Studiare la psicologia attraverso i personaggi di un libro: L’anniversario, Intermezzo, Ripetizione

La letteratura è uno specchio della complessità umana, un laboratorio dove i personaggi, le loro scelte e i loro conflitti ci offrono una chiave per comprendere meccanismi psicologici universali. Attraverso gli occhi di un romanziere, possiamo osservare dinamiche relazionali, strategie di sopravvivenza e patologie del comportamento con una profondità che spesso sfugge all’analisi accademica. In questo senso, i romanzi L’anniversario di Andrea BajaniIntermezzo di Sally Rooney e Ripetizione di Vigdis Hjort si prestano a un esame affascinante, grazie alla loro capacità di disegnare caratteri reali, improntati a logiche di potere, ansie esistenziali e cicatrici familiari.

Utilizzando la lente della psicologia adleriana — con i suoi concetti chiave di ricerca di superioritàstile di vitasenso di comunità e costellazione familiare — questo post esplorerà come i personaggi di questi romanzi incarnino, nelle loro fragilità e ossessioni, modelli di comportamento che rispecchiano teorie psicologiche consolidate. Dal padre tirannico di Bajani, che costruisce un regime totalitario in casa per compensare un senso di inferiorità, alla figura di Peter in Intermezzo, intellettuale tormentato dalla solitudine e dalla ricerca di validazione; dalla narratrice di Ripetizione, prigioniera di un sistema familiare soffocante, fino alle relazioni disfunzionali che attraversano tutte e tre le storie, ogni elemento si presta a un’analisi che fa emergere le radici psicologiche delle loro azioni.

Questo approccio non solo arricchisce la lettura dei romanzi, ma rivela anche come la letteratura possa diventare un ponte tra la teoria psicologica e l’esperienza umana.


Spoiler alert


L’anniversario di Andrea Bajani

1. Il Padre:

  • Ricerca di Superiorità/Scopo: Il padre sembra guidato da un profondo bisogno di affermare il proprio potere e il proprio controllo assoluto sull’ambiente familiare. La sua ricerca di superiorità si manifesta come un desiderio di essere il protagonista tragico del “romanzo familiare”, controllando la narrativa e la realtà stessa. Questo bisogno potrebbe derivare da un senso di inferiorità legato al suo background (la caduta sociale della madre) e forse alla sua carriera lavorativa limitata. Egli cerca validazione e persino amore attraverso la paura e l’intimidazione. Il trasferimento nel paese lontano da Roma può essere interpretato come un tentativo di “reinventarsi” e stabilire una nuova versione di sé e della famiglia.
  • Stile di Vita: Dominante, manipolativo, incline alla rabbia e alla minaccia. Crea e impone una “versione ufficiale” della realtà familiare. Esercita un controllo “totalitario” e di “possesso” sui familiari. Utilizza il vittimismo e il rancore come vettori di comunicazione. Arriva a rivendicare poteri sulla malattia e morte altrui. La violenza fisica, sebbene rara, era parte di un sistema di intimidazione costante.
  • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Molto basso o assente all’interno della famiglia, dove prevale il dominio. Le relazioni esterne sembrano viste in termini strumentali o come minacce. Non dimostra genuino interesse per gli altri, se non in relazione alla sua narrativa.
  • Costellazione Familiare: Figlio di una madre che ha vissuto un declino sociale e di un padre poco presente/noto. Questo può aver alimentato la sua necessità di controllare il proprio status e la propria famiglia per evitare un simile “schianto”.

2. La Madre:

  • Ricerca di Superiorità/Scopo: Il suo percorso sembra caratterizzato da una profonda invisibilità e sottrazione a sé stessa e al mondo. Più che una ricerca attiva di superiorità, emerge una tendenza a “non esistere” o a “sparire”. Tuttavia, ci sono rari momenti in cui emerge una diversa spinta: l’iscrizione all’università suggerisce un progetto di “ascesa sociale” e una “versione di sé differente” dalla famiglia d’origine; il lavoro al supermarket le conferisce un senso di potere “estraneo” a quello del marito e “qualcosa da raccontare”; le amicizie, in particolare quella con la “terza amica”, rappresentano un potenziale “strappo” o “deriva libertaria”; il tentativo di “fuga” verso Roma è descritto come un atto “epocale”.
  • Stile di Vita: Caratterizzato da sottomissione, silenzio, accettazione passiva delle regole imposte dal marito. La sua timidezza sembra prendere la forma di una “gentile accettazione dello stato delle cose”. Dopo episodi di violenza, assume un’attitudine “teatrale” di pentimento e servilismo, che paradossalmente le conferisce una forma di potere sul marito (il potere di “perdonarlo”). La sua mancanza di paura verso il marito è descritta come un “fraintendimento maggiore” nella relazione.
  • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Limitato e ostacolato dall’isolamento imposto dal padre. Le amicizie sono effimere. Il lavoro al supermarket le consente una seppur breve esperienza di socialità positiva. L’interazione con i familiari (madre, figli) è spesso superficiale o condizionata dalla presenza del padre. L’istinto alla socievolezza, represso, diventa una “malattia autoimmune”.
  • Costellazione Familiare: Seconda di due figlie. Cresciuta in una famiglia modesta ma con un orizzonte di studio. La madre (sua nonna) è più socievole del padre (suo nonno), ma entrambi aderiscono alla struttura patriarcale. La sua sorella maggiore sceglie un percorso formativo più breve e orientato al lavoro immediato, mentre la madre opta per il liceo con prospettive universitarie, suggerendo una diversa aspirazione iniziale.

3. Il Narratore:

  • Ricerca di Superiorità/Scopo: La sua ricerca è inizialmente volta a sopravvivere all’interno del nucleo familiare tossico, cercando di mediare o rendersi innocuo (“figlio vile”). Il suo obiettivo si trasforma poi nel distanziarsi fisicamente e psicologicamente per costruire una propria vita libera dalla paura. La scrittura diventa uno strumento per comprendere il passato e creare una “memoria del tutto differente”. Il matrimonio e la nascita del figlio rappresentano la costruzione di una nuova “famiglia”, diversa da quella d’origine.
  • Stile di Vita: Inizialmente, mediatore e pacificatore per “quieto vivere”. Sviluppa meccanismi di coping come l’autolesionismo (strapparsi la barba), l’ansia anticipatoria, e l’uso della distanza come difesa. Tende ad avere un “punto cieco” rispetto alla madre, focalizzato sul padre. Cerca appartenenza e conforto in relazioni esterne (“famiglia a pagamento”). Il percorso terapeutico lo aiuta a confrontarsi con il suo passato.
  • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Sviluppa un senso di comunità e appartenenza al di fuori della famiglia d’origine, in particolare con la sua “famiglia a pagamento” e successivamente con la propria famiglia creata. Questo contrasta con la mancanza di interesse sociale nel nucleo familiare primario.
  • Costellazione Familiare: Fratello minore (“fratello minore”). Il suo rapporto con la sorella è complesso, segnato dalla protezione reciproca ma anche dal rancore di lei per il suo ritiro dalla “lotta congiunta contro il tiranno”.

4. La Sorella:

  • Ricerca di Superiorità/Scopo: Orientata alla resistenza e alla ribellione contro il padre (“dittatore”, “tiranno”). Cerca l’indipendenza. La sua ricerca di superiorità si manifesta nel rifiuto della subordinazione totale e nella spinta alla reazione.
  • Stile di Vita: Ritirata (“ritirata a vita privata”), ribelle (“antagonista”), critica verso il padre e il fratello. Preferisce le relazioni con le amiche fuori casa. Potrebbe aver sostenuto la madre nel suo tentativo di fuga. Mantiene una distanza dal padre in età adulta.
  • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Sembra avere un senso di comunità più sviluppato rispetto al padre, ricercando relazioni con le amiche. Il suo rancore verso il fratello suggerisce un desiderio di solidarietà e lotta condivisa.
  • Costellazione Familiare: Sorella maggiore del narratore. La sua posizione potrebbe aver influenzato il suo ruolo di “antagonista” e la sua percezione della dinamica familiare e del ruolo del fratello.

Relazioni e Dinamiche Familiari:

  • Padre-Madre: Una relazione caratterizzata dal dominio assoluto del padre e dalla sottomissione (spesso passiva o apparentemente consensuale) della madre. La comunicazione è distorta; il padre usa la violenza o la minaccia per imporre il suo potere, mentre la madre usa il silenzio, il piagnucolio o la messa in scena del pentimento. La mancanza di paura della madre è un elemento complesso che sfugge alla logica del padre basata sull’intimidazione. La relazione manca di genuino senso di comunità e interesse reciproco.
  • Padre-Figli (Narratore e Sorella): Il padre esercita un controllo e un possesso totale sui figli. Vede il loro allontanamento come una minaccia. La sua interazione con loro è spesso tesa, basata sul giudizio e la critica. La sua incapacità di accettare la loro indipendenza è chiara. Il rapporto è privo di un sano senso di comunità, sostituito dalla lotta per il controllo.
  • Madre-Figli (Narratore e Sorella): La madre è fisicamente presente ma spesso “assente dalle cose”. Il narratore ha un “punto cieco” rispetto a lei, concentrato sul padre. Ci sono rari e fugaci momenti di connessione e affetto, come il tragitto in bicicletta, le telefonate in assenza del padre, o il suo tentativo di fargli notare l’autolesionismo. La sorella sembra avere un legame più conflittuale ma forse più solidale (nella “lotta”) con la madre. La madre non riesce a offrire una protezione attiva e spesso si “sottrae”.
  • Narratore-Sorella: Condividono l’esperienza dell’ambiente familiare tossico ma sviluppano stili di vita diversi per affrontarlo: lei l’opposizione, lui la mediazione/fuga. Il loro rapporto è segnato dalla mancata “lotta congiunta” che la sorella gli rimprovera, ma anche da una forma di protezione reciproca.

Il Sistema Familiare:

Il sistema familiare descritto è un esempio di mancanza patologica di senso di comunità. Non è un luogo di cooperazione e sostegno, ma un terreno di lotta per il potere, primariamente quello del padre. I sentimenti di inferiorità (sia latenti nel padre che manifesti nell’invisibilità della madre) guidano comportamenti disfunzionali invece di stimolare una crescita sana. Gli stili di vita dei membri sono risposte adattive (o disadattive) a questo ambiente oppressivo. La “versione ufficiale” della famiglia funge da meccanismo di difesa per mantenere intatto il fictional finalism del padre: essere il centro del mondo familiare, anche a costo della distruzione interiore dei suoi membri. La separazione del narratore e il suo percorso terapeutico rappresentano il tentativo di uscire da questo sistema e costruire un proprio, più sano, stile di vita.


Intermezzo di Sally Rooney

Principali Personaggi Analizzati:

  • Peter: Avvocato, protagonista e voce narrante per gran parte degli estratti.
  • Sylvia: Ex compagna di Peter, accademica.
  • Naomi: Relazione attuale (o recente ex) di Peter.
  • Ivan: Fratello di Peter, giocatore di scacchi.
  • Margaret: Relazione di Ivan, direttrice di un centro culturale.
  • Christine: Madre di Peter e Ivan.
  • Il Padre: Deceduto, menzionato nei ricordi di Peter e Ivan.

Analisi Psicologica Adleriana dei Personaggi:

  1. Peter:
    • Ricerca di Superiorità/Scopo: Peter sembra profondamente motivato da un bisogno di affermare il proprio valore intellettuale e professionale. La sua ricerca di superiorità si manifesta nel desiderio di essere “dalla parte della ragione”, di essere riconosciuto, rispettato e ammirato (soprattutto da Sylvia). Cerca convalida nel successo professionale (vincere la causa) e nelle relazioni, desiderando l’approvazione e l’affetto. Parte della sua spinta sembra derivare da un desiderio di distinguersi e sentirsi “diverso dagli altri”, superiore (intellettualmente o culturalmente). La sua relazione con Sylvia, in particolare, appare come un tentativo di recuperare un senso di sé passato o di trovare un ancoraggio, un “serbatoio” di presenza a cui attingere per contrastare la sua solitudine e ansia.
    • Sentimenti di Inferiorità: Emerge un profondo senso di insicurezza e vergogna. Soffre di ansia e attacchi di panico, ricorrendo all’uso di farmaci come lo Xanax/Alprazolam per affrontarli. Si sente “rotto e sconfitto”, inadeguato. È tormentato dal senso di colpa, in particolare riguardo al padre e a Ivan. Si percepisce come goffo o brutale in contesti intimi. Sente di non essere in grado di fare una differenza nella sofferenza altrui. Il suo desiderio di far sentire gli altri “inferiori quanto loro cercano di far sentire lui” è una chiara indicazione di come i suoi sentimenti di inferiorità guidino una forma di compensazione disfunzionale.
    • Stile di Vita: È caratterizzato da un stile intellettuale e analitico, incline a pensare eccessivamente. Utilizza la sua intelligenza e il suo status professionale come strumenti di difesa e affermazione. Tende a cercare rifugio o conforto nelle relazioni (Sylvia) ma sembra anche impegnarsi in dinamiche manipolative o complicate, forse come difesa o per ottenere una forma di controllo (con Naomi, e in parte con Sylvia, cercando la sua approvazione o notando che lei “ci gode a essere supplicata”). La solitudine e la paura sono forze motrici. La sua tendenza a fuggire o non affrontare direttamente i problemi (bloccando Ivan, evitando pensieri dolorosi) è un aspetto del suo stile di vita. La ricerca del piacere intellettuale (“piacere del conversare con lei”) e sensuale (“desiderio che per sua natura resiste alla ragione”) sono anche parte del suo modo di affrontare la vita.
    • Costellazione Familiare: Fratello maggiore di Ivan. Figlio del Padre (deceduto) e di Christine. La sua posizione di fratello maggiore e il fatto che gli adulti lo ascoltassero, che il padre lo vedesse come più competente e forse ne fosse soggezione, potrebbero aver alimentato il suo stile basato sulla competenza e la ricerca di validazione. Il suo ruolo di insegnante/guida per Ivan nel gioco degli scacchi è un esempio iniziale di questa dinamica.
    • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Sembra avere un senso di comunità più sviluppato in ambito professionale (difendendo la commessa discriminata) che personale. Nelle relazioni intime, l’interesse sociale appare spesso filtrato da bisogni egoistici (ricerca di convalida, fuga dalla solitudine, gestione dell’ansia). La sua incapacità di mantenere relazioni stabili e genuine (con Naomi) e i suoi conflitti familiari suggeriscono una difficoltà nell’instaurare legami basati sulla cooperazione reciproca piuttosto che sulla lotta di potere o la dipendenza.
  2. Sylvia:
    • Ricerca di Superiorità/Scopo: Sylvia è chiaramente spinta da una ricerca di eccellenza intellettuale nel suo campo accademico. Il suo “puro carisma” e la sua capacità di affascinare un pubblico suggeriscono una forma di ricerca di superiorità attraverso la padronanza della conoscenza e la presentazione di sé. Sembra apprezzare anche l’indipendenza e l’autonomia.
    • Sentimenti di Inferiorità: Le fonti menzionano la sua fragilità fisica dovuta a una condizione medica che le causa dolore e limita la sua intimità. Questo potrebbe generare sentimenti di vulnerabilità o limitazione fisica, che contrastano con la sua forza intellettuale. La necessità di chiedere aiuto a Peter per questioni pratiche potrebbe toccare sentimenti di dipendenza non voluta.
    • Stile di Vita: È descritta come intellettuale, composta e riservata. Mantiene una certa distanza emotiva. Nonostante la sua condizione, cerca di continuare la sua vita professionale. Può apparire enigmatica. La sua capacità di ascoltare e offrire consigli e di essere presente per Peter suggerisce una potenziale capacità di accoglienza, sebbene Peter percepisca anche in lei una tendenza a godere di una posizione di potere (“ci godo a essere supplicata”).
    • Costellazione Familiare: Appare in una foto con Peter, sua madre Christine e suo padre, indicando un legame significativo passato con la famiglia di Peter, probabilmente legato alla sua relazione giovanile con lui.
    • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Ha studenti e sembra avere colleghi. Offre supporto a Peter nei suoi momenti difficili, ascoltandolo e camminando con lui. Tuttavia, mantiene anche dei confini netti, il che potrebbe essere un modo per proteggersi o gestire le proprie energie date le sue condizioni di salute.
  3. Naomi:
    • Ricerca di Superiorità/Scopo: Sembra cercare attenzione, eccitazione e forse sicurezza materiale. La sua ricerca di superiorità potrebbe manifestarsi attraverso l’affermazione della propria sessualità e desiderabilità e forse una forma di potere relazionale basato sulla provocazione o la manipolazione (chiedendo se si sposano per farlo reagire, chiedendo se è carina dopo aver detto che vuole solo i soldi).
    • Sentimenti di Inferiorità: La sua insicurezza potrebbe trasparire nella domanda se è “carina” e nel suo confronto implicito con Sylvia.
    • Stile di Vita: Provocatorio, diretto, incline a dinamiche relazionali potenzialmente superficiali o transazionali. Utilizza l’aspetto fisico e il sesso come strumenti nella relazione. È vista da Peter come qualcuno che potrebbe “fare la sbruffona” o che “ha riscosso la sua quota di appagamento erotico nella società civile”, suggerendo uno stile orientato al piacere immediato e forse alla validazione attraverso la sessualità.
    • Costellazione Familiare: Menzionata solo in relazione alle sue amiche (“amica Janine”, “amiche di lei”) e al fatto che potrebbe andare a stare dalla madre di Peter, indicando una mancanza di un proprio spazio stabile.
    • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Limitato a un ristretto circolo di amiche. La sua interazione con Peter sembra più orientata al proprio vantaggio (finanziario o emotivo/di attenzione) che a un genuino interesse reciproco o a un senso di comunità nella coppia.
  4. Ivan:
    • Ricerca di Superiorità/Scopo: Ivan ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca di superiorità nel campo degli scacchi, vedendo in questo una forma di realizzazione intellettuale e personale. Nonostante i suoi successi passati (Maestro FIDE a sedici anni), non ha raggiunto il titolo di Maestro Internazionale, il che potrebbe aver alimentato un senso di inferiorità o di obiettivo non pienamente raggiunto. Cerca anche un senso di significato e scopo nel lavoro, mettendo in discussione il valore delle attività economiche rispetto a ciò che è “davvero necessario”. Sembra anche cercare un senso di connessione e appartenenza, in contrasto con l’isolamento intellettuale o pratico.
    • Sentimenti di Inferiorità: Ha vissuto sentimenti di inferiorità in relazione a Peter, ammirandolo da bambino ma sentendosi poi giudicato e trattato “come un bambino”. Prova rimpianto per le opportunità perse (elogio funebre del padre, tempo dedicato agli scacchi anziché alla vita sociale), il che indica un senso di insoddisfazione e inferiorità rispetto alle aspettative (proprie o altrui). Si sente in colpa verso la madre e il cane. È tormentato dall’ansia per il futuro (lavoro, affitto).
    • Stile di Vita: Ivan presenta uno stile di vita intellettuale, introverso e riflessivo. Tende a vivere nella sua testa, analizzando concetti complessi (scacchi, economia, filosofia), ma ha difficoltà con gli aspetti pratici della vita (lavoro, finanze). L’isolamento (passando il tempo a leggere anziché uscire) sembra essere stato una caratteristica. Trova conforto e pace nella relazione con Margaret e nella presenza del suo cane. È incline a rimuginare sui rimpianti.
    • Costellazione Familiare: Fratello minore di Peter. Figlio del Padre e di Christine. Cresciuto con la madre dopo la separazione dei genitori. La sua posizione di fratello minore potrebbe aver influenzato il suo stile (es. osservatore, identificazione con Peter nel gioco degli scacchi). La relazione con Peter è complessa, fatta di ammirazione passata, conflitto presente e tentativi di riavvicinamento. La relazione con la madre è segnata da senso di colpa e dalle sue pressioni.
    • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Nonostante la sua introversione, Ivan mostra una crescente apertura e interesse per gli altri, in particolare con Margaret, con cui stabilisce un legame basato sull’ascolto e l’interesse reciproco. Riflette sulla sua precedente mancanza di empatia verso le donne. Sebbene eviti la madre, sembra provare affetto per lei e per il cane. Il suo tentativo di riconnettersi con Peter, nonostante la difficoltà, suggerisce un desiderio latente di un senso di comunità familiare.
  5. Margaret:
    • Ricerca di Superiorità/Scopo: Margaret cerca realizzazione attraverso il suo lavoro di direttrice artistica, un ruolo che implica l’organizzazione di eventi culturali e l’interazione con la comunità. Sembra trarre soddisfazione dal portare le arti nelle aree rurali, il che suggerisce un orientamento verso il contributo sociale. Trova anche scopo e piacere nell’approfondire la conoscenza altrui, come nel suo interesse per la vita di Ivan.
    • Sentimenti di Inferiorità: Non esplicitamente descritti. La sua riflessione sul valore economico del suo lavoro rispetto a quello di Ivan potrebbe suggerire una consapevolezza o una preoccupazione riguardo al riconoscimento del suo contributo in termini pratici. La sua reazione all’essere definita “una donna come si deve” basandosi sull’aspetto fisico suggerisce una sensibilità ai giudizi esterni.
    • Stile di Vita: Pratico, organizzato, accogliente e riflessivo. Ascolta attivamente gli altri e offre supporto. È in grado di bilanciare una vita “coscienziosa” con il suo passato (“avventure”). Valuta l’intelletto e la sensibilità. Sembra ben radicata nella sua comunità lavorativa e sociale (amicizia con Anna).
    • Costellazione Familiare: Amica di Anna e ha un ex, Ricky. La sua consapevolezza delle dinamiche familiari di Ivan (chiedendo del fratello/sorella) riflette un interesse per la costellazione familiare.
    • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Molto alto. Il suo lavoro è intrinsecamente orientato alla comunità. È una figura di supporto e accoglienza per Ivan, interessandosi sinceramente alla sua vita. Le sue amicizie consolidate (Anna) e le interazioni con i colleghi (Doreen, Tina, David) dimostrano una forte capacità di connessione sociale.
  6. Christine (Madre):
    • Ricerca di Superiorità/Scopo: Il suo scopo sembra essere mantenere un legame con i figli, in particolare Ivan. Cerca di essere una figura di supporto, forse per sentirsi utile o necessaria.
    • Sentimenti di Inferiorità: L’uso di messaggi colpevolizzanti potrebbe derivare da un senso di impotenza o insicurezza nel riuscire a mantenere un legame significativo con Ivan, sentendosi forse messa da parte (nel senso che lui non la va a trovare o non le parla della carriera).
    • Stile di Vita: Preoccupato, interventista (attraverso i messaggi), apparentemente accomodante (accetta Naomi in casa). Tende a usare il vittimismo o il senso di colpa come strumento di comunicazione.
    • Costellazione Familiare: Madre di Peter e Ivan. Vive con un compagno (non il padre dei ragazzi). Il suo stile sembra influenzare la dinamica familiare, creando un senso di obbligo o colpa nei figli.
    • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Orientato principalmente alla sua famiglia stretta (i figli). Le sue interazioni sembrano focalizzate sul proprio bisogno di connessione piuttosto che su un genuino interesse sociale più ampio.
  7. Il Padre:
    • Ricerca di Superiorità/Scopo: Dalle poche menzioni, sembra che il suo scopo fosse legato al disprezzo per la formalità e forse a una ricerca di riconoscimento attraverso i successi dei figli, in particolare Peter.
    • Sentimenti di Inferiorità: Peter lo ricorda come “intimidito da lui, in soggezione” e che si è fatto “piccolo, sempre piú piccolo, fino a sparire”. Questo suggerisce forti sentimenti di inferiorità, in particolare in relazione a Peter.
    • Stile di Vita: Non sufficientemente descritto negli estratti per un profilo dettagliato, ma emerge un ritratto di una figura che disprezzava le convenzioni sociali (vestirsi elegante) e che poteva sentirsi sminuita dai figli o dalle loro capacità.
    • Costellazione Familiare: Padre di Peter e Ivan, ex compagno di Christine. La sua assenza fisica è forte, ma la sua presenza psicologica continua a influenzare i figli, in particolare Peter, che si sente in colpa nei suoi confronti e ricorda la sua soggezione.
    • Senso di Comunità (Interesse Sociale): Non emergono elementi sufficienti per valutarlo.

Analisi Adleriana delle Relazioni:

  • Peter e Sylvia: Una relazione definita dalla lotta per il potere (chi “supplica” chi), dalla ricerca di convalida (Peter cerca approvazione, forse Sylvia gode del potere della sua influenza), e dalla compensazione (Peter usa la sua presenza come antidoto all’ansia e alla solitudine; la loro connessione intellettuale ed emotiva compensa la sua vita altrimenti caotica e vuota). La relazione è un rifugio, un luogo dove Peter può sentirsi “di nuovo me stesso”, ma è complicata dalla condizione di Sylvia e dalla potenziale manipolazione. Nonostante le complicazioni, sembra esserci un senso di complicità e comprensione tacita, una forma di interesse sociale reciproco, sebbene filtrato dalle loro rispettive nevrosi.
  • Peter e Naomi: Una relazione superficiale, basata sul potere transazionale (sesso in cambio di soldi o ospitalità) e sulla ricerca di piacere o distrazione da parte di Peter. Manca un genuino senso di comunità e reciproco interesse sociale; è una relazione utilitaristica. La dinamica include provocazione e sfida, possibly reflecting compensazioni per sentimenti di inferiorità (di Naomi, cercando convalida attraverso la desiderabilità o il potere finanziario; di Peter, forse usando la relazione per sentirsi desiderato o potente).
  • Peter e Ivan: Una relazione complessa, segnata dalla rivalità e dai sentimenti di inferiorità di Ivan nei confronti di Peter. C’è una storia di dominio/influenza di Peter su Ivan (insegnandogli gli scacchi, essendo ammirato), che ha contribuito allo stile di vita di Ivan (dedizione agli scacchi) e ai suoi rimpianti. La comunicazione è difficile, con blocchi e incomprensioni. Ci sono tentativi di riconciliazione o connessione (pranzo proposto da Peter, Peter che cerca Ivan, Ivan che pensa alla possibile disperazione di Peter), ma persistono il risentimento e la mancanza di rispetto percepita (da Ivan verso Peter). Manca un solido senso di comunità, sostituito da una dinamica fraterna disfunzionale.
  • Ivan e Margaret: Questa relazione sembra rappresentare un luogo di sano interesse sociale e cooperazione. Ivan trova in Margaret un’ascoltatrice attenta e interessata alla sua vita e ai suoi pensieri, il che gli fornisce conforto e stabilità. Margaret sembra genuinamente interessata a Ivan. La loro intimità fisica è descritta con affetto e consenso. Questa relazione offre a Ivan un contrasto positivo con le sue difficoltà familiari e interne, permettendogli di sviluppare un senso di appartenenza e valore al di fuori delle sue aree di insicurezza.
  • Ivan e Christine (Madre): Una relazione caratterizzata dalla colpa (di Ivan) e dalla lotta per il controllo/attenzione (di Christine). La madre cerca di mantenere un legame attraverso tattiche manipolative, mentre Ivan si ritira, sebbene provi affetto. Il suo stile di vita di evitamento si manifesta in questa relazione.
  • Peter e Christine (Madre): Meno esplorata. Sembra che Peter si appoggi a lei per supporto pratico (ospitare Naomi) e forse per una forma di convalida (“Sei in lutto, tesoro”). La madre sembra preoccuparsi per entrambi i figli.

Dinamiche Familiari Generali (Peter, Ivan, Madre, Padre):

La famiglia nucleare originale (Padre, Madre, Peter, Ivan) è caratterizzata da conflitti irrisolti e difficoltà comunicative. I sentimenti di inferiorità del Padre sembrano aver influenzato la dinamica, rendendolo forse suscettibile al senso di soggezione verso Peter. La Madre sembra aver usato strategie disfunzionali per mantenere legami. La relazione tra Peter e Ivan è segnata da una storia di competizione e risentimento. La morte del Padre è un evento che continua a pesare, in particolare su Peter e forse su Ivan. La mancanza di un solido senso di comunità nel nucleo familiare d’origine spinge i personaggi a cercare connessioni e significato altrove, con vari gradi di successo (Peter in parte con Sylvia e nel lavoro, Ivan con Margaret).


Ripetizione di Vigdis Hjort

Certamente. Analizziamo i profili psicologici dei personaggi e le loro relazioni attraverso la lente della psicologia adleriana, basandoci esclusivamente sulle informazioni fornite dalle fonti.

Dalle fonti emergono diverse figure centrali le cui dinamiche relazionali sono profondamente influenzate da paure, segreti e stili di vita disfunzionali, tipici di un sistema familiare in cui l’interesse sociale (la preoccupazione per il benessere reciproco e la cooperazione) è limitato a favore del mantenimento di un fragile equilibrio o di una facciata.

  1. La Narratrice (Adolescente “Lei” e Adulta “Io”)
    • La Narratrice Adolescente: Sperimenta un profondo senso di ansia e paura, che percepisce come un contagio da parte della madre. Si sente “catturata, paralizzata e incapace di restare dov’era senza rimanerne distrutta”. Manifesta un forte desiderio di trasformazione e fuga, bramando di “diventare un’altra” per liberarsi dalla sofferenza e dalla dipendenza. Utilizza la scrittura del diario come uno strumento di coping (“mezzo più importante che avevo per tranquillizzarmi”, “sensazione lenitiva di scomparsa e di esistenza vibrante”). In questo spazio intimo, ricorre all’invenzione per dar forma a esperienze desiderate o per conformarsi a (percepite) aspettative, come nel caso della descrizione fittizia del rapporto sessuale. Avverte un “grande vuoto corporeo”, che in termini adleriani può essere letto come una manifestazione fisica di sentimenti di inferiorità o incompletezza. La sua sensazione di essere “esclusa da ciò che era naturale, facile” evidenzia sentimenti di inadeguatezza e un possibile complesso di inferiorità. La sua volontà di “esplodere, di farlo con forza”, pur celata, suggerisce una latente brama di potenza o di affermarsi, un elemento del tentativo di superare l’inferiorità. La sua dipendenza e il sentirsi controllata da chi le infligge dolore la portano a desiderare la morte, una forma estrema di scoraggiamento.
    • La Narratrice Adulta: Attraverso la ripetizione e la scrittura, cerca di elaborare il trauma passato e di acquisire una nuova comprensione del suo significato. Riflette sulla sua storia con un senso di distanza temporale (“quarantotto anni dopo”) ma anche con rinnovata intensità emotiva (“mi tornò inaspettatamente alla memoria con un’intensità sorprendente”). Il suo atto di scrittura retrospettiva è un tentativo di integrare il passato, di dare voce alla “giovane donna che ero una volta” e, forse, di sviluppare un maggiore interesse sociale rivolgendosi al lettore o cercando una forma di risoluzione per sé stessa. La scrittura diventa il suo “lavoro impegnativo” per comprendere una situazione di cui, da adolescente, non aveva “le chiavi per capire”.
  2. La Madre
    • Dominata da una paura e ansia opprimenti, che si manifesta in una sorveglianza “vigile e sospettosa”, “interrogatori” insistenti, “attacchi isterici” e persino in un bisogno di “annusare” la figlia. La sua paura sembra legata alla sessualità della figlia e al rischio che possa “rovinarsi” o rimanere incinta. È incapace di gestire o sopportare la propria ansia e la scarica sulla figlia, che ritiene la causa del suo dolore. In termini adleriani, potrebbe utilizzare questo comportamento come un modo per mantenere un senso di controllo e superiorità in una situazione in cui si sente altrimenti impotente (“non controllava se stessa né ciò che la spingeva”). Il suo bisogno di “inventare” la figlia suggerisce che la sua percezione è distorta dalla sua “logica privata” guidata dalla paura, piuttosto che dalla realtà oggettiva. Sembra che la sua ansia sia anche un modo per reprimere la propria “furia”, “l’enorme rabbia che provava verso l’impossibilità della sua vita, le opportunità perse in gioventù”. Leggere il diario della figlia e coinvolgere il padre rappresenta un’intrusione estrema nella sfera privata, motivata dalla sua ansia e dal bisogno di conferma dei suoi timori, anche se fondati su un’invenzione della figlia. Dopo l’episodio del diario, diventa complice del padre nel mantenere il segreto, trovando in ciò un sollievo dal non essere stata “irragionevolmente nervosa e isterica per me senza motivo”. Questa complicità diventa un “qualcosa di rassicurante e unificante” con il marito, ma la fonte suggerisce anche un senso di colpa latente (“senso di colpa sordo, cupo”).
  3. Il Padre
    • Presentato come un uomo ambizioso e orientato al successo sociale ed economico (“voleva fare carriera nella vita”, “grande villa progettata da un architetto”). Appare meno emotivamente espressivo della madre, ma non assente nelle dinamiche di controllo (“seguiva la scena”). Tenta occasionalmente di stemperare la tensione creata dalla madre (“Lasciala in pace”), suggerendo una certa consapevolezza della sofferenza della figlia, ma anche un desiderio di tranquillità domestica. La sua reazione al diario è drammatica (ubriacarsi e sparire), rivelando una vulnerabilità inattesa (“Non è facile essere umani”). La sua principale paura, a differenza di quella della madre sulla mia rovina, sembra essere che il segreto (“ciò che albergava in me”) venga alla luce, mettendo a rischio lo status sociale e la reputazione familiare. Proibisce alla figlia di frequentare Finn Lykke e i suoi amici, un chiaro atto di controllo motivato dalla paura dell’esposizione. Successivamente, diventa complice della madre nel mantenere il silenzio sul trauma. La fonte suggerisce che possa provare un segreto rispetto per l’indipendenza e l’intraprendenza della figlia maggiore, qualità che forse riconosce in sé stesso (“Quella mi somiglia”) ma che non può manifestare apertamente alla madre. Il suo “rispetto segreto” per la figlia contrasta con il suo comportamento di evitamento e controllo.
  4. I Fratelli Minori
    • Sono descritti come stanchi dei litigi tra madre e figlia e, in seguito, come estranei tra loro e incapaci di confidarsi o unirsi. La narratrice ipotizza che i genitori possano aver scoraggiato l’intimità tra i fratelli per paura che si coalizzassero contro di loro o ponessero domande scomode. Nell’ottica adleriana, questo suggerisce una mancanza di promozione dell’interesse sociale all’interno della fratellanza, possibly deliberately, per mantenere il sistema di controllo parentale. La decisione familiare, descritta dalla narratrice adulta, di credere al padre piuttosto che alla figlia maggiore per “salvare la famiglia e la sua vita futura” dimostra come la paura dello scandalo e il mantenimento della facciata abbiano la precedenza sul benessere individuale e sulla ricerca della verità all’interno di questo nucleo familiare.
  5. Le Relazioni Familiari nel Complesso
    • Il sistema familiare è caratterizzato da tensione, segreti e mancanza di comunicazione aperta. Il “silenzio su tante nefandezze” e l’incapacità di parlare di “questioni serie e importanti” sono manifestazioni di una profonda disfunzione e di una mancanza di interesse sociale. Le dinamiche sono spesso manipolative (la madre che cerca di controllare la figlia) e basate sulla paura reciproca (la figlia teme l’ansia della madre, i genitori temono la figlia e ciò che potrebbe rivelare). L’episodio del diario funge da “bomba” che, pur non rivelando la verità oggettiva del trauma (secondo il racconto della narratrice), fa esplodere la tensione latente e porta a una ridefinizione degli alleanze all’interno della famiglia, escludendo la narratrice. Il trasloco e l’appartamento separato per la narratrice e il fratello possono essere interpretati come un tentativo fisico di creare “distanza” e contenere la “bomba inesplosa” che la narratrice rappresentava.

In sintesi, le fonti descrivono una famiglia in cui la paura e il bisogno di controllo e di mantenere le apparenze prevalgono sull’interesse sociale e sulla comprensione reciproca. La narratrice, sin da adolescente, sperimenta profondi sentimenti di inferiorità e isolamento, cercando vie di fuga e di affermazione (incluso attraverso la scrittura) per superare il proprio scoraggiamento. I genitori, ciascuno a suo modo, contribuiscono a questo clima di ansia e repressione, diventando alla fine complici nel mantenere un segreto che mina il benessere individuale ma preserva l’unità superficiale della famiglia. Le dinamiche descritte offrono un terreno fertile per un’analisi adleriana del lifestyle dei personaggi e della costellazione familiare, evidenziando come le prime esperienze e le percezioni soggettive (come l’invenzione nel diario) modellino la traiettoria di vita di un individuo e le relazioni interpersonali.


Conslusione

Tre romanzi psicologici che ho apprezzato in modo diverso. L’anniversario è crudo, diretto, quasi una cronaca dei fatti e degli stati d’animo conseguenti. Ripetizione è un altro racconto del passato, connesso col presente, dove l’ansia è palpabile, quasi opprimente. Un po’ ripetitivo (no, non vuole essere un gioco di parole), ma potente (come direbbe Gemini!). Intermezzo è tra i tre quello più leggero e sviluppato. Non è un caso se è quello che mi è rimasto più difficile, per quanto letto in un periodo più lungo.

Altro esperimento riuscito in cui l’intelligenza artificiale aiuta a lavorare sul materiale di un romanzo con una prospettiva analitica che valorizza ancor di più il lavoro dell’autore e aiuta anche a studiare la psicologia.

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