Ultimo aggiornamento dallo Sri Lanka. Domani si ritorna in Italia.

I singalesi hanno la cattiva abitudine di non considerare i pedoni, neanche quando attraversano la strada sulle poche strisce pedonali. Evidentemente non camminano mai a piedi. Biciclette viste in giro, pochissime.
Ho capito perché la spiaggia qui a Mount Lavinia non è quasi sfruttata commercialmente. I pescatori vivono in baracche di legno e lamiera lungo quasi tutta la lunghezza della spiaggia e usano la spiaggia prospiciente come parcheggio per le proprie barche da pesca. Alcuni si preoccupano di pulire un po’ la spiaggia davanti casa loro, molti altri no. La sabbia è spesso nera, temo per l’inquinamento da gasolio o da olio delle barche. Morale della favola: la gentrificazione non è ancora arrivata per questo motivo.

L’ora prima del tramonto è il momento della giornata in cui i singalesi, mamme con bambini, giovani, coppie, vanno a fare due passi in spiaggia o si limitano a guardare il tramonto. Di fatto è il momento principale in cui si godono la spiaggia. Il resto del tempo non c’è quasi nessuno, salvo i pescatori che lavorano, qualche bambino che non va a scuola e qualche turista che passeggia.
Molti usano ancora un telefono cellulare a tastiera. Ho cercato qualche statistica e quella che ho trovato dice che l’80% dei singalesi ha uno smartphone. Percentuale comunque inferiore al nostro tasso di penetrazione.
Gli unici che vanno in giro con le scarpe sono gli studenti che vanno a scuola e chi lavora in ufficio. Tutti gli altri in infradito. Quasi tutti gli uomini portano pantaloni e pochissimi calzoncini. Il bagno lo si fa in boxer o vestiti. Le signore sempre vestite. Dubito che i costumi da bagno, se non forse boxer da uomo per i più giovani, siano articoli venduti. Il pantalone lungo tropicale è comunque un’abitudine che ho notato anche in altri paesi. Sono gli occidentali, in genere, a usare i bermuda o i calzoncini.
I treni non solo sono super affollati all’ora di punta, con gente che viaggia sul predellino per salire o scendere, ma vanno a gasolio e fanno parecchio fumo. Non ho idea a quando risalgano, ma si vede che sono vecchi e arrugginiti. La velocità è quella che è ed è un bene, perché i binari non sono in alcun modo protetti e gli attraversamenti incustoditi e numerosi. Del resto, con il binario che va quasi parallelo alla spiaggia sulla costa occidentale, limitarne l’attraversamento creerebbe non pochi problemi. A norme di sicurezza siano un po’ indietro rispetto all’Europa.
Un proprietario di una guest house dove ho dormito mi ha detto che al sud dello Sri Lanka si sono insediate comunità di russi con la propria economia. Si sono comprati ristoranti, affittano case che poi subaffittano a propri connazionali e restano nel paese oltre il limita massimo del proprio visto. Il tutto è cominciato prima della guerra con l’Ucraina ma dopo la guerra gli arrivi e gli insediamenti sono aumentati. Non ho potuto verificare la veridicità di questa storia.
Non so se è stato un caso, ma salvo a Mirissa e forse a Galle, ho trovato pochissimi turisti e ho avuto l’impressione di essere l’unico o quasi nelle strutture dove ho dormito. In un paio di casi ho avuto una conferma indiretta della ridotta presenza di turisti. Ho camminato più volte davanti a grandi ville e resort sul mare e al più ho notato una, due o tre coppie di turiste, in strutture da decine di stanze almeno.
Il meteo è stato abbastanza clemente. Qualche temporale con rovescio pomeridiano e qualche temporale serale/notturno, che non hanno condizionato la permanenza, se non forse una cena che ho saltato per non prendere l’acqua, prima che il ristorante più vicino chiudesse. Mi è stato detto che in questo periodo non dovrebbe piovere così tanto. Temperature e umidità a massimi livelli, ben oltre i 30 gradi, con sensazione di calore prossima in alcuni casi a 38 gradi.
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