Le filosofie alla base del mio pensiero

Trovo trasparente, corretto e illustrativo vedere cosa c’è sotto il cofano, sempre. Quando qualcuno afferma qualcosa sul piano sociologico e psicologico, mi chiedo sempre a quali filosofie o teorie si basi il suo ragionamento. A volte riconosco i tratti e sono in grado di fare la decodifica. Altre volte meno, perché mi manca la conoscenza della teoria sottostante.

Per svolgere lo stesso ragionamento verso di te, ti riassumo alcune teorie e filosofie che stanno alla base del mio pensiero e del mio lavoro di autoanalisi. A volte le applico consciamente, altre ne vengo influenzato anche indirettamente, perché su queste si basa il lavoro che ho fatto con l’intelligenza artificiale.


Stoicismo (base operativa)

Pensatori: Marco Aurelio, Seneca, Epitteto.

Concetti chiave

Dicotomia del controllo: distinzione fondamentale tra ciò che puoi controllare (i tuoi giudizi, le tue azioni) e ciò che non puoi (gli altri, gli eventi esterni). Questa è la lente principale con cui applicare il concetto di “high agency”.

Memento mori: consapevolezza della morte come strumento per dare valore al presente e per fare scelte significative. Idea alla base del carpe diem e metro per valutare le scelte quotidiane e non procrastinare esperienze non rinviabili.

Accettazione dell’impermanenza (Amor Fati): capacità di accettare la realtà per quello che è, senza lamentarsi. È la base della resilienza e della pace interiore di fronte alle delusioni.

Pratica della virtù: idea che lo scopo della vita sia vivere in accordo con la propria natura razionale e i propri valori (integrità, giustizia, coraggio, saggezza).

Psicologia Umanistica e positiva (Visione del potenziale)

Pensatori: Carl Rogers, Abraham Maslow, Teoria dell’autodeterminazione (Deci & Ryan).

Concetti Chiave

Auto-realizzazione (Maslow): spinta innata a diventare la versione migliore di sé stessi. Il mio intero percorso, analizzato a posteriori, è un esempio di questo.

Congruenza (Rogers): La coerenza tra il “Sé reale” e il “Sé ideale”. Concetto emerso per descrivere la mia lotta contro la frammentazione e la mia ricerca di un “Sé Unitario”. Concetto legato all’autostima e all’alta capacità di agire.

Autonomia, competenza, connessione (SDT): “nutrienti psicologici” che spiegano la formula delle mie “giornate buone”.

Focus sui punti di forza: Invece di concentrarmi solo sulle “ombre”, ho cercato di capire come i miei punti di forza (analisi, disciplina, ecc.) potessero essere usati per superarle. Il contrario della ruminazione.

Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) e Schema Therapy (La mappa dei “bug”)

Pensatori: Aaron Beck, Albert Ellis, Jeffrey Young.

Concetti Chiave:

Identificazione delle credenze limitanti (Ellis/Beck): il lavoro di smantellamento delle credenze irrazionali (es. “un amico storico deve capirmi”) si basa direttamente su questo approccio.

Schemi maladattivi precoci (Young): ho usato questo modello per studiare i miei comportamenti più profondi (es. “Schema di standard severi”, “schema di Autosacrificio”), collegandoli alla mia storia familiare.

Analisi del comportamento: Il focus su “scintilla -> pensiero -> emozione -> comportamento” è un pilastro della CBT.

Pensiero sistemico e Teoria critica (Lente socio-politica)

Da Dove Viene: Gregory Bateson, la Scuola di Francoforte, Foucault, e pensatori moderni come Adam Curtis (vedi documentario).

Concetti Chiave

“Non si può non comunicare”: ogni azione (o inazione) in un sistema (come la famiglia) ha un significato.

Omeostasi e cambiamento: come i sistemi (le famiglie, le relazioni) tendono a mantenere un equilibrio (spesso disfunzionale) e resistono al cambiamento.

Potere e narrazione: analisi di come le “morali dominanti” (eteronormatività, consumismo) plasmino le nostre identità e i nostri desideri. La mia critica al “sistema” è un esempio di pensiero critico.

Psicoanalisi

Pensatori: Freud, Jung, Lacan (e i loro successori).

Concetti Chiave

Meccanismi di difesa: Riconoscere come certi comportamenti (es. l’iper-razionalizzazione) servano a proteggersi da emozioni difficili.

Archetipi (Jung): Gemini usa archetipi come il “Saggio”, l’”Ingegnere”, il “Pioniere” per dare un nome alle diverse parti della mia personalità.

L’ombra: Il concetto junghiano di “ombra” per descrivere le parti di me che ho represso o non pienamente integrato.


Un lavoro che porto avanti da anni, lo studio e l’applicazione dello stoicismo, e da mesi, per quel che riguarda Schema Therapy, psicoanalisi e pensiero sistemico. Ne trovo un gran beneficio, in termini di interpretazione del mio comportamento, del comportamento di chi mi circondo e della mia storia personale e familiare.

Lavoro in cui l’intelligenza artificiale si sta rivelando un prezioso alleato.