mediato dall’AI, offrendo potenzialmente funzionalità di agenti AI o facilitando le connessioni tra gli utenti e fonti di contenuti affidabili. Esplorare nuovi modi per supportare i creatori di contenuti in questo panorama in evoluzione, potenzialmente attraverso partnership o nuove forme di condivisione dei ricavi, è fondamentale.

I responsabili politici dovrebbero implementare politiche che incoraggino lo sviluppo e l’implementazione responsabili delle tecnologie AI, affrontando questioni come pregiudizi, privacy e sicurezza. È necessario creare un ambiente normativo che incoraggi la sperimentazione e l’innovazione nei modelli di monetizzazione e distribuzione dei contenuti. Considerare politiche che garantiscano un accesso equo alle informazioni in un Internet potenzialmente più chiuso da paywall è essenziale. È importante monitorare costantemente il panorama digitale in evoluzione ed essere pronti ad adattare le normative secondo necessità per supportare un ecosistema online sano e diversificato.

10. Conclusione: Adattarsi all’Inevitabile Cambiamento

La proliferazione degli agenti AI rappresenta un cambiamento potenzialmente trasformativo nel modo in cui gli utenti interagiscono con Internet, passando dalla tradizionale navigazione guidata dalla ricerca a un accesso alle informazioni e al completamento delle attività più diretti e mediati dall’AI. Questo cambiamento ha profonde implicazioni per il modello consolidato di creazione di contenuti online, che è stato a lungo alimentato dalla promessa di visibilità e traffico dai motori di ricerca.

Sebbene il potenziale calo del traffico dai motori di ricerca tradizionali presenti sfide significative per l’attuale ecosistema di creazione di contenuti, crea anche un terreno fertile per l’innovazione e l’emergere di nuove opportunità. Adattandosi proattivamente a questo panorama in evoluzione, adottando modelli di monetizzazione alternativi, ottimizzando i contenuti per gli agenti AI e promuovendo relazioni più forti e dirette con il proprio pubblico, i creatori di contenuti e le piattaforme possono affrontare questo cambiamento e contribuire a un futuro di Internet che rimanga vivace, diversificato e prezioso per tutti. La chiave sta nel riconoscere l’inevitabilità di questo cambiamento e nell’abbracciare il potenziale per possibilità nuove e impreviste.


In pratica, quasi tutto quanto scritto nei miei libri sul content marketing diventa superato in un attimo. Non lo è già perché l’adozione degli agenti di IA è appena cominciata. Che si vada incontro a uno scenario in cui c’è chi sa usare gli agenti e magari paga le versioni più avanzate, un po’ come gli abbonamenti alla pay tv o ai giornali online, per avere contenuti filtrati, di qualità, senza o con meno pubblicità, e chi non ha soldi o competenze e continua a usare i vecchi sistemi, più influenzati dalla pubblicità e dal marketing in maniera diretta?

Intanto secondo Gemini chi punta sul content marketing avrebbe comunque un vantaggio nel creare contenuti per l’IA:

Hai assolutamente ragione, Luca. La tua osservazione evidenzia un punto cruciale: se l’utente finale non sa che i dati forniti dall’IA provengono dalla tua azienda, come si traduce questo in un vantaggio concreto, come una vendita o una maggiore notorietà del marchio?

Questo è un aspetto fondamentale da considerare nell’evoluzione del content marketing con l’avvento degli agenti IA. Ecco alcuni scenari e riflessioni su come le aziende potrebbero trarre vantaggio anche in questo contesto:

1. L’IA come Canale di Scoperta e Raccomandazione:

  • Fornire la “Materia Prima” all’IA: L’azienda che struttura i dati per l’IA sta in realtà fornendo la materia prima per le risposte e le informazioni che l’IA fornirà agli utenti. Se i tuoi dati sono accurati, completi e di valore, l’IA sarà più propensa a utilizzarli.
  • Essere Raccomandati dall’IA (Indirettamente): Anche se l’utente non vede direttamente il nome dell’azienda, se l’IA utilizza le tue informazioni per risolvere un problema o rispondere a una domanda in modo efficace, l’utente avrà un’esperienza positiva. In futuro, quando l’utente avrà bisogno di un prodotto o servizio correlato, potrebbe essere più propenso a cercare brand che hanno una reputazione di fornire informazioni affidabili (anche se l’ha appresa tramite un’IA).
  • Posizionarsi come Autorità nel Settore: Fornire dati di alta qualità all’IA può contribuire a posizionare l’azienda come un’autorità nel proprio settore. Se molte IA utilizzano i tuoi dati come fonte affidabile, questo rafforzerà la tua reputazione nel lungo periodo.

2. Integrazione con la Strategia di Marketing Complessiva:

  • Il Contenuto per l’IA come Parte di un Ecosistema: Il contenuto ottimizzato per l’IA non dovrebbe essere visto come un’attività isolata, ma come parte di una strategia di marketing più ampia. Gli utenti che interagiscono con le IA potrebbero comunque entrare in contatto con il tuo brand attraverso altri canali (il tuo blog, sebbene tu non usi i social, il passaparola, ecc.). L’affidabilità dimostrata dall’IA grazie ai tuoi dati può influenzare positivamente la percezione del tuo brand.
  • Lead Generation Indiretta: Anche se non c’è una vendita diretta tramite l’IA, l’informazione fornita potrebbe risolvere un problema specifico dell’utente, che in futuro potrebbe ricordarsi (anche inconsciamente) della fonte indiretta quando avrà bisogno di una soluzione più completa o di un prodotto a pagamento.

3. Potenziali Modelli di Attribuzione e Branding Futuri:

  • Evoluzione delle Interfacce IA: Man mano che le interazioni con le IA diventano più sofisticate, potrebbero emergere meccanismi per attribuire la fonte delle informazioni o per presentare in modo più chiaro i brand che forniscono i dati.
  • Branding Contestuale: L’IA potrebbe menzionare il brand in un contesto appropriato (“Secondo i dati forniti da [Nome Azienda]…”).
  • Opzioni Premium o Partnership: Le aziende potrebbero stringere partnership con i fornitori di agenti IA per avere una maggiore visibilità o per offrire contenuti esclusivi tramite i loro sistemi.

4. Focus sulla Qualità e l’Utilità del Contenuto:

  • Il Valore Prima di Tutto: Anche nell’era delle IA, il principio fondamentale del content marketing rimane la creazione di contenuti di valore per l’utente. Se i tuoi dati sono utili e risolvono i problemi, questo alla fine si tradurrà in un beneficio per l’azienda, anche se il percorso non è sempre diretto e immediato.
  • Costruire Fiducia a Lungo Termine: Fornire informazioni accurate e utili, anche tramite un’IA, contribuisce a costruire fiducia nel tempo. Gli utenti che hanno avuto esperienze positive (anche mediate da un’IA) saranno più propensi a considerare il tuo brand in futuro.

In sintesi, anche se l’utente non vede direttamente il tuo brand quando interagisce con un’IA, la tua azienda può trarre vantaggio fornendo dati di qualità per diversi motivi:

  • Migliora l’esperienza dell’utente tramite l’IA.
  • Si posiziona come fonte autorevole di informazioni.
  • Influenza indirettamente le decisioni future degli utenti.
  • Si integra in una strategia di marketing più ampia.
  • Potrebbe beneficiare di futuri modelli di attribuzione e branding all’interno delle interazioni IA.

È importante considerare che siamo ancora in una fase iniziale dell’evoluzione degli agenti IA. Le modalità di interazione e di attribuzione potrebbero cambiare significativamente nei prossimi anni. Tuttavia, concentrarsi sulla creazione di dati di alta qualità e utili rimane una strategia valida per il futuro del content marketing.

Non sono persuaso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.