Imparare a imparare e diventare esperti nell’uso dell’IA per avere una marcia in più nella vita e nel lavoro

Durante il mio attuale periodo sabbatico, dedicato tra le altre cose all’esplorazione di nuove metodologie di apprendimento e all’approfondimento delle potenzialità dell’intelligenza artificiale, ho sviluppato un metodo per la lettura di interviste e contenuti testuali lunghi. Questa strategia si rivela specialmente utile con trascrizioni di podcast audio che non ho assolutamente alcuna intenzione di ascoltare per intero.

Il mio approccio consiste nel visualizzare nel browser l’articolo in modalità lettura, copiare il testo e incollarlo in una domanda rivolta all’intelligenza artificiale di Gemini. L’obiettivo è ottenere una sintesi concisa, un’analisi strutturata e, laddove presenti, l’estrazione di consigli pratici. Ritengo che queste capacità rappresentino alcune tra le applicazioni più affidabili e funzionali dell’IA attualmente disponibili.

Caso Studio: Analisi dell’Intervista a Sam Altman, CEO di OpenAI

Per illustrare questo metodo, ho recentemente applicato la mia tecnica a un’intervista con Sam Altman, figura di spicco nel mondo dell’intelligenza artificiale in quanto CEO di OpenAI, l’organizzazione responsabile di ChatGPT. Comprendere il punto di vista di Altman è fondamentale per chi, come me, è interessato a seguire l’evoluzione di questa tecnologia.

Sintesi Integrata dell’Intervista:

Ecco una sintesi integrata dell’intervista con Sam Altman, CEO di OpenAI:

L’intervista ripercorre il percorso di Altman, dalla sua infanzia come “nerd” informatico fino alla creazione di Loopt, il suo coinvolgimento in Y Combinator e la successiva fondazione di OpenAI, spinto dalla convinzione nel potenziale trasformativo dell’AGI.

Viene discussa la genesi di ChatGPT, definita uno “shock”, e la decisione strategica di lanciarlo con GPT-3.5 per gestire la domanda. Un punto centrale è la trasformazione di OpenAI in una “consumer tech company accidentale”, con le relative sfide e opportunità. Altman riflette sulla partnership con Microsoft, iniziata prima dell’esplosione di ChatGPT.

Altman sottolinea la necessità per OpenAI di eccellere in diverse aree contemporaneamente. Riguardo alla monetizzazione, pur non escludendo l’advertising in futuro, si mostra più interessato a modelli come commissioni di affiliazione nell’e-commerce tramite Deep Research e, soprattutto, alla vendita di abbonamenti per funzionalità avanzate come ingegneri software automatizzati.

Viene affrontata la competizione, con un focus su DeepSeek e Grok. Altman riconosce che DeepSeek ha creato un “momento virale” con la sua offerta gratuita e la visualizzazione della “catena di pensiero”, imparando da questo l’importanza di non nascondere troppo le funzionalità.

Il tema delle “allucinazioni” nei modelli linguistici viene discusso, riconoscendo che, sebbene indesiderate in alcuni contesti, sono parte della natura creativa di questi modelli. Altman affronta anche la questione della regolamentazione dell’AI, difendendo la necessità di standard di sicurezza per i modelli all’avanguardia, pur esprimendo preoccupazione per la “regulatory capture”. Sostiene inoltre la necessità di chiarezza sul fair use del materiale protetto da copyright per l’addestramento dei modelli.

Altman esprime ottimismo sul futuro dell’AI, prevedendo che l’automazione della scrittura del codice supererà il 50% in molte aziende e che l’avvento degli “agenti” autonomi rappresenterà un ulteriore passo avanti. La definizione di AGI viene discussa, riconoscendo che è un concetto in evoluzione.

Infine, Altman offre consigli per i neodiplomati, suggerendo di diventare esperti nell’uso degli strumenti AI e di sviluppare resilienza, adattabilità e la capacità di comprendere e soddisfare le esigenze degli altri. Riflette anche sulla sua esperienza a Davos e sul cambiamento derivato dalla sua crescente notorietà nel mondo della tecnologia.

Consigli Pratici Estrapolati dall’Intervista:

  • Diventare esperti nell’uso degli strumenti AI: Altman paragona questa abilità all’importanza di saper programmare quando lui si è diplomato. Suggerisce di dedicarsi a imparare a utilizzare efficacemente le nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale.
  • Coltivare resilienza e adattabilità: In un mondo in rapida evoluzione, la capacità di affrontare i cambiamenti e di adattarsi a nuove situazioni è fondamentale.
  • Imparare a capire cosa vogliono gli altri ed essere utili: Sviluppare l’empatia e la capacità di soddisfare le esigenze altrui è una competenza trasversale preziosa in qualsiasi ambito.
  • Concentrarsi sulle meta-abilità di apprendimento: Piuttosto che focalizzarsi troppo sui dettagli specifici di ciò che si studia, è più importante sviluppare la capacità di imparare rapidamente cose nuove.
  • Sviluppare competenze generali importanti per la transizione in corso: Identificare le competenze che saranno cruciali nel futuro del lavoro e concentrarsi sul loro sviluppo.
  • Per chi lavora nel tech: Essere pronti a un futuro in cui gli ingegneri software saranno in grado di fare molto di più grazie all’AI, con la possibilità che in futuro possa esserci una minore necessità di sviluppatori.
  • Per le aziende: Non nascondere troppo le nuove funzionalità, poiché questo può lasciare spazio alla concorrenza per creare “momenti virali”.
  • Essere aperti a diverse strategie di monetizzazione: Anche se un modello di business funziona, è importante rimanere aperti a nuove possibilità, come commissioni di affiliazione, oltre ai tradizionali abbonamenti o pubblicità.

Riflessioni Personali e Connessioni con i Miei Interessi:

Mi compiaccio particolarmente che Altman includa due concetti che sto esplorando attivamente in questo periodo del mio “sabbatical”: l’importanza di sperimentare l’uso dell’IA per comprenderne appieno le potenzialità e il valore intrinseco del “saper imparare”, un principio cardine del mio precedente progetto di approfondimento sull’apprendimento efficace.

Concentrarsi sulle Meta-Abilità di Apprendimento:

L’era dell’informazione e l’avvento dell’intelligenza artificiale rendono la capacità di apprendere rapidamente e in modo efficace più cruciale che mai. Invece di concentrarsi unicamente sull’acquisizione di conoscenze specifiche, sviluppare le “meta-abilità di apprendimento” significa diventare esperti nel come si apprende. Questo implica:

  • Imparare ad imparare: Comprendere i propri stili di apprendimento preferiti, identificare le strategie più efficaci per memorizzare e comprendere nuove informazioni. Questo può includere sperimentare diverse tecniche come la ripetizione spaziata, la creazione di mappe mentali, l’apprendimento attivo attraverso la discussione e la spiegazione ad altri.
  • Pensiero critico e problem solving: Sviluppare la capacità di analizzare informazioni, valutare la loro validità e applicarle per risolvere problemi complessi. Questo implica porsi domande, mettere in discussione le assunzioni e cercare diverse prospettive.
  • Adattabilità e flessibilità: Essere pronti ad abbandonare vecchie convinzioni e ad abbracciare nuove informazioni. La capacità di adattarsi a contesti in evoluzione e di imparare da errori e feedback è fondamentale.
  • Gestione dell’informazione: Saper filtrare, organizzare e utilizzare l’enorme quantità di informazioni disponibili. Questo include sviluppare competenze nella ricerca efficace, nella valutazione delle fonti e nella sintesi delle informazioni rilevanti.
  • Autoconsapevolezza: Comprendere i propri punti di forza e di debolezza come studente, identificare le aree in cui si ha bisogno di migliorare e cercare attivamente modi per farlo.

Per Luca, che si trova in un periodo di “sabbatical” e ha un forte interesse per la lettura e l’apprendimento, questo consiglio è particolarmente rilevante. Potrebbe dedicare tempo a esplorare diverse metodologie di apprendimento, a riflettere sulle sue esperienze passate di studio e a identificare le strategie che hanno funzionato meglio per lui. La sua scelta di non usare i social media potrebbe essere un vantaggio, permettendogli di concentrarsi su forme di apprendimento più approfondite e riflessive.

Diventare Esperti nell’Uso degli Strumenti AI:

Proprio come la programmazione è diventata una competenza fondamentale nell’era digitale precedente, la capacità di utilizzare efficacemente gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale è destinata a diventare altrettanto cruciale. Questo non significa necessariamente diventare sviluppatori di AI, ma piuttosto saper sfruttare al meglio le applicazioni e le piattaforme che integrano l’intelligenza artificiale per migliorare la produttività, la creatività e l’apprendimento. Questo implica:

  • Familiarizzare con diverse tipologie di strumenti AI: Esplorare chatbot come ChatGPT, strumenti di generazione di immagini, piattaforme di analisi dati basate su AI, software di traduzione automatica avanzata e altre applicazioni specifiche per i propri interessi e potenziali necessità.
  • Comprendere i principi di base del funzionamento dell’AI: Anche senza una conoscenza tecnica approfondita, avere una comprensione concettuale di come funzionano i modelli linguistici, il machine learning e altre forme di AI può aiutare a utilizzarli in modo più efficace e consapevole.
  • Sviluppare l’abilità di formulare prompt efficaci: Imparare a comunicare chiaramente e in modo specifico con gli strumenti AI per ottenere i risultati desiderati. Questo include la capacità di porre domande pertinenti, fornire contesto adeguato e iterare sui prompt per affinare le risposte.
  • Valutare criticamente l’output dell’AI: Essere consapevoli dei limiti degli strumenti AI, come la possibilità di generare informazioni errate o distorte (le “allucinazioni” menzionate nell’intervista), e sviluppare la capacità di verificare e validare le informazioni fornite.
  • Integrare gli strumenti AI nel proprio flusso di lavoro: Identificare come gli strumenti AI possono essere utilizzati per automatizzare compiti ripetitivi, generare idee, facilitare la ricerca, migliorare la comunicazione e supportare la creatività in vari ambiti.

Considerazioni Conclusive sulla Mia Sperimentazione:

Questa mia sperimentazione con l’intelligenza artificiale, in particolare con Gemini, conferma come il tempo dedicato alla comprensione di questi strumenti e delle loro applicazioni sia un investimento prezioso. L’IA si sta rivelando un alleato potente per l’analisi di grandi quantità di informazioni, permettendomi di estrarre rapidamente insight e consigli pratici da contenuti altrimenti impegnativi da fruire integralmente.

Avanti così, con la consapevolezza che l’esplorazione delle potenzialità dell’intelligenza artificiale e il continuo affinamento delle capacità di apprendimento rappresentano un percorso ricco di opportunità.

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